Per 10 biscotti grandi:
- 50 ml di olio di semi di girasole
- 70 grammi di zucchero di canna
- 60 grammi di purea di mela non dolcificata
- 55 grammi di zucchero di canna integrale
- 1 cucchiaio di semi di lino macinati
- 1 cucchiaino di estratto puro di vaniglia
- 60 grammi di farina 00
- 1/2 cucchiaino di bicarbonato
- 1/2 cucchiaino di cannella in polvere
- 1/2 cucchiaino di sale
- 150 grammi di fiocchi di avena
- 110 grammi di uva passa (o mirtilli-frutta disidratata)
Sono biscottoni giganti. Rivesti due teglie grandi con carta da forno. Mescola in un recipiente capiente l’olio e i due tipi di zucchero, la purea di mele e i semi di lino macinati. Lavora circa un minuto finché non sarà omogeneo e poi unisci la vaniglia. Setaccia nella ciotola la farina con il bicarbonato, la cannella e il sale e mescola. Aggiungi l’avena e l’uva passa e lavora il composto con le mani fino a formare un impasto. Distribuisci sulla teglia le palline (un cucchiaio abbondante circa per biscotto) e appiattiscile con la mano. Dato che utilizzi 2 teglie, cinque per ognuna saranno perfette. Cuoci per 12 o massimo 14 e poi trasferisci su griglia per lasciare raffreddare.
Uhm. Ieri i Muffin con Avena e Mirtilli tratti dal libro “Fai come Isa” di Isa Chandra Moskowitz e oggi una cosa diversa (regia può fare partire le risate registrate? Grazie!). Una Ricetta Vegana tratta dal libro “Fai come Isa”. Un colpo di scena incredibile, nevvero? E questa volta biscottiiiiiiii! Poi prometto che la smetto. E comincio con quelle salate. No basta! Devo disintossicarmi sul serio da Isa. Sta prendendo una brutta piega questa cosa, soprattutto perché li assaggio (intendo l’intero vassoio) e mi piacciono pure. Mai successo! Schizzinosa e rompiscatole trovo sempre qualcosa che non mi convince. Che non mi piace così tanto da. Che blablablabla. E invece tra i muffin con avena e mirtilli e questi biscotti ho capito che amo Isa d’accordo ma che potenzialmente potrebbe essere la mia rovina. Sono biscottoni che ricordano le barrette fatte su RunLovers (te le sei perse? Ce ne sono cinque qui e una con riso e cioccolato qui. Tutte buonissime e da provare). Croccanti  come piacciono a me (e al mio papà ), scrocchiano in bocca che è una meraviglia e mentre si sbriciolano dici uhmmmgnamcielosantocielognam. Bofonchiando, godendo e sputacchiando. Un’immagine poetica, insomma. Perfetti per colazione e merenda credo raggiungano la massima espressione dell’idillio inzuppati nel latte. Nel mio caso latte di mandorla freddissimo macchiato da caffè al cioccolato (nessuno dica che il caffè dalle note al cioccolato sia disgustoso! Sopporto già il Nippotorinese santo cielo. Lui che beve amari intensi potenza sedici) e via verso il paradiso gustativo. Voglio provarli in tutti i modi e con il cioccolato fondente. In realtà il mio intento è ritornare 140 kg mangiando questi biscotti e i muffin di ieri. E poi dimagrire di nuovo. E poi ingrassare di nuovo sempre con questi biscotti e questi muffin.
Chi un po’ mi segue sa che MAI mi sono tanto entusiasmata per una ricetta. Generalmente parlo e ticchetto su quello degli altri -entusiasmo- e racconto impressioni. Anche perché non potendo mangiare il novanta per cento di quello che pubblico -lato dolci soprattutto- in quanto contengono derivati animali si fa presto a capire il perché. Le ricette vegane poi mi hanno sempre lasciato sì leggermente soddisfatta, ma davvero nulla paragonato a queste meraviglie.
Spero di averti incuriosito e invogliato. Sono biscotti da provare, replicare, regalare ma soprattutto mangiare a chilate. Il fatto che siano giganti poi ti dà quella soddisfazione enorme di agguantarli a due mani e affondare i denti con violenza e senza pietà . Ora scusami devo mangiarmi l’ultimo (gli altri 9 li ho mangiati io. Ahem).
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