il periodo rosa di Giulia. dovrebbe essere menzionato nei libri d’arte u_u
(che poi devo dirlo: la dicitura pi-gi mi ricorda senza scampo il principe giovanni..robin hood insomma. little john si rivolgeva al principechenonvolevaesserechiamatoprincipe in questo modo, così lo fregava. infanzia disneyana..)
A me invece quel cuore con scritto “Pi gi” mi ricorda un po’ il biscotto “mangiami” di Alice, ma un cuore fantozziano che dice “Pigi, pigi lei”…sì, lo schiaccierei a mano aperta per assicurarmi che non suoni…perdonamiiii!
mammamia ho fatto una strage…togli il mi e togli la i…in realtà avevo addirittura scritto “schiacchierei” poi ho tolto solo l’h. Comincio ad avere delle serie difficoltà linguistiche. Ed il micronetbook, quando è a batteria e in modalità risparmio energetico, è praticamente a schermo spento…efficace in effetti…anche io risparmierei la batteria andando a fari spenti nella notte…
cioè, vogliamo parlare dei fiori? che in quel parquet ci stanno daddio?
e le suppellettili rosa, tutto rosa nient’altro che rosa? Muoio! Iomuo-io! di invidia. Ma soprattutto per il nano da giardino… il masterpiece!!!
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè.
Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online.
È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.
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prima?
weeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
il periodo rosa di Giulia. dovrebbe essere menzionato nei libri d’arte u_u
(che poi devo dirlo: la dicitura pi-gi mi ricorda senza scampo il principe giovanni..robin hood insomma. little john si rivolgeva al principechenonvolevaesserechiamatoprincipe in questo modo, così lo fregava. infanzia disneyana..)
mi piace molto quel pavimento. l’ho notato ora.
a me pi-gi ricorda la #pg, la perfida genitrice (essa guarda i maya negli occhi e non li teme)
visioni simultanee XDD
Sai che pensavo alla stessa cosa?!?! Adoro quel cartone animato!!!
🙂 teneri…
Che bei fiori Giuli!
che dolcezza 🙂
Quei fiori sono meravigliosi… Chissà se oggi pomeriggio trovo un fioraio aperto?! Mi faccio un regalo…
🙂 🙂 angolo rosa tanto amato dal nippo eh?!:D anche se il nano è adorabile 😀
è vero, il periodo rosa. se ne parlerà sui libri
A me invece quel cuore con scritto “Pi gi” mi ricorda un po’ il biscotto “mangiami” di Alice, ma un cuore fantozziano che dice “Pigi, pigi lei”…sì, lo schiaccierei a mano aperta per assicurarmi che non suoni…perdonamiiii!
mammamia ho fatto una strage…togli il mi e togli la i…in realtà avevo addirittura scritto “schiacchierei” poi ho tolto solo l’h. Comincio ad avere delle serie difficoltà linguistiche. Ed il micronetbook, quando è a batteria e in modalità risparmio energetico, è praticamente a schermo spento…efficace in effetti…anche io risparmierei la batteria andando a fari spenti nella notte…
cioè, vogliamo parlare dei fiori? che in quel parquet ci stanno daddio?
e le suppellettili rosa, tutto rosa nient’altro che rosa? Muoio! Iomuo-io! di invidia. Ma soprattutto per il nano da giardino… il masterpiece!!!
patatiniiiiiiiii *_* (troppa tenerezza vero?)