Quesiti di un certo livello in quest’afoso inizio Estate: acquistare la gelatiera è una scelta sciocca? Ho sempre creduto di sì. Adesso potrei quasi convincerti che fosse per lo spazio o perché credevo fosse un elettrodomestico in più, ma una come me che ha tre crockpot, il mulino, la centrifuga, l’estrattore, la macchina per la pasta, due bimby, due kitchen aid, la friggitrice ad aria, la macchina per fare i waffle, bollitori in ogni dove e macchine da caffè da tè e solo il cielo sa cosa (non voglio trascriverli mai più perché ho avuto paura a farlo. Sono pazza* in sottofondo “ohhhhhh! finalmente l’ha capito!”). Insomma una come me che ha fatto dell’anti-minimalismo una religione non potrebbe asserirlo. No. Non è una questione di spazio e neanche di “elettrodomestico in più”, per quanto mi riguarda. La cucina, subito dopo il disegno e la scrittura, è la mia passione più grande e non credo sia più un segreto. Questi strumenti mi divertono moltissimo, in realtà ed è per questo che cedo ogni santa volta. Incredibile come la gelatiera, nonostante il gelato per me sia da sempre un’ossessione, ogni volta non mi convincesse del tutto. Diffidente a dir poco, l’ho sempre guardata e snobbata. Mi sono ritrovata più volte a leggere recensioni, guardare video e sentire opinioni tra amici ma l’antipatia non si placava. Aumentava in maniera inspiegabile e immotivata. Poi l’anno scorso mi sono detta “uhm. prenderò l’accessorio del kitchen aid” ma anche lì non è che fossi molto convinta. Il fatto di dover mettere il cestello nel freezer, quando d’Estate, neanche un refrigeratore a sei ante basta per quello che tengo, mi sembrava irrealizzabile. Poi l’incredibile destino arriva inesorabile.
Il signor amazon me la suggerisce. Si chiama Elisa, è della Springlane e tutti le recensioni sono positive. E chi sono io per rifiutare un consiglio del signor Amazon?
Su Youtube trovo la recensione anche di Claudia, una ragazza che stimo, de Le Ricette dell’Amore vero e faccio semplicemente: click. Aggiungi a carrello ancora incredula di averlo fatto. Insomma ho comprato la gelatiera in stato catatonico a 40 gradi senza la capacità di intendere totalmente. Affidando tutto alla fiducia nei confronti del Signor Amazon e di Claudia.
E poi arriva la gelatiera
Arriva e ci sfidiamo guardandoci. Comincio a delirare.
È troppo grande. È troppo pesante. “Sì però pensavo fosse più piccolina”. “Uhm, credevo facesse più rumore ma vediamo un po’”. E poi provo a fare il primo gelato: frozen yogurt. Solo yogurt e zucchero. Pare che bastino 45 minuti ma non ci credo ( ma dai!). Imposto un’ora, perché anche il tempo mi sembrava una fregatura. Non voglio mostrarmi con lei accondiscendente. Deve capire subito che comando io, insomma. Non fa una piega il ragionamento, no?
Passano 45 minuti. Fermo la macchina per l’assaggio convinta che avrei vinto. Ero già pronta a urlare “uno a zero per iaia gne gne gne gne”.
Sarebbe stato un gelato mediocre, me lo sentivo. Sarebbe stato molle. Sarebbe stato.
ERA BUONISSIMO.
Era così buono da lasciarmi senza parole. Iaia Vs Elisa: 0 a 1. Felice di perdere, però. Occorrevano effettivamente 45 minuti. Non faceva quel frastuono che immaginavo e, a dirla tutta, non era poi così tanto ingombrante. Di certo poi la si mette in cantina o nello sgabuzzino d’Inverno quando non la si userà quotidianamente o quasi come in questo periodo (oppure sotto al letto, oh! A mali estremi!)
