Ricette Vegetariane e Vegane

Ganache al Cioccolato Bianco

Il primo Marzo! Uhhhh (sono terrorizzata, sì. Vuoi vedere che è già Halloween appena finisco il Post?) e si comincia ufficialmente con il Calendario Maghettoso (te lo sei miracolosamente perso? aspetta che ti rovino la giornata. Clicca qui!).

In pratica accadrà questo:

  • Lunedì – Pappamondo. Una Ricetta dal Mondo o della tradizione regionale Italiana (e chiaramente “non”)
  • Martedì – Primo Piatto (pesce-carne-vegetariano-vegano)
  • Mercoledì – FumettoRicetta/illustrazione/pasticcio/varie ed eventuali
  • Giovedì – Secondo Piatto, contorno (pesce-carne-vegetariano-vegano)
  • Venerdì – Dolce (rivolto a intolleranze-tradizionale rivisitato-stravolto)
  • Sabato – VideoRicetta
  • Domenica – Riassunto delle Puntate precedenti

E oggi è Venerdì e quindi tocca al Dolce con una base che mancava nell’Archivio maghettoso e ho fatto presto (si fa per dire) a rimediare. Perché checchèsenedicadelcioccolatobianco piace a molti e poco importa. Se dovessimo davvero badare nello specifico a cosa buttiamo dentro il nostro povero e inconsapevole corpo, una delle colpe minori andrebbe al cioccolato bianco tanto demonizzato. Certo sì “a chi piace il cioccolato vero blablablabla” ma appunto rimane: blablabla.

Imporre le proprie idee è solo sintomo di ignoranza e nulla di più. Ti piace il cioccolato al latte? amen. chetttenefregadidirecheachipiaceilverocioccolatomangiasoloquellofondente? E devo scriverlo per forza tuttattaccato perché quando mi innervosisco dalle dita viene fuori così. E chi sono io per impedire alle mie dita di esprimersi diversamente. Insomma. Se passassi il mio tempo a sproloquiare circa la carne di cavallo malato triturato non destinato all’uso alimentare messo nelle polpette ikea potrei pure rinunciare a quel briciolo di vita privata che ho, no?

E quindi che mi importa se alle persone piace il cioccolato bianco? (che per inciso piaceva e molto anche a me. Anche se adesso dovendo scegliere mi butterei senza pensarci nell’extra noir) Che mi importa di dire che non sono cultori del cioccolato? E che.

E vivete tranquilli santocielo. Abbiamo molte cose più importanti sulle quali infervorarci. Tipo che Carmen Russo è davvero in forma e ha partorito quindici giorni fa. Piersilvio mi lascia la Toffanin e Belen sta per partorire. Diamo il giusto peso alle cose veramente importanti.

PierlSivio ripensaci. Quest’estate ho pure visto la tua meravigliosa dimora in quel di Portofino e sognavo di incontrarti con Silvia e il pargolo su un panfilo mentre sfrecciavate vicino a Tronchetti Provera. Tu non puoi farlo PierSilvio. NON PUOI. Confesso di aver sempre molto tenuto a questa coppia quasi quanto a Totti-Blasi. Una simpatia senza perché. Così.

E se al contrario quando Lapo si è lasciato con Goga (vabbè perché ne sono innamorata ergo gelosa. Non di Goga. Di Lapo, santaganache!) ho stappato la bottiglia di Champin analcolico di Hello Kitty con la speranza di poter conoscere un giorno il mio Guru indiscusso in fatto di creatività e sobrietà (Lapo ti amo. Non voglio più nascondermi! Voglio uscire allo scoperto!), alla notizia di Toffanin-Piersilvio un pessimismo cosmico si è impossessato di me.

Ci sono coppie che nell’immaginario comune non si lasceranno mai. E PierSilvioSilvia era giusto una di quelle. Ma la vera domanda è perché sto parlando di PierSilvioSilvia quando prima ce l’avevo con chi detesta il cioccolato bianco? C’è un nesso? Devo rileggermi? No. Io non ce la faccio a rileggermi eh. Si sa che è la peggior punizione per me. E quindi?

E quindi fingo che ci sia una linea coerente in quello che ho scritto e continuo con noscialans. Insomma per dire che la ganache al cioccolato bianco torna utile. Che il cioccolato bianco non è buono come il cioccolato fondente ma c’è a chi piace quindi è giusto non stressarli. Che la carne di cavallo nasconde un altro scandalo più intrinseco ovvero che tutti dovrebbero riflettere sul fatto che non vi è differenza reale tra un cavallo, un cane, un coniglio, un gatto e un serpente. E che TottiBlasi e PierSilvioSilvia non devono mai lasciarsi. Che sposerò Lapo ma rimarrò amica con il Nippo.

Mi pare di avere detto tutte le cose importanti che dovevo, no?

Ah no la Ricetta, giusto. Io sono qui per lasciare ricette (ma non è mica vero poi eh).

E allora.

Ma la scrivo più tardi perchè qui non ce l’ho. Sono una professionista, tzè.

Arieccomi (sempre con professionalità)

Chi la fa con la stessa quantità di cioccolato bianco e panna ( di solito 300 grammi e 300 . Intendo panna da montare). Chi la fa aggiungendo lo zucchero a velo così prende un colpodiglicemiacheilcielociaiuti. Chi la fa con una propozione di 380 Panna da montare e 340 cioccolato bianco. Chi la fa con proporzione 2:1 ovvero 200 Panna e 100 Cioccolato bianco. Sta di fatto che comesifasifa dipende dai gusti e dalla corposità che si vuole ottenere.

Il metodo è sempre lo stesso ovvero far sciogliere nel pentolino la panna fresca ma senza portarla ad ebollizione. Aggiungere il cioccolato bianco fuso al micro o a bagnomaria. Girare per bene. Lasciare raffreddare. Spatolare sopra quello che si vuole. Dal cupcake al muffin al divano di casa.

Ma la ricetta di oggi (quella vera ) è:

Non seguire mai una ricetta. Fidati solo di te. Del tuo istinto. E trova la proporzione giusta della tua ganache.

La cucina è questo.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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