Ricette Vegetariane e Vegane

Biscotti salati alle tre spezie idee per natale

Quest’estate a Torino ho comprato tanto di quel sale particolare (per fingere che ci capissi qualcosa, sì. Mica se usi il sale fino della coop hai credibilità con il nano da giardino gourmet)  che sto seriamente meditando di compilare dei bigliettini di auguri natalizi con su scritto ” Hai vinto uno scrub al sale nella beauty farm improvvisata di Iaia” . Infilerò parenti nella vasca da bagno e li scrubberò come si deve togliendo loro anche il terzo strato dell’epidermide. I Rabbids e i nani da giardino faranno la cromoterapia con l’aiuto di Max e Sel  , miei fidi amici. Si potrà fare anche il pacchetto “quarto strato dell’epidermide e decorticazione” per i parenti “speciali”. Così tanto per partire nuovamente con quello spirito natalizio che mi pervade quando l’idea di un parente prende forma nella mente e annienta quella che è l’idea del parente nell’iperuranio: una persona che ti vuole bene e alla quale tu vuoi bene ma non si manifesta fisicamente/mentalmente. Esiste in quanto è ma non è nel tuo è. Almeno nel mio iperuranio, intendo.

Preparare roba dolce generalmente mi rilassa (sarà che l’odore che sprigiona  in forno dopa le mie endorfine manco fossero a un rave party dove il cantante più soft è il cugino psicopatico di Marilyn Manson) ma forse a causa di questa overdose preannuncio, come anticipavo giusto qualche post fa  tra alberelli di strudel e stelline paradisiache,  un cambio di  rotta imminente. Inzupperemo a breve lardo di colonnata nello strutto fuso con una fonduta di cotechino e cotica.

Ho usato quindi uno  dei sali acquistati in quel paradiso di Eataly dove vorrei finire il resto dei miei giorni qualora me lo si concedesse. Esattamente tra il Corner di Montersino e l’Agrigelateria che supera di brutto la miglior granita siciliana al limone in circolazione.  Questi biscotti salati provengono da qualche numero di Sale e Pepe anche se non ricordo esattamente quale perchè li avevo appuntati nel sacro libro di Bodrum, al secolo conosciuto come il TacchinoTaccuino di Ricette Iaiose (perchè non riesco a formulare un periodo senza un’idiozia?)

Mi si perdonerà quindi se non cito  numero, anno, pagina, autore e cosa indossava lo chef il giorno della preparazione. Al massimo farò difendere le mie stanche membra dopo la violazione del copyright dal nano da giardino bodyguard che ha lo stesso identico parrucchino di Kevin Costner con quella nuance biondo cenere che tanto andava in voga negli anni novanta. Adesso più il mogano scuro  del nostro presidente ahimè. (Scrivendo “nostro” un brivido mi ha paralizzato).

Idee velocissime da realizzare e ottimi da offrire come stuzzichino in queste serate di festa; che spero possano essere d’aiuto anche a Cey, che ieri ha fatto pervenire qui casa tantissime spezie che userò prestissimo, zuccherini alcolici per il Nippotorinese, stelline rosa handmade zuccherose e tante meraviglie. Una su tutte: i guanti glamour che finiranno dritti dritti nel prossimo imminente videopost. Gli stessi che Csaba mi invidia. Hanno anche uno strass. Tiè.

Questi biscotti salati sono ottimi da abbinare  a formaggi un po’ particolari e salumi. Il Nippotorinese continua ad affettare salame dei nebrodi e lardo di Arnad ad esempio. Ne faccio sempre un bel po’ e preoccupata mi dico che sì. Forse ho esagerato. In realtà scompaiono nel giro di pochissimi giorni.  Potrebbero essere annoverati inoltre tra la moltitudine di regali golosi che abitualmente si fanno in questo periodo. Io ad esempio non vedo l’ora di cominciare tutte le scatole che ho acquistato giusto per l’occasione. Se solo riuscissi a dormire tre ore piuttosto che cinque potrei farcela.

Con questo impasto ho fatto tre piccole versioni speziate; ovvero Biscotti Salati al Curry, Biscotti Salati alla Paprika e Biscotti salati al Pepe Nero. Tutti salati con questo Sale speziato del Himalaya. Nella remota ipotesi (risate registrate, grazie regia) che non lo dovessimo avere  in casa possiamo sempre pensare di partire per l’Himalaya in nome della food passion, avvolti in dei caftani natalizi insieme al nostro fido e arzillo destriero cammelloso. Non dimenticate il parrucchino mogano che è il must natalizio, si sa.

