Ricette Vegetariane e Vegane

“Crudo” di Delphine de Montalier

Eccola un’altra meraviglia edita da Guido Tommasi: Crudo di Delphine De Montalier con le fotografie (splendide) di David Japy. Il progetto grafico è di Elodie Rambaud e le illustrazioni di Jane Teasdale. Un risultato incredibile. L’introduzione va dritta al punto e senza fronzoli e  in maniera molto diretta spiega gli intenti.

“Lo vedo, lo sento, lo capisco e lo avverto… siete pronti! Bè, pronti a nutrirvi come si deve, a fare del bene al corpo e allo spirito. C’è chi direbbe che fa “tendenza”, va di moda, in realtà è molto di più. Si tratta della nostra salute, del nostro corpo e del nostro pianeta. Certo, questo libro non sarà la soluzione di tutto ed è lungi fa me l’idea di farvi cambiare tipo di alimentazione. Questo libro rappresenta un piccolo passo verso il meglio, alcune idee per cambiare le proprie abitudini, ricette crude per fare il pieno di vitamine, di sostanze nutritive  e di altri benefici che la natura ci offre. Non sono una crudivora, un’adepta dell’alimentazione crudista alla lettera… ma desidero mangiare sano, cercare i prodotti migliori, ritrovare il sapore autentico della frutta e delle verdure e rimpinzarmi di natura. Il Crudo è una fonte inesauribile di tutti questi desideri. Il Crudo è allegro, gioioso, colorato, croccante, vitaminico e veloce. Ma non tollera la mediocrità. Non per questo dovete dimenticare il supermercato e correre dritti nei negozi di prodotti biologici, però fate attenzione a ciò che mangiate. Per i più scettici del biologico o dell’agricoltura integrata, vi invito a cambiare un po’ le abitudini quando fate la spesa, a stare attendi a ciò che comprate, a consumare prodotti locali e soprattutto di stagione”

Delphine nella parte finale, esaustiva e sintetica come l’inizio, sottolinea come abbia voluto tentare di accontentare il maggior numero di persone. Ha contrassegnato quindi alcune ricette con un logo “Solo Crudo” per gli irriducibili del crudismo; aggiungendo anche diversi tipi di pesce che sembrano essere tra i piatti più gettonati e graditi. Ci sono poi ricette per quelli che lei definsice “Buongustai” e che quindi non possono fare a meno di formaggio, panna, chorizo. Carnivori compresi perché come avrò modo di ticchettare subito dopo alcuni carpacci la fanno da padrone. Brodini e cibi scottati leggermente. Un catalogo variegato e piuttosto ampio che in effetti potrebbe accontentare anche palati esigenti e psicolabili come il mio e quello di Ombretta; specie pericolosa di Vegan gluten free (fermateci o conquisteremo il mondo insieme agli alieni!). Sono ben 115 Ricette divise in Quaderno Pratico, Zuppe, Insalate, Succhi, Pesce, Carne, Appena Scottato, Fatto in casa e l’immancabile evviva il cielo capitolo sui Dolci (su cui ho abbondantamente sbavato tra una pagina e l’altra).

La carta non è troppo lucida ma neanche grezza e opaca. E’ esattamente quella via di mezzo che mi piace moltissimo e che per certi versi riprende il filone Julie Andrieu country-chic-vintage in un frullato pazzesco di gusto e finezza. Fotografie semplici, delicate e tagliate ma con sobrietà. Il font ricorda moltissime altre pubblicazioni rivolte al vegan food in genere. Mi piace moltissimo. Posso scriverlo maiuscolo? MOLTISSIMO all’ennesima potenza (oggi ho fatto proprio una zuppetta deliziosa che è poi una variante di una che facevo da tempo. Aggiungendo un quid).

