La scatola di cioccolatini è il dodicesimo racconto del libro “Tutti i racconti di Poirot”. Mi piace particolarmente perché è diverso dal solito; non che gli altri siano noiosi o omologati, mi guarderei bene dall’asserire una sciocchezza simile. Poirot racconta un suo insuccesso durante un quadro investigativo apparentemente non troppo complicato. Elogiato per la lunga carriera di successi, confessa in tutta onestà, tra una tazza di cioccolata calda che sicuramente ne rievoca il ricordo, quanto si sia messo in ridicolo (a suo dire) in una circostanza in cui era altamente improbabile non riuscire a capire la verità. Di indizi non ce ne erano molti ma bastava proprio l’unico a risolvere il caso. Mi piace questo brevissimo racconto perché riesce, come sempre, a trasmettere mistero e curiosità. Ecco. La curiosità. E’ una sensazione che provo raramente. Non sono poco curiosa nell’apprendere o conoscere ma mi annoio facilmente. Faccio parte di quella minoranza che non ha necessità di vedere un finale. Se ci arrivo è perché in qualunque circostanza l’ho voluto davvero. Non finisco un libro se mi annoia, per dire. Non finisco una serie tv solo perché l’ho cominciata (posso mollarla alla quinta come Dexter, giusto per fare un esempio. E chi se ne importa se lo ammazzano o no. Se scoprono la sua vera natura o no. Ho già fatto tanta fatica ad arrivare lì, giusto perché costretta dal Nippotorinese).
Che siano dieci pagine o mille, la Christie ti tiene incollata alla sedia. Mentre leggevo La scatola di cioccolatini non riuscivo a smettere di pensare che fosse una trama semplice, senza troppi indizi, “facile” e che non ci fosse proprio tutta questa “ricerca” nel dettaglio; eppure una curiosità pazzesca. Non credo sia semplicemente fascino per la regina del giallo, ma obiettivo e innegabile (e irripetibile) genio. Monsieur Déroulard vittima della sua ingordigia nei confronti dei cioccolatini con tanto di assassino insospettabile. Un giallo in dieci pagine da non dimenticare.
Fare cioccolatini, praline e prelibatezze cioccolatose è una delle operazioni più fantasiose e divertenti (e facile) che si possano fare. Regalare una scatolina di cioccolatini (senza veleno in questo caso) è un gesto che oltre a non passare inosservato diventa indimenticabile. A seconda dei gusti di chi li riceverà si potranno scegliere spezie ed essenze in un calderone interminabile di idee. Negli anni ne ho fatte diverse di praline qui e questo autunno persevererò visto che ho esagerato un pochino nell’acquisto di teglie di silicone per il confezionamento dei cioccolatini