Certo è che tra Rambutan, Lychees/Litchi, Carambole, Agua de Pitaya e il sale del Himalaya sto cominciando io stessa a provare una forte avversione nei confronti delle mie scelte culinarie non essendo di facile reperibilità. Insomma come quando non trovo il maltitolo, che a detta di tutti è comunissimo,   per fare altre caramelle geleè. Mica ho finito con le caramelle, tzè.

Gli ingredienti per i Biscotti Salati sono indicativi per 4 persone. Il numero dei biscottini è difficilmente quantificabile in quanto dipende dallo spessore e dalla grandezza che vorrete dar loro. A me esteticamente continuano a piacere piuttosto spessi e piccoletti e ad esempio.

  • Ingredienti: 250 grammi circa di farina OO, 60 grammi di burro morbido, 1 uovo, 3-4 cucchiai di acqua fredda, sale speziato del Himalaya  ( vabbè anche sale normale, suvvia) e paprika/curry/pepe nero. Impastare per bene la farina setacciata con i 60 grammi di burro morbido  e i cucchiai di acqua fredda/ghiacciata fino ad ottenere una frolla. Avvolgere nella pellicola e lasciare riposare in frigo per almeno 30/4o minuti. Trascorso il tempo con l’aiuto del mattarello e della formina prescelta ricavare tanti biscottini. Spennellarli tutti con un uovo leggermente sbattuto e spolverizzare la superficie con la paprika/curry/pepenero e il sale. In forno a 200 per massimo 12/15 minuti e i vostri biscottini salati saranno belli che pronti. Inutile specificare che si possono aromatizzare come si vuole ma adoro l’inutile, si sa.
  • Biscotti Salati alla Paprika
  • Biscotti Salati al Curry
  • Biscotti Salati al Pepe Nero

 

Altre due idee velocissime sono: Gli Alberelli di Sfoglia con un po’ di Pesto e Pinoli da sgranocchiare come appetizer ( così tanto per far finta che ne capisco qualcosa di terminologiacucinesca a ffondo nella  cultura culinaria *fischiettando indifferentemente. Cosa sto dicendo?) che qui in casa si fanno SEMPRE. Spaccato di realtà? Abbiamo pure quello. Ieri a mamma  ho detto “oh però quest’anno la sfoglia la faccio io e non compriamo quella già pronta ok?” seraficamente fissando il vuoto ha risposto “Amore sei esaurita. Calmati”.  Adoro il dono della sintesi. Vorrei possederlo.

E in ultimo ma non certo in ordine di importanza L’Alberelli di Broccoli e Gamberi (diapositiva numero 1 ) che si può pure innevare con un formaggio spalmabile anche se a me piace più adornato con qualche semplice chicco di melograno. E’ di ridicola preparazione, broccoli e gamberi bolliti e salati in pratica, ma l’effetto scenico è assicurato. Ci si impiegano al massimo quattro minuti (io faccio fatica poi a mangiare i broccoli che sono stati a contatto con i poveri malcapitati gamberetti che danzavano felici un ballo di gruppo in fondo al mare come fossero in villaggio turistico. Ma  quando mi viene puntata una pistola alla tempia riesco pure a chiudere un occhio. Meglio chiuso che nero, ecco. Nel caso quindi che aveste vegetariani come me sarebbe meglio evitare. E’ uno di quei piatti stupidi che però fa felice sempre l’emarginato di turno*freccia luminosa su di me )

Si preannuncia un week end di fuoco tra scatti, pagine da finire, etti di fumo in cucina e fumetti e ultimi acquisti natalizi rigorosamente online e solo il cielo sa cosa. e.e.e.e. Una brutta notizia però doveva esserci perchè voglio essere colta anche io da superstizione quest’oggi. Nel week end mi sa proprio che non scompaio come è giusto che sia. Ci saranno aggiornamenti*una risata malvagia aleggiò nella notte (nonostante fossero le 11.20 del mattino).

Passo metà del mio tempo a dirvi grazie. Ma è tempo speso bene quindi: Grazie.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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