Dalla mezzanotte il sito Amazon attuerà dei sorprendenti sconti in vista del Cyber Monday. Che cos’è il Cyber Monday?
Il Lunedì Successivo al Black Friday che è il Venerdì Successivo al Giovedì della Festa del Ringraziamento che è il quarto Giovedì del mese di Novembre (tutto chiaro, no?) si dà inizio allo shopping natalizio ma in versione multimediale. Ci si accaparra insomma l’oggetto del desiderio natalizio a cifre talvolta ridicole. E con la crisi generale non approfittarne sarebbe davvero assurdo. Alla domanda “ ma dove le trovi tutte queste cose bellissime Iaia?” (che sta un po’ per “ma tutte ‘ste scemenze le trovi solo tu?”) rispondo giornalmente segnalando link, siti e quant’altro. In qualsiasi parte della rete e in qualsiasi piattaforma. Ricapitolando ordunque:
I miei porti sicuri oltre i siti iper fidati delle grandi Maison, per quanto riguarda accessori e pelletteria, sono indiscutibilmente Unicef, Apple, Think Geek, Strapya-World, Dreamkitty, Atomplastic, Momiji , Irregular Choice, MediaWorld, Yoox, Keepsy . E pure Ebay dove con i miei amici nippocinesithailandesi faccio acquisti meravigliosamente inutili tra pupazzetti e miniature. Non ci resta che lucidare la carta di credito e via. Verso la rovina ( lo scorso anno l’utilissimo orologio di Totoro per una donna matura come me è stato caposaldo del Cyber Monday)
Idiozie a parte lanciamoci in ” Vogliamo Zero” e sullo Shop Online dell’Unicef, imbattibile per beltà accessoristica soprattutto in fatto di biglietti. Quest’anno poi l’orsetto Unicef è in tre diverse e strepitose nuance e le tazzine e biscottiera sono talmente belle che anche la mia settima generazione infilerà biscotti come non ci fosse un domani.
E un domani deve necessariamente esserci per chi biscotti al contrario non ne ha mai visti. Il sermone della vecchia zia Iaia neanche comincia ma. Basta un click.
E cominciamo con il secondo post idiota del giorno. Dopo la Mantecada Colombiana …..
Viste così sembrerebbero belle fettone di pecorino con tanti pistacchietti. Perchè si sa che qui in Sicilia il pistacchio lo mettiamo pure nella provola ragusana e nel caffè e ci facciamo pure lo scrub sui punti neri della fastidiosissima zona T.
Ho scoperto cosa fosse la zona T quando una commessa inalberata mi ha segnalato la T virtuale che si forma tra naso e fronte, dove l’allarme “punto nero” diventa preoccupante e insistente con il trascorrere del tempo. A me non piace che mi si dica ” trascorrere del tempo”. Infilo commesse imbavagliate e legate da corde dentro il portabagagli per molto meno .
Pur non sapendo assolutamente come io sia finita a parlare di zona T e di violenza su commesse incaute, direi che no. Non si tratta assolutamente di pecorino con pistacchi ma bensì di Torta al Microonde con base di ricotta.
L’apparenza esteticamente è orrenda ma il sapore grazie al cielo non è direttamente proporzionale ma inversamente (ammesso che io abbia davvero capito cosa si celi davvero dietro l’inversamente e il direttamente. Ci penserà Max ad erudirmi a riguardo. Con scarsi risultati, posso già anticiparlo).
Propongo queste due torte semplicissime e ultra veloci al sapore di pistacchio. La prima è una Torta al Microonde con Ricotta e Pistacchio senza zucchero e la seconda una semplicissima Torta Salata con Ricotta e Pistacchio nella versione Salata con Pasta Brisè.
