Le verdure sono alla base della cucina orientale, soprattutto giapponese, e hanno un ruolo predominante. La carne c’è ma deve essere misurata. La "regola" se di questo si può parlare si può sintetizzare in:
Pochi fritti, molto vapore, moderatamente pesce, poca carne
Quello che non può mai mancare è la presenza delle verdure, delle alghe e del riso. E anche degli shiitake, sì. Il nome deriva da shii che è una varietà di castagno e take che che significa letteralmente fungo. Il primo potere indiscusso è quello di abbassare i valori del colesterolo grazie a un aminoacido contenuto all’interno, ma ciò per cui è davvero famosissimo è la capacità di rafforzare il nostro sistema immunitario;
Burger di mozzarella, con pachino, iceberg e maionese di riso accompagnato da pane tostato di grano saraceno. Un'idea facile, sfiziosa e velocissima ma sorprendente.
Amo questo contorno. L'ho scoperto un po' di anni fa e da allora è stato amore infinito. Facile, veloce, total veg e perfetto per quando hai voglia di qualcosa di buono e sano.
Il gelato viene sempre prima di tutto. È la cosa che mi piace di più in assoluto. Sempre e per sempre. Questo al burro d'arachidi non credevo potesse essere così buono.
Non esiste una versione originale della parmigiana e quindi è proprio inutile disquisire, arrogarsi diritti e sentenziare. La parmigiana vera è quella delle nostre madri e nostre nonne.
Ti racconto alcune delle ricette siciliane che mia mamma prepara da sempre. Delle preparazioni che non sono solo piatti ma scrigni di ricordi, giorni e vita. Un tour tra cuore e tavola.
La pasta alla norma e quella col macco. Il riso con l'ennese che profuma di zafferano e l'immancabile pasta al pistacchio senza dimenticare "a muddica". Scopri i dieci primi piatti irrinunciabili che non puoi perderti se sei in Sicilia.
Per noi siciliani è sempre stata la bevanda estiva. Quella che bevi ghiacciata sotto il patio nella bottiglia di vetro. Uno scrigno di ricordi e bontà.
La Madeira cake è la protagonista indiscusso del tea time insieme al plumcake profumato al limone. Anticamente i nobili amavano, oltre che bere il tè, accompagnare delle fette di dolce a un buon vino liquoroso chiamato Madeira. È per questo che nasce la Madeira cake:
Quello del cetriolino sottaceto viene definito dal Ritz, luogo "biblico" del tea time, il più aristocratico. C'è a chi piace pelato il cetriolo e a chi no. Dipende solo se piace la sottile riga verde. Il segreto si dice è sempre quello: il pane deve essere affettato sottile come una foglia e il cetriolo.
Come preventivato ho visto la terza stagione di Stranger Things in poco più di dieci ore mandando all'aria piani e programmi. Solo i fratelli Duffer sono riusciti a farmi diventare una binge watcher. Mi hanno appassionato, commosso e divertito con la loro incredibile storia e proprio per questo mi sono imposta di non essere affrettata ma di metabolizzare, valutare e sentire quello che è rimasto. Sentirlo piano piano a distanza di qualche giorno. Giocare sulla nostalgia anni ottanta è oggettivamente geniale e vincente perché il pubblico -in tutto il globo intero- non fa che ripercorrere momenti di estrema felicità tra quelle maglie colorate e psicadeliche, quei pantaloncini a vita alta e quelle pettinature cotonate. La prima cosa che salta all'occhio è di sicuro l'attenzione per l'abbigliamento e giustamente una spasmodica passione per i ray-ban e le prime incredibili polo a righe cinturine che chiudono la vita.
Stranger Things, la terza stagione, sta per arrivare in Italia su Netflix e tutti fremono (compresa me). Quale miglior attesa se non quella di preparare qualcosa di davvero goloso e incredibilmente buono? Ti propongo quattro ricette: La torta del Sottosopra, I waffle della pace, Focaccia e Mortadella e Pancake strapieni di sciroppo d'acero.
Migliori costumi a Milena Canonero nel 2007, come premio Oscar.
Mai mi è piaciuta così tanto Kirsten Dunst. Una Marie Antoniette perfetta sotto le note...
Le verdure sono alla base della cucina orientale, soprattutto giapponese, e hanno un ruolo predominante. La carne c’è ma deve essere misurata. La "regola" se di questo si può parlare si può sintetizzare in:
Pochi fritti, molto vapore, moderatamente pesce, poca carne
Quello che non può mai mancare è la presenza delle verdure, delle alghe e del riso. E anche degli shiitake, sì. Il nome deriva da shii che è una varietà di castagno e take che che significa letteralmente fungo. Il primo potere indiscusso è quello di abbassare i valori del colesterolo grazie a un aminoacido contenuto all’interno, ma ciò per cui è davvero famosissimo è la capacità di rafforzare il nostro sistema immunitario;
Burger di mozzarella, con pachino, iceberg e maionese di riso accompagnato da pane tostato di grano saraceno. Un'idea facile, sfiziosa e velocissima ma sorprendente.
Amo questo contorno. L'ho scoperto un po' di anni fa e da allora è stato amore infinito. Facile, veloce, total veg e perfetto per quando hai voglia di qualcosa di buono e sano.
Il gelato viene sempre prima di tutto. È la cosa che mi piace di più in assoluto. Sempre e per sempre. Questo al burro d'arachidi non credevo potesse essere così buono.
