Il Panko è un particolare pangrattato, preparato utilizzando il pane bianco in cassetta bianco tipico della cucina giapponese. È perfetto per i fritti. La tenpura (lo scrivo con la n perché altrimenti il Nippotorinese si arrabbia. Ogni volta che vede tempura con la m ha delle crisi isteriche) viene così soffice, croccante e leggera grazie proprio alla consistenza del Panko. Sono tantissime le preparazioni, nella tradizione culinaria giapponese, che lo comprendono. Quello che non sanno in tanti è che si può preparare in casa facilmente. Si impiegano pochi minuti. Basta avere del pane in cassetta bianco e il gioco è fatto. Al contrario del pangrattato tradizionale si ottengono delle fritture croccanti sì, ma non impregnate di olio (prova e ne rimarrai stupito, se non lo hai fatto già). Vengono belle gonfie grazie all’incameramento dell’aria e strepitosamente buone. Se hai assaggiato un fritto giapponese fatto bene sai di cosa Sto parlando.
Ma come si fa il panko?
Prendi del pane in cassetta bianco.
Lo metto nel robot, nel frullatore o nel Bimby. Non devi frullarlo tanto. Devi dargli semplicemente 3-4 colpetti veloci. La funzione pulse in pratica. Il pane infatti deve rimanere “corposo”. Non eccessivamente grosso ma neanche fine. L’esempio perfetto lo vedi nel mio video. Ho azionato il Bimby a velocità 3 per 2 secondi, giusto per capirci ma fa lo stesso anche con il frullatore.
Una volta ottenuto il tuo Panko: metti su una teglia con carta da forno e inforna a 60 ventilato per 20 minuti circa. Dipende dal forno. Quello che posso dirti è che non deve cambiare colore ma rimanere bianco. Deve essere leggermente croccante. Puoi controllarlo e aprire senza problemi. Quando lo vedi bello croccantino tira fuori dal forno.
Alcuni lo fanno a 120 gradi e altri a diverse temperature. Più basse o più alte. Io seguo una ricetta giapponese originale. Dipende dal forno.
Poi a me piace tostarlo in padella con un filo di olio prima di usarlo (come nella preparazione del Tonkatsu pubblicata su Instagram qualche giorno fa)