Ricette Vegetariane e Vegane

A grande richiesta (risate registrate): I con(s)igli di Iaia

Mi piace spesso vedere e scovare questo tipo di post ma nonostante sia in rete da dieci anni non l’ho mai fatto. Anche perché mi piace vederli per motivi totalmente diversi da quelli comuni. Credo di potermi tranquillamente definire una voyeur del trash.

Quando mi sono decisa però a realizzare una pseudorecensione su wacom, tavolette e annessi più volte sono stata ringraziata. La cosa mi ha lasciato non perplessa ma di più. Non credevo di risolvere così “tanti problemi” altrimenti l’avrei fatto più volte e soprattutto più in fretta (bastapocochecevò?).

Mi sembra sempre un po’ ai limiti del cheap, dipende chiaramente come è esposto per carità, erigersi a iper guru di ciò che è bello, di ciò che è moda, di ciò che che che. La mia voglia di condividere qualsiasi cosa credo sia  indubbia. Non tengo stretti a me chissà quali verità o segreti e quando posso è sempre un piacere (soprattutto se leggo il commento in questione) “rivelare” dove ho scovato un determinato oggetto. Mi capita spesso per quanto riguarda occhiali, abbigliamento, pupazzetti, inutilità varie ed eventuali soprattutto su Instagram dove pare che io abbia allestito un “centro informazioni internazionali sul reperimento inutilità assurde”. Ma sono tutti felici e quindi lo sono anche io.

Ho riso sempre molto battendo i piedini quando ascoltando dei video o leggendo in giro c’è quel “a grande richiesta di tutte le mie fan/followers” (che già di per sé rasenta il ridicolo).  Capita più spesso su youtube a dire il vero: “A Grande richiesta what’s in my bag”, come se alle persone interessasse davvero quanti pacchi di fazzolettini porti con te o se nel portafogli hai deciso di dividere le monete o mettere le banconote in ordine decrescente (per inciso: lo faccio). Il target di chi si interessa a questo tipologia di visioni è davvero ridotto e credo si aggiri intorno ai 12, massimo 15 anni altrimenti un biglietto per Marte, grazie. Non voglio vivere più qui.

A me non è mai stato chiesto di farlo e l’ho sempre presa come una lusinga nei miei confronti (vi amo santocielo. Grazie!).

La curiosità sarà pure donna (e infatti non sono curiosa) ma se il tutto venisse preso seriamente e non “sull’ allegramente trash”  e niente più, ci sarebbe davvero da preoccuparsi.

Fatto sta che a grande richiesta (finalmente posso dirlo pure io ohhhhhhhhhhh. L’avevo sempre sognato) mi è stato chiesto più volte il perché non facessi Post dove riassumo a grandi linee “consigli” (termine da prendere con le pinze perché LO DETESTO. Io non do consigli. Mai) su Shopping online annessi e connessi vista la mia infinita e illimitata esposizione di idiozie materiali a tutto spiano. Solo che.

Ci sono tutti gli elementi che più mi provocano fastidio riassumibili in:

  • ergersi a guru e consigliare il proprio gusto come fosse superiore a quello degli altri
  • blaterare su prodotti che possono essere carini o utili solo soggettivamente ma sono obiettivamente inutilità
  • rispondere a “una richiesta” come fossi chissàchi

Certo è che la vita sarebbe semplice se mi ponessi meno quesiti e cominciassi a scrivere “Ciao! Ecco a grande richiesta tanti super consigli bellissimi di tutte le cose bellissime che compro e che ho perché sono super bravissima a scovare la roba! YEAHHHHHH! pronte ragazze? yuppidu!” ma in quel caso si sarebbe realizzato un mio sogno a mia insaputa:

lobotomia. Nella notte un Nano da giardino con un incisione precisa mediante coltello di ceramica ha bruciato quel povero e solitario neurone facendo librare nel vuoto cosmico il resto.

Dopo piccolo (risate registrate) preambolo ecco qui qualche appunto scribacchiato frettolosamente sul mio Shopping; magari visto il periodo rivolto a quello prettamente pasquale.

Ecco come la Guru Iaia (pernacchie) cerca le sue idiozie.

Amazon e Google Immagini 

In assoluto il Sito dove poter reperire Roba meravigliosa rimane Amazon.com. Il segreto è sempre rivolgersi all’estero e fare affidamento agli shop stranieri (bello no?).

