OVERNIGHT OATS
Il post precedente dove ne ho parlato lo trovi qui.
Anche tu non hai tempo (o non vuoi trovarlo come me) per la colazione? Overnight oats è la soluzione! È diventato il mantra all’alba del 2022, ormai. Ho pubblicato qualche giorno fa un reel che ha riscosso interesse ed è per questo che rispondo anche qui ad alcune tra le domande più gettonate riguardo l’overnight oats.
1. Sì, somiglia al porridge ma la consistenza è diversa. Più compatta
2. Sì, potresti riscaldarlo dopo averlo fatto riposare una notte in frigo ma onestamente -sia al micro che ai fornelli- trovo che la consistenza non si presti bene. A quel punto è meglio fare un porridge classico.
3. Se metti i semi di chia, verrà un effetto più budinoso perché i semi di chia a contatto con i liquidi agiscono proprio così. Fa un effetto chia pudding per capirci. E con la presenza dell’avena è buono (secondo me ancor di più ma dipende dai gusti chiaramente).
4. Orientativamente non vado oltre ai 50 grammi di fiocchi di avena e 150 circa di latte vegetale ma dipende sempre dal fabbisogno calorico giornaliero che varia da individuo a individuo.
5. Sì. Si deve assolutamente coprire. È preferibile usare un barattolo (che da servire è anche esteticamente molto interessante)
6. Non per forza deve stare una notte. Io lo faccio anche tre ore prima e mi piace. Dipende dai gusti. I fiocchi d’avena puoi mangiarli anche senza ammollo come in un regolare muesli classico.
Il Reel su Instagram
E come si fanno?
Ma ora veniamo a noi! Come anticipato nelle storie ti dicevo che una tra le mode più in voga degli ultimi anni è quella sicuramente di rendere l’overnight (ma il porridge stesso e il budino/chia pudding) “torta” o “dolce famoso”. Nel senso che usi gli stessi ingredienti -o simili- in modo da replicare in qualche modo il gusto.
Per la versione tiramisu
ho quindi ammollato i fiocchi d’avena in un un espresso e nel latte vegetale fino a coprire. Ho girato per bene e ho poi alternato uno strato di avena/cacao a yogurt per creare l’effetto strato tiramisù.
Per la Sacher
ho adoperato le albicocche disidratate e ho messo anche dei cucchiaini di marmellata di albicocche. La base è sempre quella avena, latte vegetale o acqua, cacao amaro e il dolcificante che preferisci.
Per l’apple pie
ho usato tanti semi di chia -ma anche avena- fino a ottenere una consistenza budinosa e poi ho aggiunto il mattino delle noci, una mela con tanta cannella e dello yogurt vegetale. Largo sfogo alla fantasia. Verranno degli overnight oats indimenticabilI!
I semi di chia, come il lino, vengono spesso sostituiti all’uovo perché a contatto con i liquidi rilasciano una sostanza gelatinosa che rende tutto più omogeneo e compatto. In questo caso come nel chia pudding una sorta di “panna cotta”. L’effetto a cucchiaio è praticamente quello.E no, i semi non scrocchiano in bocca. L’effetto è molto vellutato, setolo e omogeneo sorprendentemente.