Non esiste una versione originale della parmigiana e quindi è proprio inutile disquisire, arrogarsi diritti e sentenziare. La parmigiana vera è quella delle nostre madri e nostre nonne.
Ti racconto alcune delle ricette siciliane che mia mamma prepara da sempre. Delle preparazioni che non sono solo piatti ma scrigni di ricordi, giorni e vita. Un tour tra cuore e tavola.
La pasta alla norma e quella col macco. Il riso con l'ennese che profuma di zafferano e l'immancabile pasta al pistacchio senza dimenticare "a muddica". Scopri i dieci primi piatti irrinunciabili che non puoi perderti se sei in Sicilia.
Per noi siciliani è sempre stata la bevanda estiva. Quella che bevi ghiacciata sotto il patio nella bottiglia di vetro. Uno scrigno di ricordi e bontà.
La Madeira cake è la protagonista indiscusso del tea time insieme al plumcake profumato al limone. Anticamente i nobili amavano, oltre che bere il tè, accompagnare delle fette di dolce a un buon vino liquoroso chiamato Madeira. È per questo che nasce la Madeira cake:
Quello del cetriolino sottaceto viene definito dal Ritz, luogo "biblico" del tea time, il più aristocratico. C'è a chi piace pelato il cetriolo e a chi no. Dipende solo se piace la sottile riga verde. Il segreto si dice è sempre quello: il pane deve essere affettato sottile come una foglia e il cetriolo.
Come preventivato ho visto la terza stagione di Stranger Things in poco più di dieci ore mandando all'aria piani e programmi. Solo i fratelli Duffer sono riusciti a farmi diventare una binge watcher. Mi hanno appassionato, commosso e divertito con la loro incredibile storia e proprio per questo mi sono imposta di non essere affrettata ma di metabolizzare, valutare e sentire quello che è rimasto. Sentirlo piano piano a distanza di qualche giorno. Giocare sulla nostalgia anni ottanta è oggettivamente geniale e vincente perché il pubblico -in tutto il globo intero- non fa che ripercorrere momenti di estrema felicità tra quelle maglie colorate e psicadeliche, quei pantaloncini a vita alta e quelle pettinature cotonate. La prima cosa che salta all'occhio è di sicuro l'attenzione per l'abbigliamento e giustamente una spasmodica passione per i ray-ban e le prime incredibili polo a righe cinturine che chiudono la vita.
Stranger Things, la terza stagione, sta per arrivare in Italia su Netflix e tutti fremono (compresa me). Quale miglior attesa se non quella di preparare qualcosa di davvero goloso e incredibilmente buono? Ti propongo quattro ricette: La torta del Sottosopra, I waffle della pace, Focaccia e Mortadella e Pancake strapieni di sciroppo d'acero.
Migliori costumi a Milena Canonero nel 2007, come premio Oscar.
Mai mi è piaciuta così tanto Kirsten Dunst. Una Marie Antoniette perfetta sotto le note...
Una crema strepitosamente buona che ti lascerà senza parole a base di burro d'arachidi e salsa di soia. Perfetta per condire insalate, involtini primavera e vietnamiti con le cialde di riso.
Il riso alla cantonese non è cinese: colpo di scena! Scopri cosa si cela dietro il primo piatto cinese più famoso del mondo. Per esempio: non è neanche un primo piatto.
La Cina in Cucina è un argomento da approfondire continuamente perché è proprio tra quelle più in evoluzione. Ken Hom stesso ripercorre in maniera incisiva i vari passaggi che la caratterizzano arrivando dalla chiusura totale all'esplosione e alla modernizzazione del suo incredibile paese. Ho decine di libri dedicati alla Cucina Cinese, soprattutto in lingua inglese. Uno dei miei primi libri di cucina (acquistato ormai quindici anni fa) è proprio di Cucina Cinese. Prima del giapponese per me esisteva solo ed esclusivamente il Cinese, a Piazza Europa. A Catania. I miei amici festeggiavano a casa con arancini e pizzette e io il dodici dicembre volevo festeggiare al Cinese. Mi ero innamorata dell'insalata con i germogli di soia, del riso alla cantonese e degli involtini primavera. Ero ghiotta delle poetiche nuvole di drago e della loro salsetta e uscivo pazza per il gelato fritto. Dieci anni fa non c'era un giapponese a Catania, così portai il Nippo per uno dei nostri primi appuntamenti proprio lì. Lo ricordo come fosse ieri. Allo stesso modo ricordo i miei diciassette anni con le ragazze del ristorante Il Dragone che mi cantano tanti auguri in cinese. Senza dimenticare me e Francesca a studiare ideogrammi cinesi tra patatine, pop corn e risate. Se chiudo gli occhi e penso alle cucine che hanno caratterizzato la mia vita ed esistenza, solo tre me ne vengono in mente come tatuaggi sul cuore: Siciliana, Cinese e Giapponese. Semmai dovessi sceglierne una la risposta si sa: va sul versante Nipponico ma, a costo di risultare impopolare e folle, tra la siciliana e la cinese sceglierei la seconda. Questo perché ricordo papà entusiasta in quel ristorante mangiare pollo squisito con mamma in brodo di giuggiole davanti a tutti i fritti deliziosi. La cucina siciliana è fisico, quella cinese e giapponese è cuore e testa.
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