Ricette Vegetariane e Vegane

La Victoria Sponge. Una base. Una torta perfetta.

 

La ricetta

Ingredienti: 225 grammi di burro molto morbido, 225 grammi di zucchero, 1 cucchiaino di estratto di vaniglia, 4 uova grandi biologiche, 200 grammi di farina autolievitante (altrimenti basta una bustina di lievito e via), 25 grammi di maizena, 3-4 cucchiai colmi di latte. La tortiera adoperata è di  21 centimetri.

Riscalda il forno a 180. Raccogli tutti gli ingredienti nel mixer e aggiungi anche un altro cucchiaino di lievito (facoltativo). Usa sempre ingredienti non troppo freddi da frigo perchè potrebbero compromettere la consistenza dell’impasto. Il composto risulterà piuttosto liquido e non dovrai preoccupartene. Se non hai il mixer o prediligi il metodo tradizionale, lavora a crema il burro con lo zucchero e poi aggiungi vaniglia e uova una alla volta. Aggiungi la farina setacciata pian piano e incorpora poi la maizena e infine il latte. Versa l’impasto  nella tortiera e inforna per 30 minuti scarsi controllando che sia cotta semplicemente infilando uno stecchino di legno. Se vien fuori asciutto è il momento di tirar fuori la torta dal forno e lasciarla raffreddare.

Non dovevo neanche fotografarla e pubblicarla a dirla tutta perché è una costante e ne avevo già scritto annianniannifa. Sto provando tutte le basi per le torte. Tutte intendo tutte; per un progettino culinario che vorrei occupasse molto più tempo di quello che purtroppo posso dedicarvi. Basi composte da qualsivoglia ingrediente e proveniente un po’ da tutte le parti. Perché giustamente ogni nazione ha la propria.  Nonostante il Span di Spagna non si smentisca mai come base per costruzioni e affini, riconosco in questa strepitosa Victoria Sponge una fida alleata, ergo qualora potesse servire la (ri)trascrivo in questo appunto estemporaneo di cucina. Approfittandone sempre per ringraziarti di essere qui.

 

 

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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