Per lo Shabby Chic c’è Sasse and Belle (roba pasquale bellissima tra l’altro) ma suppongo che nel secondo puntatone (dobbiamo fingere di attenderlo eh) sarà opportuno dividere per tipologia i siti dove acquisto. Non è difficile intuire che amo il minimalismo modernissimo e tocchi di shabby ma non troppo esasperati.

Su Amazon.com si trova Roba che definire strepitosa è poco. Uno dei miei segreti (sì nella borsa tengo pure le chiavi di casa ahem no. Non sto facendo what’s in my bag) è quello di buttarmi su google immagini e mettere sempre la parola chiave in inglese. Usare Google immagini come fosse Pinterest, diciamo. Mi interessa la Pasqua? Metto Easter. Mi interessa qualcosa per la casa? Easter Home. Mi interessa qualcosa per la casa nel periodo pasquale in riferimento a conigli e annessi? Easter Home Rabbit. Metto chiavi di ricerca con l’infallibile tecnica a caso e vengon fuori meraviglie. Quello che cattura la mia attenzione è ovviamente un’immagine che si rifà a un link e quindi un sito. Il più delle volte anche delle marche originali dei prodotti di cui ci si innamora.

Un esempio? Ho visto un coniglio inutile meraviglioso come luce di cortesia. Clicco su e viene fuori che lo vendono online su un sito francese. Aggiungo al carrello. Comprato. Arrivato.  Semplice no?

E’ importante avere solo le idee ben chiare su cosa si sta cercando. L’impatto visivo aiuterà la scelta. Perché non sei tu che cerchi tra miriadi di siti ma tu che cerchi visivamente quello che ti piace (ed è la pupilla a scegliere per te) e poi avvii le ricerche sul come trovarlo. E sul web si trova tutto. Non c’è scampo. Un po’ come con le foto. Se metti Grazia Guardo, Iaia Guardo, Giulia Guardo su Google Immagini compaiono foto che ho uplodato anche milioni di anni fa. Pure quando pesavo 140 chili. Pure quando avevo la frangetta. Pure quando.

Si trova tutto (pure con le orecchie da coniglio, sì). Mi sono ritrovata una volta anche mettendo qualcosa che riguardava orecchie da coniglio. E’ venuto fuori il mio facciotto.

Quindi segreto rivelato:

  • Cercare a casaccio qualcosa
  • Google Immagini
  • Scovare da lì e acquistare (perché diciamolo ormai non vi è un sito che non abbia lo shop online)

 Siti Ufficiali di Prodotti per la casa che piacciono di più

Mi piace Brandani? Mi piace Alessi? Mi piace una marca a caso? Bene. Faccio un giro sul sito ufficiale e sbircio l’intera collezione. Per mancanza di tempo prediligo lo shopping online. Sono asociale, sociopatica, odio la gente, odio fare la fila, odio gli odori delle persone, odio avere un contatto, insommasonounabellapersona e quindi la cassa virtuale, cart e checkout è un sogno che non abbandonerei mai. Ma è sempre un bene guardarsi intorno e quindi dopo aver cercato quello che mi interessa sul sito ufficiale della Marca in questione, mi fiondo sempre su Amazon (anche .it che può stupirci) per vedere che prezzo fa e se ci sono sconti ed eventualmente scovare qualcosa di simile (che si trova), oppure adopero sempre la tecnica google immagini che a volte riporta altri siti di casalinghi (e non solo) che propongono il pezzo a prezzo inferiore. Detta così sembra che si perda tanto tempo ma in realtà è un’operazione di pochissimi minuti.

Ecco. Ora mi sento ancora più cretina di quanto generalmente mi senta ogni minuto. E’ stato utile questo vaneggiamento? Suppongo di no. Ma qualora potessi essere stata d’aiuto ne sarei felice. Masochisti ci vediamo alla seconda puntata! *disse lanciando cuoricini

(ma lo faccio what’s in my bag? confesso: è il mio sogno)

AH questa rubrica non sapendo come chiamarla e rifiutandomi categoricamente di metterla come “Consigli” l’ho nominata: Con(s)igli. I conigli di Iaia. Mi pare già una rubrica molto seria.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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