Ricette Vegetariane e Vegane

Fake Pulled Pork con il jackfruit (e coleslaw)

𝐅𝐚𝐤𝐞 𝐏𝐮𝐥𝐥𝐞𝐝 𝐏𝐨𝐫𝐤- 𝐉𝐀𝐂𝐊 𝐅𝐑𝐔𝐈𝐓 𝐁𝐔𝐑𝐆𝐄𝐑
𝘤𝘰𝘯 𝘪𝘯𝘴𝘢𝘭𝘢𝘵𝘢 𝘥𝘪 𝘤𝘢𝘷𝘰𝘭𝘰 𝘤𝘳𝘶𝘥𝘰 𝘦 𝘮𝘢𝘪𝘰𝘯𝘦𝘴𝘦 (𝘤𝘰𝘭𝘦𝘴𝘭𝘢𝘸)

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Negli Stati Uniti, nonostante sia originario dell’Asia, è adoperatissimo negli ultimi anni. Il suo sapore essendo neutro (come il tofu e il seitan giusto per dirne due) e assorbendo benissimo il sapore si presta alle più disperate preparazioni ma è con il chili vegetale e il fake pulled pork che conquista tutti.
In Italia non fai difficoltà a trovarlo già pulito e pronto all’uso in barattoli di vetro. Nei supermercati più forniti e naturalmente nei bio. Altrimenti c’è sempre il web.

Cosa mi occorre?

Ho adoperato: il Jack fruit bio in barattolo da 340 grammi, 2 cipolle grandi, olio extra vergine d’oliva, 4-5 cucchiai di salsa barbecue, un bicchiere grande (200 ml circa ) di succo d’arancia, paprika dolce, zenzero in polvere, pepe nero macinato sul momento, sale e in generale le spezie che ti piacciono di più.

Un po’ di cavolo crudo tagliato sottile e della maionese vegana (se non ce l’hai puoi prepararla in pochissimi minuti e ti lascio la ricetta in fondo).
Piccolo consiglio non richiesto: Ci starebbero bene anche due fettine di mela verde tagliate sottilissime.

Come si fa?

In una padella grande metti l’olio e quando è caldo cuoci le cipolle.  Aggiungi il jack fruit, dopo averlo lavato e letteralmente sfilacciato con le mani. Ha una consistenza filamentosa che se cominci a tirarlo crea proprio l’effetto classico della carne trattata per fare il pulled pork. Puoi farlo serenamente con le mani perché facendolo con il coltello rovini proprio la consistenza. Per i pezzi più duri all’estremità invece, il coltello va benissimo.

🍔 Metti il jack fruit quando la cipolla sta andando e gira per bene. Versa il succo d’arancia e lascia cuocere fin quando tutto il succo  è ben assorbito. Aggiungi nel frattempo la salsa barbecue e le spezie. Assaggia ed eventualmente se vuoi ancora più salsa barbecue aggiungine. Senza problemi e dosi precise, lo sai già. Devi deciderlo tu. Il tuo gusto.
Lascia cuocere e quando il jackfruit ha assorbito tutto il succo spegni il fuoco e metti su carta da forno e teglia. Cuoci in forno a 190/200 per asciugare e rendere tutto croccante. Occorreranno massimo 10/12 minuti.
Nella stesa padella dove ha cotto il jackfruit -senza lavarla- fai tostare il pane che ti piace di più. Assembla mettendo prima il jackfruit e poi l’insalata di cavolo sopra lavorata con un po’ di maionese vegana buonissima.

Come si fa la maionese vegana buonissima?
Aspetta che te lo dico.

𝐏𝐄𝐑 𝐔𝐍𝐀 𝐌𝐀𝐈𝐎𝐍𝐄𝐒𝐄 𝐕𝐄𝐆𝐀𝐍𝐀 𝐏𝐄𝐑𝐅𝐄𝐓𝐓𝐀:

60 grammi di latte di soia o mandorla senza zuccheri aggiunti (scegli un buon marchio)
10 grammi succo limone
120 olio semi
Sale
Questa maionese è buonissima (se viene aromatizzata al miso, al matcha o con curry, curcuma e spezie che vuoi, ancor di più. Ma anche nella versione classica mica scherza!). Anche solo con mezzo limone.
È la base perfetta. L’olio che preferisco è quello di girasole – e deve essere di ottima qualità- mentre con il limone ti consiglio di non esagerare perché se è troppo “acidino” potrebbe compromettere il gusto. È meglio assaggiarlo prima (come tutto in cucina, sottotitolo).
Metti in un recipiente alto -con i classici bicchieroni dosatori è perfetto- il latte e il limone con un pizzico di sale. Comincia a montare fino a quando fa la schiumetta. Una volta fatta aggiungi pian piano a filo l’olio senza mai smettere di frullare energicamente. Con il frullatore a immersione viene perfetta. Ottenuta la maionese con una consistenza abbastanza compatta è pronta.
Aromatizzata al miso o al matcha dà quel tocco in più. Anche con il mirin.

 

 

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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