E’ una triste storia quella di quest’ultima (anche la prima con ” sono una torta ma somiglio ad un pecorino” non è che sia molto allegra ma tant’è)
I protagonisti sono tre:
-1. un rotolo di brisè pronta comprata da mia mamma che si ostina a dire ” perchè sporcare il bimby, amore mio? riposati e srotola” e a non capire che non voglio usare più questi prodotti confezionati (coredemamma)
-2. un sacchetto di Pistacchi di Bronte stracolmo proveniente nientepopodimenocheda. Bronte (colpo di scena), che risiedeva lì dopo che avevo vaneggiato su fantomatiche preparazioni di brownies al pistacchio, farfalle al pistacchio, pane al pistacchio, cupcake al pistacchio esoloilcielosacosaalpistacchio. Illudendolo di finire in ricercati e raffinati accostamenti evocando Vissani ( che sull’ ultimo Venerdì mi ha messo lo sgombro con la robiola. D’accordo per il cioccolato con il ravanello ma lo sgombro con la robiola perfavorenooooooo)
E ogni giorno mentre rovistavo in cerca di biscotti e crackers mi guardava con occhioguscio lucido, quel sacchettino pistacchioso, sperando fosse arrivato finalmente il suo turno da protagonista. Ma no.
Altro triste protagonista:
– 3. un vasetto di 250 grammi di ricotta vaccina in scadenza acquistata da mamma
(sì mamma se viene in casa mia deve per forza portare con sè almeno un rotolo di brisè, un vasetto di ricotta, 3 chili di castagne e 3 litri di detersivo per piatti .
E’ un po’ come itreremagimessinsieme.
Tra l’altro adesso porta pure poche cose perchè le è stato impedito di esagerare. Dopo l’evento degli yogurt activia ampiamente documentato su facebook mi pare quanto meno opportuno rieducarla nelle quantità. Per chi se lo fosse miracolosamente perso basti sapere che “puoi portarmi un po’ di yogurt activia per il Nippotorinese, mamma?” ha significato smantellare un frigorifero quattro porte perchè le confezioni erano nove. Nove per quattro, però)
La ricetta della Torta al Pistacchio ( quellacosachesembraunpecorino, sì) è la classica base alla Ricotta testata più volte, senza cacao e con l’aggiunta manco a sottolinearlo ulteriormente di pistacchi ( e la ricetta la si può trovare cliccando qui >>> Ho pochissimo tempo ma a breve ripristinerò la formula semplicissima della ricetta stampabile) . Mentre la ricetta ridicolissima della torta salata di Pistacchi (che secondo me potrebbe piacere tanto alla mia stellina Giuli) è la seguente:
Srotola la pasta brisè. In una terrina metti 250 grammi di ricotta, 100 grammi di polvere di pistacchio di Bronte ( frullali interi se non la possiedi già), 3 uova, sale e un pizzico pizzichino di pepe freschissimo macinato sul momento (rosa sarebbe meglio giusto per rompere un po’), 3 cucchiai colmi di parmigiano grattugiato. Riempi la pasta con il composto di ricotta e pistacchi e cospargi di pistacchi interi la superficie. In forno a 180 gradi per trenta minuti circa finchè non si otterrà la doratura e via.
La mia amata Cri sta migrando il mio storico-vecchio Blog su Splinder in una piattaforma wordpress per metterlo al riparo dall’imminente chiusura che ha paralizzato la rete intera. Oltre a ricordarmi che esisteva Maghetta Kitchen ( c’era anche Cey santapizzetta e Iosif e Giacomo Fabbrocino e Michi e Francesca78 e vabbè datemi un fazzolettino che mi sono commossa) , Una cucina con tanti cuochi e un’impedita (io), ho recuperato in archivio un video risalente al 2008 con Chino (che worpdress non mi fa integrare pertanto lascio il link >>> ) , il Cane Assassino. Lo stesso che era stato a casa di Montalbano per intenderci.
Tutto questo mi dà conferma solo di una cosa:
La mia idiozia è meravigliosamente d’antan.
C’è tutta la vita. L’inizio della mia vita. Dal 2004 quando compare lui: Sick, Nippotorinese. Foto che non ricordavo e parole dimenticate. Fantasmi e paure. Una vecchia me che.
Sorprendentemente non mi manca affatto ma. Ma la vorrei abbracciare forte; ecco quello sì.
E questo ultimo disegno su Ipad rende molto l’idea. Di me su me.
Sul panciotto. A raccontare di. E come.
Ti ho sempre voluto molto bene Iaia. Anche se faccio di tutto per non dimostrartelo. La verità è assolutamente questa.