Da quel momento non mi sono fermata e dopo la crock pot è in assoluto l’elettrodomestico che mi ha convinto e soddisfatto di più negli ultimi anni. Questo modello fa anche gli yogurt in 8 ore ( e in 14 ore quelli vegan a base vegetale) perché svolge proprio due funzioni distinte e separate; ma di questo te ne parlerò in seguito con un aggiornamento magari a questo articolo stesso. Per quanto riguarda la funzione gelatiera: promossa. Promossa con lode, bacio accademico e pure un balletto e un batti cinque.
Si pulisce facilmente. Ha il cestello estraibile e la possibilità di comprarne uno aggiuntivo. La pala che gira nel cestello per rendere cremosissimo il gelato -rompendo continuamente i cristalli di ghiaccio- è di plastica e facilmente lavabile. Odio il bimby perché quando lo lavi devi sempre prestare benissimo attenzione. Tra le lame, giusto per farti un esempio, possono restare “angoli bui” dove accedere è difficile e dove lo sporco si può insinuare se non si sta ben attenti. Qui è tutto molto facile, veloce e zero “angoli bui”. Tutto molto accessibile, facile e veloce (voglio ripeterlo altre cento volte e poi basta). Sono entusiasta ma credo si sia capito visto che da una settimana non faccio che parlarne. Ripeto, per la preparazione dello yogurt ti saprò dire – come farò con il tempo per quanto concerne tutto il funzionamento della macchina- ma allo stato attuale delle cose il prezzo non è esagerato, il rumore non è fastidioso e il gelato -cosa più importante- è di un buono incredibile. Ho fatto granite, sorbetti e gelati (presto ne vedrai tantissimi sia sul blog che su instagram). In quarantacinque minuti massimo sessanta (più per le granite e composti meno consistenti a base di acqua) si ottiene non qualcosa che si avvicina al gelato artigianale ma: il gelato artigianale, e basta.
Prepari tutto il composto prima e poi lo metti nel cestello. Se vuoi aggiungere della frutta fresca puoi attraverso lo sportellino del coperchio ma in linea generale è meglio non appesantire troppo la macchina e fare lavorare la base tranquillamente. Poi arricchirla eventualmente, dopo.
Su amazon ci sono anche i barattoli con coperchio perfetti per conservare il gelato che rimane. Questo cestello ha la capacità di due litri (anche se va riempito sempre e solo di 2/3 perché il gelato “cresce”) e fa più di un chilo di gelato ma se, chiaramente, non vuoi consumarlo subito hai la possibilità di congelare. E ti assicuro che anche lì: rimane buonissimo. Certo è che non avendo conservanti ed essendo un prodotto casalingo non potrai conservarlo per chissà quanto. Ne perderebbe il sapore, la consistenza e l’essenza stessa.
Le istruzioni sono facilissime, intuitive e sintetiche. Insomma sono istruzioni tedesche e io amo la sinteticità tedesca, si sa. Sono le uniche istruzioni che leggo, inciso, perché chiare e brevi. Ci hai mai fatto caso? Sono seria. Non leggo istruzioni che non siano tedesche. Ogni tedesco dovrebbe insegnare al resto del mondo come scrivere libretti perché imbattibili. In allegato, cosa non poco importante, ti danno un librettino adorabile (tedesco e inglese, no italiano) con diverse preparazioni base che vanno dal gelato complesso con panna e uova (che non farò mai, diciamolo, se non giusto per provare o per ospiti) al sorbetto basic con acqua, zucchero e frutta (che, inciso, viene buonissimo!).
Elisa, ti voglio bene insomma. Sei diventata un’amica fidata nonché elettrodomestico dell’anno. Tutti gli altri elettrodomestici, soprattutto Alfred e George (i bimby), sono logori e invidiosi marci perché sei ormai la regina indiscussa della cucina. E io tua fedele adepta. O mia condottiera! (qualcuno deve calmarmi perché noto che la situazione peggiora di ora in ora).
Devo scrivere se te la consiglio? Mi sa di no. E, se passi qui per caso e non mi conosci, no. Nessuno mi ha pagato per dirlo. Non consiglio alle amiche, sotto pagamento.