Adoro vederlo riverso tra i listoni del parquet mentre cerca con sadismo di provocarsi ancor piĆ¹ fastidio strisciando le unghie sul rovere per cercare di riprodurre il graffio sulla lavagna. Solo piĆ¹ rustico.
E’ come fargli il solletico, graffiare sulla lavagna e sgranocchiare cotone idrofilo producendo suoni che ai piĆ¹ provocano attacchi di panico. A me bastaĀ mostarmi un gattino o impormi di toccare del formaggio, per il resto posso pure fare quelle tre cose assurde anche insieme cantando All I want for Christmas is you. PerchĆØ sƬ. E’ questo il problema. Non puĆ² sentirmi cantare in generale ma se si tratta di All I want for Christmas is you o Jingle Bells Rock il suo stato psicologico di solito stabile, quanto il cattivo gusto di Simona Ventura nello scegliere abiti succinti, vacilla. Vacilla pericolosamente.
A me piace, maledizione. Forse perchĆØ mi sono fermamente convinta che nel video ufficiale la prima inquadraturaĀ sia proprioĀ un nano da giardino travestito da BabboNatale e non un Santa Claus illuminato da due stilo 1.5Ā Ā o semplicemente perchĆØ c’ĆØ un coniglio bianco in orecchie/pelo/ossaĀ Ā (che sia il caso di dare una ripassata generale? )Ā , la neve e Babbo Natale ballerino. E tanto basta per ritrovarsi alla fiera dei luoghi comuni natalizi. Dove io ci sguazzo, inciso.Ā La data indicativa che mi vede protagonista di queste imbarazzanti esibizioni canterecce si aggira intorno al primo di dicembreĀ e quindi c’ĆØ poco da rimproverarmi. Gioco con pochissimi giorni d’anticipo. Pur comprendendo che 48 ore possano fare la differenza in questo caso.Ā E nonostante non si sia mai fatto l’albero in casa prima dell’otto dicembre quest’anno fremevo e smaniavo piĆ¹ del solito. Avevo in progetto lo stop motion alberoso, cose conigliesche natalizie e una serie di amenitĆ che richiedono del tempo. Nonostante io dorma quattro ore a notte. Ho giĆ tirato fuori la tovaglia natalizia che devo ricamare, comprato una scozzese in preda ad una possessione chiaramente demoniaca vista la mia avversione per la texture, attaccato i cuoricini e le decorazioni in pannolenci realizzate lo scorso anno da me dove perirono tre falangette e due falangine. E c’ĆØ davvero tanta roba da fare ancora.Ā Sono tutti un po’ in ansia in vista di quello che sarĆ Dicembre. Un mese di ordinaria follia con un pizzico di incapacitĆ di intendere e di volere. Giusto quel surplus che poteva mancare. PerchĆØ sono nata a Dicembre e qualcosa di mistico si impossessa di me. Mi piace come giustificazione, giĆ .
E’ il Muffin al pistacchioĀ e cioccolato bianco quello che ho servito stamattina con una tazza di the nero al Nippotorinese. Per farmi perdonare della performance canora di ieri sera durata qualcosa come centoventidue minuti. La ricetta originale manco a dirla ĆØ di Bob. Quella che segue ĆØ una versione rivista del Muffin al The Matcha.Ā Ed ĆØ rivista da me; che ho pur sempre dieci decimi con annessi plausi dell’oculista ma credo che in questo contesto poco c’entri.
Recita piĆ¹ o meno cosƬ.
La Ricetta
Ingredienti per 12 muffin circa (sono abbastanza abbondanti come porzioni perchĆØ io ne faccio sempre 1/3 e ne vengon fuori anche sei ma dipende davvero dagli stampi che si usano chiaramente): 225 grammi di farina semi integrale, 40 grammi di granella di pistacchio, 2 cucchiaini di lievito chimico, 280 grammi di zucchero, 330 grammi di burro, 7 uova (albumi e tuorli separati), 100 grammi di cioccolato bianco, 50 grammi di pistacchi interi.
Mescolare insieme la farina, la granella di pistacchio e il lievito. Rompere il cioccolato bianco aĀ piccoli pezzi grossolanamente. Sbattere energicamente il burro con lo zucchero per qualche minuto fino ad ottenere una consistenza soffice e cremosa. Montare gli albumi a neve. Incorporare i tuorli al composto di burro e zucchero e poi unire il tutto al miscuglio di farina, pistacchio e lievito. Alla fine incorporare gli albumi montati a neve fermissima e cercare di non lavorare troppo la pasta. Suddividere negli stampini per muffin non preoccupandovi di riempirla anche piĆ¹ della metĆ perchĆØ ĆØ una pasta molto compatta. Dividere le pepite di cioccolato sopra ogni singolo muffin e spingetele un po’ dentro. Dopo la cottura non si distingueranno piĆ¹ ma il gusto rimarrĆ ben presente.
Guarnire i muffin con i 50 grammi di pistacchi interi sempre affondandoli un po’ nella pasta. Disporli al centro perchĆØ non rischino di cadere durante la cottura . Fare cuocere 20-25 minuti a 180 gradi.
Cantare All I want for Christmas is you impavide/i e stoiche/ci e servire.