Sul quaderno Pratico c’è la dispensa del Crudo, un’interessantissima lista per avere le idee belle in ordine e in fila indiana. Le Spezie (cannella, cumino, zenzero, noce moscata etc), la Frutta secca (datteri, fichi, uvetta), Dolcificanti, Latte (cocco, mandorla, nocciole, soia), Frutta a Guscio e Semi (lunghissima lista da tenere sott’occhio tra cui semi di carvi, chia, cumino nero, sesamo, zucca, noci di macadamia etc), condimenti (miso bianco, salsa di soia, sale dell’Himalaya, Gomasio, Tamari etc), Paste e Puree ( burro di cocco, pasta di mandorle etc), Olii e aceti (olio di colza, olio di nocciole, aceto di umeboshi), Ingredienti Vari (alghe, capperi, carruba, foglie di ostrica, limoni in salamoia, pomodori secchi). Segue poi sempre all’interno del quaderno una bella sintesi degli utensili. La differenza insomma trra frullare, estrarre e amalgamare. Quello che fa l’estrattore, la centrifuga e il frullatore. Argomento tra l’altro molto dibattuto ultimamente tra le foodie e sul web. Infine tagliare, affettare, tritare, mondare e spuntare. Gli irriducibili crudisti hanno molto da insegnarci al riguardo. Capitolo sulla disidratazione, conservazione, essiccazione (dell’essicatore se ti facesse piacere ho parlato qui e qui). Sottolineatura sul Forno (Delphine sostiene di non possederlo) perché non so come stiamo messi qui tutti a Cultura Crudista (regia, musica del terrore in sottofondo!) ma il Crudista irriducibile non può superare la temperatura di 45 gradi circa. Ci sono forni che riescono a cuocere a 40-50 gradi con la funzione ventilato.

Si parte con le zuppe (uno dei miei capitoli preferiti) e con la prima giuro amore eterno a Delphine. Zuppa verde ai semi con cetriolo, avocado, zenzero e semi di zucca (e molti altri), Zuppa di spinaci, avocado e zenzero con sesamo nero, Zuppa d’India, Zuppa 3 C con zucchine gialle, verdi, lunghe  e tonde, cetriolo e olio di sesamo. Gazpacho verde, Gazpacho classico, Zuppa di Cetriolo Noa e Menta, Zuppa energizzante con spinaci, cetriolo, wakame e infinite meraviglie. Partono le insalate con pomodori misti, insalata verde, daikon e salsa thai, barbabietola cruda e pompelmo, insalata cruda e succo di acetosella, carpaccio di verdure, pad thai crudo, sedano e mele grattugiati. E ancora i succhi con green juice in diverse varianti, smoothie dolci e verdi dal sapore salato. Il pesce è un tripudio per chi lo ama, perché nella complessa semplicità ci sono davvero piatti incredibilmente belli esteticamente e suppongo pure molto buoni. Come gli scampi crudi speziati, le ceviche di scorfano, il sugarello marinato, lo spada con basilico, pinoli e pomodori. La carne con tartare di manzo, carpacci di vitello e bresaole con pere e cavolfiore. Appena Scottato e Fatto in casa offrono diverse preparazioni facili e veloci irrinunciabili. Il latte di mandorla, il latte di nocciole, la crema spalmabile zuccherata con agave, brodo iodato, tarama fatta in casa, tartare di alghe fatte in casa, finta maionese di avocado e vinaigrette di avocado, arancia e soia. E mi girano le dita e la testa perché mi è venuta una fame pazzesca.

Sui dolci Delphine si supera. Torta coccociocco, tortine di fragole e pepe, torta al limone, gelato al mango, frutto della passione, fragole e chantilly alle erbe, base per torte e un tripudio incredibile di bontà. Sono moltissime le ricette Vegan. Ce ne sono altrettante con i pesci. Altrettante con le carni. E’ un libro francamente per tutti che avvicina un po’ di cultura Crudista, interessante e salutare se non portata all’esasperazione, e allontana moltissimo l’idea che siano degli schizofrenici tanto quanto i vegetariani e vegani perché diversi dalla “massa”, mi si consenta il termine che non vuole assolutamente essere offensivo (ne sento tante su di me, un virgolettato e uno scusa può bastare no?).

 Non ci vuole moltissimo a intuire che qui di Delphine testerò e prenderò spunto moltissimo. Guido Tommasi Editore si riconferma ancora una volta grandioso. Ma sto dimenticando qualcosa? Dite che?

Uhm vero!

Qualcuno qui aspettava delle renne per caso? 

Il centesimo commento si aggiudicherà una copia direttamente a casa che mi premurerò di spedire tramite Amazon. Tombola Natalizia a sorpresa all’interno de La Libreria di Iaia (e le soprese non finiscono qui. Anzi a dirla tutta sono proprio cominciate!)

3… 2… 1… via!

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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