Isa Chandra Moskowitz è autrice di best seller e il suo sito web è seguito con passione da milioni di lettori. Isa si dedica alla cucina vegan creativa da oltre due decenni e per sette anni consecutivi è stata nominata miglior scrittrice di ricettari da Veg News. Cresciuta a Brooklyn, vive a Omaha e scrive questo libro delizioso con le bellissime foto di Vanessa Rees. L’editore è Sonda, che ho avuto il piacere senza mai stancarmi di lodare per questa incredibile produttività di meraviglie. Il prezzo, come tutti i libri editi da Sonda, è davvero basso e si attesta intorno ai 19.90. Bassissimo per la qualità e il contenuto. La grafica e anche le illustrazioni iper colorate e simpatiche. Un altro libro d’acquistare, sì. Fotografie invoglianti. Altro che cibo vegan triste, sono piattoni stracolmi di leccornie a tutta pagina con altrettante spiegazioni più introduzioni e motivazioni (mi piace tanto quando c’è l’introduzione a ogni ricetta). Pagine che sanno di pregiato, colorate da sfumature pastello e moltitudine di stili che si mischiano creando la personalità dirompente di questa incredibile Vanessa Rees. Il libro è strutturato in questo modo:
- Introduzione
- Le basi della cucina vegana alla portata di tutti
- Come lo fa Isa?
- Attrezzatevi!
- Fate scorta!
- Tagli vegani
- 7 consigli per una cucina semplice e salutare
- Cambio! Le modifiche preferite per sostituire gli allergeni più comuni
- Zuppe
- Insalate
- Panini, Burger & Co.
- Pasta e Risotti
- Stufati, Chili e Curry
- Stir-Fry: piatti rosolati e salati
- Tutto in una ciotola (o quasi)
- Le cene della domenica
- Alimenti proteici di base
- Colazione, brunch e prodotti da forno del mattino
- Dessert
Isa racconta con fare gioviale e simpatico che da bambina non sfornava torte di mele con la nonna e neanche cucinava con la mamma gli ingredienti colti dal giardino. Che prova addirittura invidia quando sente questo determinato tipo di racconti. Nella sua famiglia si mangiava pasta pronta e purée confezionato in fiocchi. Dice che la cucina le era estranea come l’astrofisica. Poi all’improvviso la scelta di diventare vegetariana e dopo troppe pizze al formaggio era pronta per variare la sua dieta. La seguirono a ruota libera la mamma e la sorella e da allora il mondo della loro cucina variò diventando completamente altro. L’amore per la cucina nasce nel 1989 a Brooklyn insieme a un fratello che odiava i vegetariani ma che presto si è dovuto ricredere e tanto. La passione scatta e ci si ritrova in cucina a spadellare insieme. Si divertivano tantissimo quando lasciavano alle spalle l’aria fredda e il rumore del treno per essere avvolte da quel bouquet di profumi: aglio, olio e cannella. Isa dice che non ama creare banchetti enormi e stravaganti con cene da cinque portate ma qualcosa da mettere in tavola che sia semplicemente buono e facile da realizzare. Per questo motivo ci svela qualche segreto su come organizzarci e come stupire. Un libro davvero incredibile questo. Che riesce come Pasticceria Vegana a far dimenticare sin da subito quell’idea errata che si tratti di una cucina povera di alimenti, ripetitiva e nauseante.
Ci aiuta a fare la spesa suggerendoci tutto l’essenziale: legumi precotti e a cottura rapida, pasta e noodles, cereali e simili, alimenti in scatola, aceto, conndimenti e alimenti in barattolo. E li enuncia uno per uno. Dalla senape di Digione alla salsa hoisin. Dalla tahina al burro di arachidi sino ai fagioli dell’occhio e le lenticchie per arrivare al latte di cocco, noci, mandorle e tantissimo altro. Passa dalla colazione al brunch sino al pranzo della domenica illustrandoci ogni tipo di portata e lo fa con tale simpatia, naturalezza e sfrenata fantasia che è impossibile non innamorarsi di questo libro. Per chi ne possiede tanti, di volumi vegan, non stuferà assolutamente. Parola di una che ce li ha tutti… ahem. Quella delle zuppe è una delle mie sezioni preferite: vellutata di piselli secchi e rutabaga, vellutata di riso e ceci, vellutata di patate dolci e curry rosso con riso e cavolo riccio rosso, zuppa cinese acidula ai funghi e l’harira con melanzana e ceci (che ho provato ed è buonissima). Zuppa al pesto con gnocchi, fagioli e verdure e bisque di zucca variegata al cocco fino alla zuppa di broccoli formaggiosa. La Caesar Salad di quinoa e l’insalata Ranch con patate rosse e ceci affumicati. Bhindi Masala con fagioli dell’occhio, Stufato orientale ai funghi, Chili con polpette di fagioli e stir-fry con avocado, basilico e arachidi. Yakisoba di Omaha con cavolo rosso e masi, Pad Thai di ogni giorno, Seitan estivo rosolato con coriandolo e lime, Riso fritto al mango, Stir Fry all’arancia con seitan di ceci e Seitan e broccoli con salsa barbecue casalinga (che non vedo l’ora di fare perché un rivolo di bava mi è sceso lungo l’angolo della bocca solo leggendola). Insssssssssssssssomma. Infinite ricette super gustose che solo a sfogliarle si va in iperventilazione.
Un’influenza mediorientale e indiana fortissima che mi fa amare tutto ancor di più. Malai Kofta di Chandra ma anche cosmopolita come mai si è visto in queste preparazioni: Sheperd’s Pie di Tamales, Nachos e molto altro. Muffin con mirtilli, sciroppo d’acero e crusca e con banana e frutta secca. Plum cake al limone e mirtilli e Muffin con farina di mais. Scones con banane e frutti di bosco e Plum cake alla banana marmorizzato, Biscotti al rosmarino e gocce di cioccolato, Biscotti con avena e uva passa, Cookies giganti al cioccolato e Biscotti di pan di zenzero al cioccolato con gocce di cioccolato bianco. Una scelta e varietà incredibile che fanno di questo libro un vero e proprio Must Have.
E se sei arrivato fin qui vieni premiato con una cosa che ti dico all’orecchio: il terzo commento ne vince una copia. Sarà infatti mia premura spedirtelo direttamente attraverso Amazon. E un bacio. Di quelli grandi.