Inciso( sì all’inizio): Sto rispondendo a dei commenti datati 1989. Mi sono resa conto che potrebbero arrivarvi le notifiche. Se rispondo a “Buon Natale” con “Altrettanto a te e famiglia, tanti baci” vi prego glissate. Sono vergognosa e lo ben so.
Il Nippotorinese non si rassegna.
Al sud il sabato mattina si lavora, i centri commerciali sono aperti fino alle dieci di sera e non contenti anche tutte le domeniche e non certo a rotazione perchè è un giorno come tutti gli altri. Amen.
Giusto stamattina ha farfugliato qualcosa di incomprensibile che stava per “uffmaledizionesabatonolavorouff” mentre gli preparavo uno smoothie con frutta stramba tagliata ridicolamente. Gliel’ho servito (dentro un bicchiere con dei glitter) mentre il suo disappunto trapelava copioso dallo sguardo poco divertito (al contrario del mio, inciso lapalissiano). Francamente è piacevole vederlo ingurgitare roba infantile preparata per Kodomoland mentre pastrocchia parole del tipo “ma per quanto tempo dovrò bere e mangiare questa roba infantile adornata da coreografie imbarazzanti?”. Come è piacevole rispondergli “fino a quando non decidi di inginocchiarti, chiedermi in moglie, fare un bambino e propinarlo allo sventurato/a” (so sempre come farlo tacere).
Il sabato è la giornata dello stop ai fornelli; vige questa regola (risate registrate, grazie regia). In realtà ci ritroviamo poi in cucina insieme a spadellare e chiacchierare mentre con improbabili accostamenti lo convinco a provare il calamaro con le fragoline. La pazienza del Nippotorinese nel sottoporsi a queste sevizie culinarie e la sua pragmaticità poi nel raccontarmi alcuni sapori è una delle cose più divertenti della settimana. Durante i giorni feriali gli viene richiesto di compilarmi linguistamente una scaletta di sapori sui diversi assaggi ma avendo meno tempo a disposizione e dovendo dirigersi velocissimamente in ufficio dopo il pranzo fa sì che trovi sempre il modo per svignarsela anticipatamente. Al contrario del sabato che rimane mio prigioniero.
Il sabato è un brutto giorno per l’intellettuale di casa, insomma. La domenica, che segue a ruota, invece lo è a tratti ancor di più. Riesco a non sottrarmi alle mie mansioni culinarie persino al mattino; sgattaiolando all’alba dal letto dove chiaramente non ho dormito ma riposato giusto qualche oretta mi accingo a recuperare del tempo. Il sogno del Nippotorinese è che qualcuno non gli serva la colazione al mattino e mangiare una mela a pranzo o cena. A dimostrazione del fatto che la legge “non ci si accontenta mai” ha una sua veridicità universale. Dall’altro canto io vorrei che lui facesse uno sforzo e riuscisse a triplicare i pasti perchè la mia To Do List è troppo. E dico troppo. Lunga. Si potrebbe depennare qualcosa, mi consiglierà qualcuno. Ma no. Non depenno nulla. Generalmente solo le inutilità; che non si possono annoverare in questo specifico caso.
Vogliamo forse saltare le polpette ai mirtilli? siamo seri per favore.
La ricetta di oggi è una “classica ricetta da sabato”. Particolare, fresca, light e soprattutto veloce. L’accostamento della Pesca con la Rucola non lo scopre Oliver e neanche la Andrieu e a quanto pare ha origini lontanissime e italiane, santapolpetta(coimirtilli)! Il gusto acidulo della rucola abbinato al dolciastro della pesca spopola in diverse rivisitazioni. Oggi la versione che propongo è molto “Oliveriana”. Amo la Rucola. La amo fortemente e irrorata di limone mi dà quella sensazione di fastidio misto a piacere che fa schizzare le endorfine riuscendo a donarmi ilarità. Purtroppo la mia allergia alla pesca (non soltanto alla buccia) non mi concede di provare questo abbinamento che dal Nippotorinese e papà è stato definitivo: spettacolare.
E spettacolo sia, allora. Augurandovi per l’appunto uno strepitoso Week End.
La Ricetta dell’Insalata con la Rucola e Pesca la trovi cliccando qui >>> (versione stampabile)
(per la versione vegetariana, neanche a dirlo, basta provare senza bresaola o prosciutto di Parma. Rimane comunque un’idea carina e sfiziosa)
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