Ricette Vegetariane e Vegane

La Caccia alle Uova

Questa tradizione mi farebbe uscire fuori di senno se lo avessi. La caccia alle Uova credo che sia una delle avventure più deliziose che si possano fare. Il fatto che sia riservata ai bambini me li fa detestare (cosa sto dicendo?). Perché devono sempre e solo divertirsi eh? Perché ogni volta questi nanetti si devono contorcere dalle risate e saltellare allegramente in cerca di magiche avventure e uova colorate mentre noi dobbiamo fare il lavoro sporco? Comprarle, decorarle, nasconderle, intrattenerci parlando con gli altri genitori e.

E basta. La caccia alle uova non è riservata solo a loro. Io ad esempio sto organizzando una mini Caccia alle Uova all’interno della casa. Se faccio i Picnic in salotto perché non potrei fare la Caccia alle Uova sul terrazzo?

Easter Egg Hunt: l’idillio! A seconda del paese, della fantasia e della tradizione si nascondono delle uova. Anticamente erano sode o semplicemente colorate con barbabietole, zafferano e colori alimentari naturali derivate dalle piante, ma adesso è chiaro che non vi è freno alla fantasia e varietà.

Muniti di cestino con tanto di orecchie di coniglio questi adorabili nanetti si aggirano per le campagne o dove si tiene la Caccia per procacciare il bottino. In America è molto in voga mettere uova di cioccolato, manco a dirlo, ma con tante tante sorprese, mentre nel Nord Europa si rimane un po’ più legati alla tradizione e via di uova sode, decorate e colorate. Che siano semplici e tradizionali e quindi solo per cercare uova o innovative e “complesse” con tanto di Caccia al Tesoro uovosa incorporata, questa tradizione mi piace da tempo immemorabile. Tra l’altro una delle più belle mai viste è stata nella Playboy Mansion.

Ora lo so che sono sempre un po’ sopra le righe e il colpo di Hefner che fa la caccia alle uova non la reggete ma. Ma il magnate dell’erotismo Americano, che francamente a me fa anche parecchia simpatia (in Italia abbiamo Tinto Brass, giusto per dire. Che aborro con tutta me stessa)  con il suo pigiamone che fa tanto burgundy che va di moda perché lo dice Lapo, mi ha incollato alla tv con la serie tv Playboy Mansion in Italia conosciuta come le Ragazze di Playboy.

Kendra, Holly e Bridget, personaggi completamente studiati a tavolino per placare le femministe più esaltate quando hanno spalancato la casa dove le Playmate ancheggiano in bikini (e non solo. Perché aiutano moltissimi animali e associazioni benefiche *immaginatemi mentre vi faccio l’occhiolino) hanno fatto sì che venissi a conoscenza di tantissime tradizioni. Non solo americane. Perché il cosmopolita Hefner non facendo discriminazioni e avendo un universo di tradizioni (è chiaro che nel reality non venisse mostrata la “volgarità” del caso ma la “vita quotidiana” – trascritta su copione) ospitando varietà infinite di donzelle portava alla luce tradizioni interessanti.

La caccia al tesoro da lui organizzata che coinvolgeva associazioni benefiche e tutto un giro meraviglioso di bimbi meno fortunati è stata illuminante. Un po’ come quando hanno mostrato come organizzare il party di Halloween più pazzesco di Hollywood (perché Hefner è un afecionados della festa orrorifica e ha proprio allestito un’ala del castello come una Casa degli orrori al Luna Park).

(quante ne so?)
(sottotitolo:di scemenze?)

(risposta: troppe)

Non so esattamente come io sia finita a parlare del magnate di Playboy dopo aver inveito contro i bimbi fortunati che si procacciano uova mentre noi adulti siamo costretti a guardare (ma tutti i pazzi sono a piede libero? fate qualcosa) ma so.

 

 

Che nascondere quattro uova a casa. Anche senza decori santo cielo. E’ carino. Divertente. Scanzonato. E fa sognare un po’. Io lo faccio. Ecco.

(magari per i bimbi sarebbe divertente nascondere piccole uova di cioccolato e premiarli. Tipo che se le trovano tutte: passano l’aspirapolvere dove hanno fatto briciole. Bello no?)
(eh? non funziona così?)
(ah)

(allora non sono pronta a diventare mamma. Gioca sempre lui. Non passa neanche l’aspirapolvere. Tzè- Chelofaccioafare? Avrà intenzione di rubarmi pure i pupazzetti VERO?)

 

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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