Ricette Vegetariane e Vegane

Korean Strawberry Milk

La food obsession è servita

🥛🍓KOREAN STRAWBERRY MILK (qui trovi il reel su instagram) 

Abbiamo già capito che i coreani stanno avanti luce, no? Confesso che prima seguivo solo adorabili nipponici su YouTube. Ultimamente tantissimi coreani. Realizzano dei contenuti interessanti. Non parlano e straparlano, sono delicati eterei e molto eleganti. Mettono delle musiche rilassanti e poetiche. Usano una luce naturale meravigliosa. Pare che abbiano studiato regia dalle elementari. Tutti ingredienti per cui vado matta. Se l’anno scorso abbiamo fatto Dalgona Cofee (qui trovi anche il post) manco fossimo al Seoul Bar, quest’anno tocca allo Strawberry Milk che impazza in ogni dove. Sostanzialmente si prepara una marmellatina veloce con zucchero e fragole. Si versa del latte -quello che preferisci e io scelgo sempre e solo mandorla- e poi ancora pezzetti di fragola freschi. Si chiude il tappo. Si fa freddare e prima di berlo? Si shakera! Non è buono.
È strepitoso! Inutile dirti che ho aperto una produzione di Strawberry Milk in casa.

 

 

 

Taglia una decina di fragole a quadratini piccoli e schiaccia un po’ con la forchetta. Aggiungi 3 cup di zucchero, che ti piace di più. Metti il composto di fragole e zucchero in un piccolo pentolino e lascia cuocere 3-4 minuti a fuoco dolce. Lascia raffreddare. Taglia a piccoli pezzetti altre 5-6 fragole. In un bicchiere -anche se in Corea va sempre in bottiglia- metti prima “la marmellata” di fragole che hai cotto nel pentolino. Versa poi il latte che preferisci bello ghiacciato sopra e aggiungi i pezzi di fragola. Se vuoi conservare in frigo puoi farlo fino a 3-4 giorni. Prima di berlo agitalo per bene. I coreani lo preparano con netto anticipo per averlo sempre pronto per un po’ di giorni in frigo.

La Ricetta l’ho presa da dei ragazzi coreani che mi piacciono troppo su YouTube. Si chiamano Future Neighbor ma in realtà ne seguo tantissimi ed è pieno zeppo il web di questa ricetta semplice ma al tempo stesso golosissima.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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