Ricette Vegetariane e Vegane

Torta al latte caldo con cacao e crema al caramello

 

Ricetta di Bibikitchen

Per una teglia tonda da 24 cm:

3 uova, 150 grammi di farina 00, 20 grammi di cacao amaro in polvere, 60 grammi di burro, 120 grammi di latte, 170 grammi di zucchero, 1 cucchiaino di lievito per dolci, 1 pizzico di sale

Preparare la teglia (imburrata e infarinata) e accendere il forno a 170°.
Montare le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto molto gonfio. Mettere a scaldare il latte con il burro e spegnere poco prima di arrivare al punto di ebollizione. Aggiungere al composto di uova e zucchero la farina, il cacao e il lievito setacciati poco per volta. Aggiungere il latte caldo sempre mescolando, aggiungere il pizzico di sale.
Versare il composto nella teglia e mettere subito in forno statico per 30 minuti circa.
Accompagnare con una crema fatta mescolando un vasetto di yogurt greco con uguale peso di panna (montata o no) e scorza grattugiata di limone. Addolcire con zucchero a velo a piacere.

Crema al caramello

60 grammi di burro, 50 grammi di zucchero, 300 grammi di latte condensato, 35 grammi di cioccolato fondente almeno al 55 per cento, 2 cucchiai abbondanti di sciroppo d’acero.

Mettere il burro e lo zucchero in un pentolino. A fiamma bassa lasciar sciogliere lentamente sempre mescolando fin quando lo zucchero non si è completamente sciolto. Aggiungere il latte condensato sempre continuando a mescolare per almeno 5-6 minuti e sempre tenendo la fiamma molto dolce. Togliere dal fuoco e solo allora mettere cioccolato e sciroppo d’acero. Mescolare per bene ancora ottenendo così una deliziosa crema che si può conservare in frigo a patto che venga avvolta nella pellicola a contatto con la crema stessa.

Vedo sulla mia bacheca di Facebook Bibi e Hariel parlare di questa Torta al latte caldo. Poi all’improvviso arrivano link da ogni dove in email di amiche che cominciano a prepararla. Volente o nolente il mondo del food è fatto da quattro gatti (sì regia, risate registrate grazie!) e in men che non si dica: tuppete! Tutti a preparare la Torta al latte caldo. Annichilita ed esterrefatta comincio a fissare il monitor chiedendomi cosa mi sia persa e il perché all’improvviso, come accade con una ricetta random, scoppi dall’oggi al domani una moda incontrollabile. Quando leggo Bibi perplessa allo stesso modo mi rassereno dandomi una pacca da sola e sussurrandomi all’orecchio (in maniera metaforica perché ho provato a farlo proprio senza riuscirci): è come quando c’è stato quell’exploit sul Danubio. Ora io chiedo venia a chi ne saprà di più circa la Torta al latte caldo perché francamente non ho capito né il perché né il percome del boom, anzi aspetto lumi ve ne prego, ma per tutta risposta ho voluto provarla. Non piegandomi al sistema GIAMMAI (ok mi devo dare una calmata) ho voluto cimentarmi nella  versione cioccolatosa con l’aggiunta di una crema al caramello che per ragioni “extra blog” qui in casa ha riscosso successo.La riproporrò (soggetto: la crema al caramello) in abbinamento con delle banane per la Rubrichetta del tè con Poirot. (ma perché divago continuamente? Mi si può togliere questa opzione delle parentesi per piacere?)

A onor del vero ho preparato questa torta un po’ di tempo fa. Ribadisco che è davvero piaciuta moltissimo e in tanti mi hanno chiesto la ricetta. Spero quindi che chiunque la voglia provare rimanga ugualmente soddisfatto (non dimenticate di taggarmi eventualmente con #maghettastreghetta o #halloweenconmaghetta, vi prego! Ormai ho capito che l’hashtag è la mia unica via di salvezza).

Ho pubblicato ugualmente, nonostante sarebbe potuta tornare utile anche sotto Natale perché no, in questo periodo proprio per il fatto che si punta sul sicuro. Se una torta al cioccolato risulta buona e in più è facile da preparare e non sembra quell’accozzaglia cioccolatosa nauseante, è un bene tenersela cara e sfoderarla in occasioni non soltanto quotidiane o extra blog, come da me definita.

Quale occasione?

Il 31 Ottobre darò un piccolo party in occasione di Halloween e ho deciso che sarà protagonista della tavola dopo aver subito un totale restyling.

Decorazioni strettamente correlate all’evento: fantasmini, gingerbread zombies, scheletri e quant’altro. E’ una torta “molto stabile” che può  essere ricoperta eventualmente di pasta di zucchero. Può potenzialmente diventare un piccolo cimitero di mostri. Può essere interamente ricoperta sempre della stessa e decorata senza limiti alla fantasia. Unica variante? La crema al caramello la metterò dentro per imbottirla. E’ una crema che si presta benissimo anche a questo.  L’idea di poggiarci su anche dei fantasmini di meringa mi alletta. Uhm. Sono tante e troppe le idee che mi ronzano in testa e devo ancora buttar giù il vero piano d’azione, che è poi come ho confessato diverse volte la mia arma invincibile. A questo punto dovrei ridere sadicamente e tirare via il mantello giusto?

Nell’organizzazione di un party di Halloween (come qualsiasi evento) bisogna avere sempre le idee chiare. Spero di trovare il tempo (anche perché in tanti su instagram mi avete detto che vi piacerebbe leggermi riguardo proprio l’organizzazione in sé, ricette a parte) per organizzare un post dettagliato con tanto di Menu stampabili. Non dovessi trovarlo? Lo troverò.

Ma che voglio provare a farla dentro il Microonde con le stesse dosi posso dirlo o chiamate l’emergenza sanitaria? (a prescindere avete perso davvero tantissimo tempo)

  • Se hai deciso di farne una e vuoi farmela vedere ti prego non taggarmi perché mi perdo tra le notifiche. Usa l’hashtag #halloweenconmaghetta oppure #halloweenwithmaghetta (mi spiace sempre tantissimo non potervi parlare, ringraziare e vedere le vostre meraviglie. A mie spese ho imparato dopo anni che l’hashtag è l’unica soluzione. L’hashtag ci salverà!)

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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