Mi informano dalla Trinacria che un’infinità di pacchi alberga nell’ufficio del Nippotorinese. Lo stesso luogo dove mentono e mi dicono che manco terribilmente tanto quanto i miei (orrendi) manicaretti e prove culinarie (ovviamente non è vero e festeggiano brindando ogni dì).
Papà Turi minaccia di venirmi a riprendere mentre mi racconta di aver visto i delfini dalla barca e Nanda beata continua a dire “restalllìììì che sono in pace e faccio scarpetta nell’olio spernacchiando la tua gigantografia in casa” (quella ridicola con il cerchietto di piume. Sì proprio questa qui). La cosa che mi preoccupa di più è che sia nel pacco di Luci che in quello di Max (tornati indietro contemporaneamente) avevo messo delle paste di mandorla. E’ chiaro che alla riapertura per cercare di recuperare perlomeno gli oggetti mi ritroverò davanti Slimer come nei Ghostbusters. E non ho neanche una Pistola-Spara-Pastedimandorla-Indemoniata.
Con il caldo che c’è stato (e soprattutto il tempo che è trascorso. Direi abbondantemente più di un mese) ho davvero paura di sapere cosa esattamente accade nello stato di putrefazione di una Pasta di Mandorla.
Dimentico il compleanno di Frugoletto e vengo a conoscenza del primo giorno di asilo dell’Eletto, mio nipote Super Eroe. Vengo a conoscenza pure che in “C’è Torta per te 2” c’è la mia bellissima Cì e che Pulcetta imbottisce pomodorini senza pane. So per certo che Max continua a mandarmi pensieri che non vedo l’ora di aprire e che la Bionda Ferrarese viene uccisa dalle zanzare Killer Messinesi e pure che Ninphe è lì tra granite e sole. Non sono ancora riuscita a chiamare Katia e neanche a leggere Titti. Se continua così vedrò Hariel a Natale e speriamo solo di trovare la granita. E sogno pensando alle nuove avventure di Cey mentre commento Miss Italia con la mia Cri e Ale che uccide tortore (è una storia lunga). Vengo pure informata che è arrivato Hollo. Anzi! Che ne sono arrivati due e devo ancora estrarre il vincitore (sfortunato) che si vedrà recapitare a casa me e il mobiletto. E solo il cielo sa quanto io sia impedita (oltre a far funzionare i neuroni) nell’assemblaggio di qualcosa. A partire dalle sorpresine kinder intendo.
Insomma per dire che sto perdendo un po’ tante cose e che non vedo l’ora di recuperarle pur sapendo che non le recupererò e ne perderò altre e sarò sempre in ritardo. E’ la fine. E’ davvero la fine.
E in questa fine sempre in archivio mi ritrovo questa velocissima insalatina di isperazione JamieOliveriana. Il perché non lo ricordo neanche io ma negli appunti del mio Ipad c’è proprio scritto “Musa: Jamie Oliver”.
Sicuramente guardando “In trenta minuti” o sfogliando la sua rivista nell’Edicola Iphone c’erano questi ingredienti o l’uso (che è più abuso) che lui fa della barbabietola o. Insomma mi sono persa pure questa, giusto per ritornare al punto di partenza.
E’ una semplicissima insalatina con la particolarità di usare questi sali un po’ particolari che sulla bianca e nitida mozzarella risaltano regalando un effetto cromatico interessante. A me rievoca un po’ l’immagine della mozzarella marinata fatto lo stesso anno che tanto successo ha riscosso all’interno dell’App Gikitchen (gratis su App Store!).
Oltre alla mozzarella marinata mi fa pensare anche all’elaborazione fatta alcuni mesi fa con barbabietola e Yogurt che su Twitter varie persone mi avevano detto di aver provato (e addirittura ringraziato. E quando accade io piango commossa, metto il tweet tra i preferiti e sto per venti minuti buoni a fissare il monitor accarezzandolo. Una reazione normale, insomma).
L’idea del dressing con lo yogurt come anche mischiato alla maionese altrimenti usando dei prodotti vegetali che sono buoni (se non addirittura più) rimane valida non solo per contorno alla barbabietola (e perché no anche alla mozzarella) ma soprattutto (e anche) sul pomodorino datterino (ma anche ciliegino) con cipolla rossa di Tropea e olive nere denocciolate.
Poi da quando ho scoperto che davvero la cipolla rossa di Tropea se lasciata a bagno nell’acqua prima dell’utilizzo perde la sua “pesantezza” risaputa facendoti godere a pieno del gusto senza tristi conseguenze, sono una donna felice e realizzata (se unito al fatto che da Tiger a Torino ho trovato pure la pinzatrice che fa le stelline di carta e il caleidoscopio sono una donna MATURA, FELICE e REALIZZATA, ecco).
Il Tovagliolo con Gikitchen scritto a punto croce è sempre opera della meraviglia di Ketty, figlia della mia amica Mary. Definirla bravissimissssimissima è riduttivo. Riesce a realizzare qualsivoglia ricamo e forma. Sta creando per me dei veri e propri capolavori ed io non smetterò mai di ringraziarla perché una tovaglia ENORME strapiena di Nani da Giardino con tovaglioli in coordinato non sarà più un sogno per me.
Chi volesse informazioni, perché il genio di Ketty grazie al cielo è a disposizione di tutti, può contattarmi in privato. Sarà mia premura darvi un suo recapito (ma la tovaglia dei nani è un’esclusiva, uff).
(ebbbabene la potete avere pure voi*disse scocciata e con il broncio)
(pardon se non ho messo i link a tutti ma dal portatile giurohogravissimedifficoltàstodiventandopazza)
La Ricetta di Barbabietole e Yogurt con Cumino (clicca qui per la ricetta)
La Ricetta della Mozzarella Marinata (clicca qui per la ricetta. Nello stesso post tante altre idee sfiziose per servire il formaggio in maniera inusuale e divertente tipo il Tronchetto di formaggio con crosta di Nocciole e la quenelle di Robiola servita con miele siculo speziato. Gnam!)