Con le uova, non quelle di cioccolato eh, le uovauovauovacongusciovero abbiamo fatto il segnaposto coniglioso e pure una carota che oltre che segnaposto è una bella idea per infilarci dentro del sedano e lanciarsi in un pinzimonio alternativo.
E poi abbiamo messo dei cappelli coniglio e cappelli totoro perché anche loro hanno una dignità e non possono certamente trascorrere la Pasqua tutte ignude  (almeno un cappello, suvvia).
Per non parlare poi delle uova di cioccolato e delle uova in genere. In questa settimana uovosa tra uova pulcino e uova di cioccolato con panna cotta dentro sino ad arrivare a uova di Pasqua salate senza dimenticare l’uovo coniglioso per i più piccoli e le uova sode colorate.
Pure la torta infilata nel guscio d’uovo santocielo! La domanda sorge quindi spontanea: la scema di Gikitchen avrà finalmente smesso no?
E no. Ho appena cominciato . Persevererò e le settimane che ci attendono sono  DAPA, direbbe la mia Valebrì. Se non si è seguito il corso di Romano insieme a Max si avranno chiare difficoltà a decifrare “DAPA”, ma visto che sono la secchiona del gruppo (almeno nelle lezioni de romano): da paura.
Settimane da Paura. Poi mi eclisserò e scomparirò perché devo organizzare il Natale, che sono già in discreto ritardo (non è mica vero. Continuerò ad ammorbarvi giornalmente fino a quando non mi porteranno via su una barella come il pilota d’aereo impazzito la settimana scorsa. Ditemi che anche voi siete rimasti estasiati nel vederlo scendere a bordo di una barella legato come Hannibal Lecter lungo la scala dell’uscita posteriore dell’aeromobile).
Per dire insomma che questa è l’ennesima idea velocissima per un segnaposto o centro tavola alternativo da fare in casa durante i giorni di Pasqua. Basta dipingere le uova (queste sono state dipinte con la vernice spray che pare essere la soluzione più veloce, indolore  e perfetta per rendere omogenea la nuance) e nella parte da cui è stato fatto uscire il contenuto per farci delle belle frittatone, infilare un fiorellino fresco.
Da brava psicolabile l’idea di alternare il giallo e il rosa giocando con i gusci e i petali mi ha esaltato non poco. Una vecchia zitella acida dell’ottocento sarebbe stata meno piena di sè per intenderci.
Quel ricamo. Di quella Tovaglia. E’ un regalo preziosissimo della mia Nonna Grazia. Che non c’è più se non tra le trame di questi intrecci di filo e cuore.
(andate a dipingere le uova santotuorlo!)
E alle ore 21:21 un altro Bento Pasquale ( l’archivio Pasquale lo smaltirò entro Ferragosto mi sa)