La ricetta
Ingredienti: 225 grammi di burro molto morbido, 225 grammi di zucchero, 1 cucchiaino di estratto di vaniglia, 4 uova grandi biologiche, 200 grammi di farina autolievitante (altrimenti basta una bustina di lievito e via), 25 grammi di maizena, 3-4 cucchiai colmi di latte. La tortiera adoperata è di 21 centimetri.
Riscalda il forno a 180. Raccogli tutti gli ingredienti nel mixer e aggiungi anche un altro cucchiaino di lievito (facoltativo). Usa sempre ingredienti non troppo freddi da frigo perchè potrebbero compromettere la consistenza dell’impasto. Il composto risulterà piuttosto liquido e non dovrai preoccupartene. Se non hai il mixer o prediligi il metodo tradizionale, lavora a crema il burro con lo zucchero e poi aggiungi vaniglia e uova una alla volta. Aggiungi la farina setacciata pian piano e incorpora poi la maizena e infine il latte. Versa l’impasto nella tortiera e inforna per 30 minuti scarsi controllando che sia cotta semplicemente infilando uno stecchino di legno. Se vien fuori asciutto è il momento di tirar fuori la torta dal forno e lasciarla raffreddare.
Non dovevo neanche fotografarla e pubblicarla a dirla tutta perché è una costante e ne avevo già scritto annianniannifa. Sto provando tutte le basi per le torte. Tutte intendo tutte; per un progettino culinario che vorrei occupasse molto più tempo di quello che purtroppo posso dedicarvi. Basi composte da qualsivoglia ingrediente e proveniente un po’ da tutte le parti. Perché giustamente ogni nazione ha la propria. Nonostante il Span di Spagna non si smentisca mai come base per costruzioni e affini, riconosco in questa strepitosa Victoria Sponge una fida alleata, ergo qualora potesse servire la (ri)trascrivo in questo appunto estemporaneo di cucina. Approfittandone sempre per ringraziarti di essere qui.