Ricette Vegetariane e Vegane

Vellutata di pomodoro con mascarpone e panna

Uhm. Poco tempo. Pochissimo tempo. Ma proprio pochissimo. Devo recuperare giorni, forse settimanemesianni. Allora non ho molto tempo per farmi trovare preparata. E mi dispiace ogni giorno non poter accogliere il Nippo che torna dal lavoro con decoro, apparecchiatura e soprattutto un volto umano e una presentazione quantomeno decorosa. Mi trova sconvolta e frenetica mentre incastro su ICal tutto quello che c’è da fare, cucinare, fotografare, disegnare, appuntare, disdire, organizzare e. E nonloso.

Da un anno ormai conduco questa vita e seppur emozionante, interessante (sì oggi solo da elenco emozioni), stressante e sul filo dell’incoscienza, non nascondo che anche qualche minuto in più per me lo vorrei. Pure il tapis roulant è diventato un incastro su ICal. Non è tanto un momento per me. Ma un momento che mi impongo. Che non ha alcunché di rilassante come tempo fa. Devo farlo. In maniera meccanica. Salgo. Corro. Scarico. Penso. Scendo. Di fretta per giunta. E mi infilo in doccia già agitata e pensando che ho perso tre minuti in più  di quelli stabiliti e no. La seconda passata di balsamo non posso darmela. E neanche fare la mascherita piperita perché poi sporcherei la reflex mentre scatto. 

Dovrei fermarmi certo; ma non ora. Manca poco però. E poi potrò farlo per fissare il soffitto, i piedi e la finestra da cui vedo orrende case (santocielo dipingetele a pois!).

Solo che poi quando asserisco questo so di mentire. E so esattamente che al contrario non potrei più vivere diversamente. E che sono felice. Stanca certo ma immensamente felice.

La Ricetta

 

Per oggi lascio il pranzetto del Nippo che è una semplice vellutata al pomodoro con l’aggiunta di pochissimo mascarpone (ho aggiunto anche un pizzico di origano e il Nippo per poco non piangeva in un angolino. Detesta l’origano quanto il finocchio e il calamaro bollito. Lo avevo dimenticato, ahimè. Presa da un raptus Nandesco. Perché mamma lo infila pure nel ragù, nelle lasagne e nella ciambella con lo yogurt. Fortuna che non fa dolci, ecco. E la ciambella allo yogurt era solo un tristissimo esempio. Per dire che quando fa la pizza. Non è pizza pomodoro e origano ma Origano con un po’ di pizza e pomodoro). L’aggiunta del mascarpone risulta vincente se usato in quantità non troppo generose e i pezzotti di pomodori rimangono un’idea per quelnonsoquelchedicroccante che con la morbidezza si sposa bene. Cerco di ovviare al problema nontihopotutocucinarealtro alleggerendo con adesivi kawaii. Lui sorride, dice “è buonissimo anche se fa schifo”, mi abbraccia e dice:

Coraggio amore.

Ce la stai facendo.

E allora mi dico che. Beh mi dico che. Se ce la faccio ogni giorno a meritare un uomo così. Posso farcela anche in altro che ha meno valore. 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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