Da un po’ voglio parlare di questo Libro (ma è da un po’ pure che voglio parlare di altritroppiancora) firmato da Guido Tommasi Editore, che si riconferma il più all’avanguardia in fatto di pubblicazioni culinarie. E’ senza ombra di dubbio imbattibile. Il libro è sapientemente rilegato e ha una grafica semplice, lineare e pulita senza troppi fronzoli. La foto a piena pagina sulla destra e la descrizione con ingredienti ed esecuzione sulla sinistra. Ricorda moltissimo l’impostazione Nigelliana (è che la prima volta che l’ho vista è stata lì e da allora non smetto di epitetarla in tal modo). Le foto non sono di una bellezza sconvolgente; mi spiego meglio. Sono belle ed è indiscutibile ma visto che siamo abituati ormai un po’ tutti a foto più complesse, magari fatte con un 50 non troppo ravvicinato, vederle sempre un po’ nei dettagli e troppo fuori fuoco fa un po’ strano (almeno a me). Per gusto personale quindi. L’effetto eccessivamente sfocato e poi sbammmm arriva il dettaglio ravvicinato, se non è una macro di natura-insetti-farfalle al mio occhio arriva male. Sarà che pur amando moltissimo le diverse messe a fuoco, e lungi da me farle automaticamente (anzi tutt’altro), mi “infastidisce” quando il contrasto è troppo esasperato. Poi da noiosa quale sono essendo super colorate e con contrasti molto forti fanno una “forzatura” eccessiva. Piccola critica priva di senso che rispecchia solo un mio modo di percepire e vivere le foto di cibo a parte, il libro rimane assolutamente: interessante, bello e da possedere assolutamentescrittodinuovo.
Il prezzo è un po’ altino ed è di 25 euro, ma contando la copertina rigida, la rilegatura, la cura e il tessuto laterale, la tipologia della pagina che al tatto è liscia ma non scivolosa e bella resistente, direi che è un prezzo molto più che onesto. Vanta poi una vera e propria selezione di ricette deliziose, semplici ma al contempo stesso sofisticate che provengono da diverse parti del mondo. Diverse tecniche di cottura, un indice fatto benissimo (e non è sempre detto che ci sia) e diversi capitoli che ti orientano nell’avventura visiva:
Antipasti e Snack
Bondas, Ceci fritti, Pomodori verdi fritti, Bhel Puri, Patatine e Ceci, Funghi marinati al peperoncino, Pakoras di verdure, Triangolini di zucca con pesto alle nocciole, Carciofi con maionese al dragoncello e molto altro.
Insalate e Contorni
Fagiolini in salsa di sesamo, Melanzane a fette piccanti, Asparagi all’andalusa, Rosti di Patate Dolci, Spinaci con uvetta e pinoli, Tuberi al forno con glassa dolce allo zenzero.
Pasta Noodles e Riso
Pilaf di riso selvaggio timo e funghi, Tortelli con le melanzane, Penne con pesto alle olive e pistacchi, Phad Thai vegetariano, Riso e piselli giamaicano, Noodles satay piccanti, Noodles vegetariani alla buddhista.
Casseruole. Curry, Piatti al salto e al forno
Patate dolci e spinaci al salto, Korma di verdure, Spanokopita, Casseruola di ceci e verdure piccanti, Curry di patate con semi di sesamo, Pasticcio messicano di pomodori, Tofu con anacardi e marmellata di peperoncini, Tempeh al salto, Tofu e taccole al salto.
Trovo letteralmente coerente la scelta di non inserire i dolci, perché sovente capita di ritrovarsi molti dolci nei libri vegetariani e credo che sia un controsenso. Il vegetariano non credo abbia problemi a reperire enciclopedie o volumi che trattino di dolci perché ne è pieno zeppo il mondo e pure in edicola a prezzi contenuti trovi raccolte di tutti i tipi. Senza contare minimamente il fatto che il web, gratis, mette a disposizione contenuti interminabili in tutte le lingue del mondo. Il vegano capisco che al contrario del vegetariano possa essere giustamente interessato anche delle specifiche preparazioni; essendo l’emarginato di turno potrebbe essere grato per la delicatezza di inserire anche qualche gustosa preparazione dolce. Questo libro mi fa una smisurata simpatia anche per questo che non è un dettaglio passato ai miei occhi inosservato. Come capita spesso c’è da fare un distinguo. Le ricette come ticchettavo poco più su sono semplici e molto sofisticate al tempo stesso, ma chi ama la cucina vegetariana, o per devozione o per pratica o per gli altri infiniti motivi, non si troverà di fronte abbinamenti sconvolgenti mai visti, ma anzi un bel riassunto di quello che più buono e fantasioso, come se non bastassero ulteriori conferme, è capace di offrire la cucina vegetariana.
Il quid in più che apporta è di sicuro il fatto che si siano valicati i confini e che per certi versi si faccia un giro intorno al mondo giocando sempre in casa; nel senso che non c’è una ricetta che ti fa tribolare perché gli ingredienti sono eccessivamente ricercati e quindi chi è poco avvezzo a nomi inquietanti tipo tofu-seitan-noodles-shiitake si debba mettere le mani dei capelli al grido di “e mò ‘ndo vado a prenderli?”. Tutti ingredienti, che evviva il cielo, si trovano senza problemi (gli shiitake era un problema reperirli prima ma adesso su, la wakame te la tirano dietro come fosse polenta taragna, no? Nessuno dica no o mi cade tutto questo costrutto sintattico fantasioso). Insomma sì ci sono le note che ti spiegano gli shiitake, gli shimeji, gli enoki e pure il mirin qualora proprio non fosse alla tua portata (ma ne dubito! Lo vedo in faccia che sei un vero foodie!) ma in linea generale rispetto alle centinaia di libri del genere a cui sono abituata questo è una bella passeggiata di salute.
Ho provato diverse ricette di questo libro. Non tutte confesso ma per esempio quella di zucca con chili di avocado, seppur modificata sì perché la zucca con l’avocado, pur essendo due tra gli alimenti che amo visceralmente più al mondo, non mi era mai capitato di averli nello stesso piatto. Ci sono anche dei piccoli capolavori, facilissimi da realizzare, di pasticceria salata pur non essendo indicata così, ma i biscottini salati con il formaggio alle erbe che sembrano tanti piccoli e deliziosi macaron dove vogliamo metterli?
Un libro prezioso anche e soprattutto per chi Vegetariano non è. E’ uno di quei volumi che non passa inosservato neanche se  guardato dall’individuo più diametralmente opposto alla cultura vegetariana. Succulenti preparazioni che ti fanno dimenticare un’insulsa fettina di carne sbattuta sul piatto. E forse pure un bel complicato stufato al vino. E pure forse il roastbeef, oh. Voglio essere proprio ottimista oggi, su.
Il Vegetariano Gourmet di Jane Price si trova anche a prezzo inferiore talvolta su Amazon. Direi di tenerlo d’occhio, eccome.
Come spesso accade qui per la Rubrica La Libreria di Iaia metto in palio una copia di questo libro, che acquisterò personalmente su Amazon.Vince il commento numero 12 (le “regole”sono sempre le solite della tombolata).