Siamo in ritardo?
Da poco i nostri amici americani hanno festeggiato il “loro Natale” e la tavola in festa non è più soltanto un traguardo lontano; anzi diciamolo, se vogliamo fare le cose per bene, siamo anche un pochino in ritardo. Zero pressione, lo giuro. Solo che se sei come me, ovvero ami le cose belle e l’organizzazione e non ultima la cura dei dettagli e la costruzione di momenti indimenticabili, è chiaro che non puoi improvvisare. La tavola, da sempre, è la protagonista indiscussa delle feste ma se ce n’è una che davvero rappresenta la suprema bellezza è proprio quella di Natale.
Capisco che quando si è in tanti -sono siciliana quindi chi ha più parenti di me?- pensare di apparecchiare con qualcosa di diverso dalla plastica/carta appare follia. Io stessa nelle lunghe tavolate infantili ho festeggiato con i classici piatti di plastica rossi e poi con l’avvento di quelle collezioni fatte in carta anche molto ricercate. Apparecchiare con il servizio di piatti -per più di venti persone- è di sicuro un investimento prima di tutto in termini economici e non in ultimo di pazienza perché lavastoviglie o no vien fuori di sicuro un bel lavorone. Parlo per me, senza giudicare ci mancherebbe, ma da quando il Natale si festeggia in casa mia ho scelto di abbandonare la plastica e la carta per sempre. Non sono una grande fan del genere già nel resto dell’anno. Figuriamoci a Natale.
Mamma mi detesta cordialmente e credo anche tutto il resto della famiglia; bonariamente e con amore intendo (leggi: spero). Il fatto è che io ho proprio il servizio di Natale. L’ho fatto da 24 così problemi non ne ho perché per la Vigilia siamo a stento poco più di venti. Poi dopo la mezzanotte non classificato.
Apparecchiare con dei veri sottopiatti, piatti, forchette doppie e via discorrendo è innegabile che dia un impatto scenico senza eguali. Per quanto possano essere ricercate e bellissime anche le apparecchiature in plastica, è inutile raccontarcela, quella tradizionale o come dovrebbe essere non ha davvero paragoni. Se poi pensi -economicamente parlando- a quanto spendi ogni anno fai prima a fare un piccolo investimento su un servizio che non deve contenere chissà quale particolarità. Su Amazon per esempio, e giusto per dirne una, ho visto (e anche acquistato) dei servizi davvero notevoli a pochissimo prezzo. E poi ci sono i periodi degli sconti.
Ho acquistato un servizio di posate stupendo proprio quest’estate. L’ho fatto da ventiquattro in color oro su Zara Home. E sai perché? C’era il cinquanta e mi sono fiondata perché conveniva davvero tantissimo ed era proprio il servizio dei miei sogni per Natale; o per meglio dire scimmiottava moltissimo il servizio dei miei sogni perché in pieno stile vittoriano.
Per non parlare del servizio di piatti. Ne avevo, come ti dicevo, già uno per Natale ma poi boom l’occasione! Kasanova faceva il cinquanta e il settanta e io ho trovato un servizio sempre da ventiquattro bellissimo tutto bianco semplice con un bordino dorato perfetto.
Durante l’anno do sempre un’occhiata a questa tipologia di siti, anche H&M Home dove si risparmia un sacco, e penso sempre alla mia tavola di Natale.
Come l’avrei composta l’ho deciso mesi e mesi fa. Per me Natale è davvero importante. Dicembre da sempre non è un mese ma il mio mese. Il dodicesimo mese. Il dodici sono nata io alle dodici e dopo dodici giorni dal mio compleanno è il ventiquattro. E si sa al sud Natale è il ventiquattro, c’è poco da fare.
Quest’anno la vigilia la trascorreremo ancora una volta a casa mia in famiglia. Verranno la mamma e la sorella di Pier e ci sarà la mia nonnina bellissima, i miei zii e i miei cugini. Aspetteremo la mezzanotte nel mio nuovo ufficio, che se mi segui sai contiene una sala da tè, un salotto e una cucina vittoriana. È stato un enorme regalo che mi sono concessa dopo questi tre anni di fatica, soprattutto psicologica.
