Ci sono diversi marchi che offrono mai tagliatelle, fettucine e “pasta” di edamame. Sono realizzate con fagioini di soia, generalmente bioligici, raccolti mentre ancora sono nei loro baccelli. Si possono realizzare dei primi piatti di incredibile bontà . Il sapore degli edamame, onestamente, non è così fortemente riconoscibile ma sulla bontà non si discute. Saranno ormai due anni che utilizzo questo tipo di prodotto e ne riconfermo la bontà (poi vabbè io vado matta per gli edamame in generale quindi la fortissima simpatia mi porta a infilare nel carrello qualsiasi cosa sia etichettata con “edamame”).
Per il pesto di avocado e mandorle:
Uso semplicemente delle buonissime mandorle spellate di Avola che trovo dal Santo Fruttivendolo di fiducia (sempre santo) e un avocado. Orientativamente un avocado piuttosto matura e due pugnetti di mandorle. Dipende come sempre, in questa tipologia di preparazione, dal tuo gusto. Eventualmente aumenta o diminusci la dose. Faccio tostare con sale e pepe in padella le mandorle e poi le trito lasciandone qualche pezzetto più corposo perché amo che sia un pesto “scrocchiarello”. L’avocado lo lavoro con una forchetta e lo rendo crema con l’aiuto del frullatore a immersione se serve. Metto un pizzico di succo di limone e o lime e aggiusto di sale. Aggiungo le mandorle e giro per ben. Il pesto è pronto e scrocchiarello.
Una volta, durante un programma televisivo, una cuoca specializzata in preparazioni vegane ha bollito le mandorle per poi frullarle insieme all’avocado. Ho provato ma onestamente questo metodo non riscontra i miei gusti; nel caso puoi provarlo anche in questa variante.