Ricette Vegetariane e Vegane

I cavoletti di Bruxelles: 5 ricette che ti faranno innamorare

Cultivar di Brassica Oleracea

Cinque ricette facili e veloci per apprezzare i cavoletti di Bruxelles che spesso sono bistrattati. In realtà sono molto particolari e si prestano a molte interpretazioni sane ma gustose e straordinarie. Oggi te ne dico cinque; sicuramente quelle che da anni cucino e apprezzo di più.

Cavoletti al latte di cocco

Per una confezione di cavoletti, in genere 400-500 grammi, una latta di latte di cocco che è sempre intorno ai 400 ml; a me piace moltissimo il marchio AROYD. Il latte di cocco deve essere quello ideale per la cottura. Ce ne sono diversi in commercio e quello da bere/per drink non è assolutamente adatto alla cottura (ce ne sono anche, in latta, perfetti per essere montati come la panna e per la preparazioni di dolci).

Lascia cuocere prima in olio e falli sfrigolare, i cavoletti. Poi aggiungi il latte di cocco e la stessa quantità di acqua. Aggiungi le spezie che ti piacciono. A me piace curry, curcuma, zenzero (tutto in polvere), sale e pepe. Lascia cuocere e quando entra una forchetta senza problemi, sono pronti. A me piacciono “croccantini”, ma quello lo decidi tu.

Spiedini di Cavoletti al miele e soia

Puoi sbollentarli prima, ma se ti piacciono croccanti basta il forno. Basta sbollentarli davvero poco. Poi componi, se vuoi, degli spiedini. Puoi lasciarli anche “liberi” così sulla teglia con carta da forno.

Li spennelli con miele (anche vegano o sciroppo che ti piace) per smorzare l’amaro dei cavoletti, poco olio e salsa di soia. Vien fuori una sorta di melassa gustosissima. Spennelli e via in forno. A 180/190.
Cascata di semi di sesamo quando tutto è pronto. Mi piace condirli anche con l’alga nori sbriciolata che in genere tengo sempre pronta per aggiungerla a insalate, zuppe e altro.

Pesto/Crema per pasta e cereali

Cavoletti per condire la pasta? Assolutamente sì. Li lascio sbollentare e poi li frullo. A quel punto ho tante strade davanti:
1. Quella di aggiungere besciamella (veg) e ottenere un condimento strepitosamente buono per condire la pasta (ma anche lasagne, cereali, quinoa)
2. Aggiungere del lievito alimentare e allungare con acqua di cottura e qualche spezia per condire la pasta senza aggiungere alcun tipo di crema come la besciamella o altro (anche del latte semplicemente vegetale andrebbe bene. Sarebbe meno cremoso certamente)
3. Frullare i cavoletti già sbollentati, aggiungere olio, una manciata di mandorle che addolcirà tutto , lievito alimentare (ma se mangi il formaggio, quello grattugiato che ti piace di più) e qualche foglia di basilico. Perché il basilico e cavoletto sono proprio migliori amici. E via. Una sorta di pesto al cavoletto.

Qualsiasi sia la strada che imboccherai: sarà un successo. Sono perfetti per ottenere delle creme/pesto da condimento.

Cavoletti schiacciati e croccanti

Devi sbollentarli in acqua bollente. Non cuocerli fino alla fine ma a metà cottura li disponi su una teglia. Con l’aiuto di un bicchiere o una ciotolina schiacciali. Una volta schiacciati  spennella tutto con olio e salsa di soia. Metti in forno 190/200 per 10-15 minuti (ma dipende da quanto hai sbollentato prima chiaramente, quindi regolati bene), fai anche qualche minuto di grill e verranno saporiti e croccanti.

Cavoletti all’Ottolenghi

Eccolo di nuovo qui il nostro amato Ottolenghi; che come insegna a mangiare le verdure in modo gustoso lui, nessuno mai. Lo amo. La stragrande maggioranza delle sue ricette sono vegetariane e basta un attimo per declinarle in total veg. Questa era una ricetta sicuramente più complessa ma che ho reso casalinga e facilissima.

È entrata a far parte delle mie abitudini alimentari ormai da anni e la amo. Esiste la versione “leggermente più elaborata” e quella più leggera e facilissima.

Faccio sbollentare i cavoletti ma li mantengo sempre croccanti perché mi piacciono di più (e anche perché poi vanno ripassati in padella). Poi metto della cipolla tagliata finemente in olio extra vergine d’oliva dentro una padella. Lascio dorare e aggiungo i cubetti di tofu. Giro per bene e lascio insaporire. Poi aggiungo la salsa di soia e i cavoletti e porto a cottura. Il tofu con la salsa di soia in cottura fa un effetto “caramellato” ma anche i cavoletti. Non aggiungo sale per via della sia già salata ma se ti piace aggiungere spezie non spaventarti e vai serenamente. La versione “più complessa” è semplicemente quella di cuocere a parte il tofu impanato nell’amido di riso. Viene un effetto sicuramente più gustoso. Se non vuoi impanare e vuoi che il tofu sia ancor più saporito magari lascialo marinare nella salsa di soia per qualche ora in frigo. A me il tofu così poi piace anche solo piastra, dopo la marinatura.
Facile, veloce e buonissimo.

La mia preferita?

Devo dire che quelli croccanti e schiacciati sono fantastici. Anche con il latte di cocco, a spiedini e ridotti in crema per la pasta e cereali ma forse se dovessi sceglierne solo una di ricetta sarebbe quella di Ottolenghi. Mi piace particolarmente; forse legarmici sono anche molti ricordi ma, sì. Dovessi sceglierne una sarebbe sicuramente lei.

 

 

 

 

 

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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