Avevo bisogno di costruire qualcosa di bello e di rendere orgoglioso il mio papà. Ho fatto diverse cose che spero possano far sì che questo accada, anche se razionalmente so che sono stupidaggini giusto per sopravvivere, ma la cucina e il salone vittoriano sono proprio le mia ciliegine sulla torta. Torta molto speciale quest’anno, tra l’altro. E quindi su un tavolo di sei metri disegnato da mio cugino e intarsiato e lavorato da un bravissimo falegname, insieme a divani Chester e cuscini pelosi bianchi, apparecchierò e i colori dominanti saranno il bianco e il rame che non è l’oro rosa, per quanto mi riguarda. Avremo modo però di trascorrere insieme anche i momenti dell’apparecchiatura, proprio come lo scorso anno. Momenti che sono molto piaciuti e che ho condiviso con vero onore e piacere. Le forchette ce l’ho e pure i piatti. Non so come farò i segnaposti ma molte idee sono al vaglio e poi ci saranno come da tradizioni enormi -ma non fastidiosi- centro tavola, anche se ancora non so con quali fiori. Di sicuro bianchi, neanche a dirlo. Quest’anno va di sicuro l’effetto pelliccia e quindi pelosino e io sono caduta appieno nel mood. Ho preso dei plaid, dei runner, dei cuscini come ti ho detto e pure dei tappetini che piacciono molto a Koi. A tal proposito da Maisons du Monde ho trovato dei runner molto belli e morbibi che credo cucirò per poterne fare uno intero. Il tavolo è davvero lungo sei metri ed è davvero tutto di un pezzo. Non ti dico cosa è occorso per farlo, disegnarlo e soprattutto immaginarlo. Staremo comodamente seduti con un’apparecchiatura larga e adeguata, perché tra le cose che sognavo c’era proprio un Natale regale. Un sogno. Un sogno che tutti i membri della mia famiglia si sono meritati per lo sforzo di questo anno difficile. Senza il mio papà, io e mamma su tutte.
Certo il dolore di non vederlo a capotavola sarà una pugnalata al cuore e c’è stato un momento -presa dal ricordo di Armaggeddon, il film non so se ti ricordi- che mi sono detta: forse il cartonato a capotavola non è una brutta idea!
Poi sono rinsavita, dai.
O forse no, chi lo sa.
Mi piacerebbero dei sottopiatti di legno vero. Sai quelli a cerchio? Ecco quelli. Lo zio Peppe adorato mi ha pure fatto con del faggio vero un centrotavola bellissimo con tanto di candele che indicano l’avvento. Quattro per l’esattezza.
Ho l’enorme fortuna di avere una famiglia variegata, eclettica e molto artistica. Me la sono goduta poco la mia famiglia e questo se da un lato mi dispiace dall’altro mi invita a far meglio e sempre di più. Per questo motivo ho voglia di apparecchiare bene, fare le cose con passione e decoro e dedicarmi a tutto quello che di più bello riesco a fare. Il menu? Sono ancora in alto mare. Mi è balenata l’idea pure di un Natale veg. La mia famiglia il ventiquattro non mangia carne ma solo pesce per tradizione, ma alla lunga le abbiamo fatte un po’ tutte. Veg però mai. Ancora non saprei ma di sicuro qualcosa di completamente diverso dello scorso anno, che è stato un Natale all’insegna del pesce e anche di molte preparazioni sicule: scacciata compresa immancabile. E lo sarà anche quest’anno.
Sul canale Youtube ci saranno i Vlogmas – Christmas Vlog- e tante apparecchiature; una su tutte quella fumetto che ormai è la mia firma da anni. Almeno questo me lo voglio riconoscere, posso? Ecco. Se dovessi mai apparecchiare con plastica e carta di sicuro “ripiegherei” sulla versione fumetto. Sarebbero davvero ennemila gli spunti e davvero con pochissimo si potrebbero ottenere dei risultati artistici non indifferenti.
E tu? Hai già pensato a qualcosa per la tua apparecchiatrua? La cosa che mi incuriosisce di più è se hai dei colori che prediligi. Sai quella storia “quest’anno l’albero lo faccio blu e rosso, bianco e argento, blu e argento e così via?!” influenza o ha mai influenzato la tua apparecchiatura? E poi -se posso- che ne pensi della moda degli alberi addobbati tantissimo senza lasciare un minimo spazio? Con addobbi enormi, fiocchi e fiori che sembrano sproporzionati? Solo io ne ho paura? Fondiamo un partito per l’abolizione? Insomma: uniamoci!
Contro l’apparecchiatura di carta e gli alberi con addobbi sproporzionati!
La smetto, sì.
È solo un piccolo esaurimento prenatalizio (il dramma è che l’esaurimento precede il periodo. E anche dopo mica cambia la situazione!).
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