Sembrano un po’ palliducci e poco attraenti ma il gusto è nettamente migliore rispetto a quello che potrebbero destare esteticamente questi dolcetti. La luce non era tanto buona quel giorno e non soltanto in termini atmosferici, intendo. In questi giorni sto tentando di mettere in ordine la cucina, che verrà comunque completata a fine maggio perché ci sono stati degli errori (ometto e stendo velo pietoso). Al momento ho metà isola con tubi del gas e scarichi completamente alla mercé del mio provatissimo campo visivo. Ma le prime padelle le sto spacchettando con la colf.
La casa sembra prendere un po’ più forma anche se si scoprono continuamente magagne e problemi. E’ come essere catapultati in un film spagnolo, diretto da Almodovar, con personaggi talvolta macchiette di se stessi. Colorati, imbarazzanti e con tic nervosi. Discussioni surreali. Un circo di cui faccio parte sotto un tendone colorato che somiglia a un enorme naso rosso da clown. Di notizie positive ce ne sono davvero poche ma confesso che il sorriso di una bimba che grida “capppaaaaaaaaaaaa” (che sta per “scappa”) ha portato una luce. Di quelle giuste. E di quelle non atmosferiche.
Rischiarando un po’ di buio cupo che mi assale da anni.
La Cappella Sistina è stata restaurata in minor tempo mi dico, mentre grido, deliro e mi abbandono al fastidioso lamento giornaliero. Spacchetto e trovo cose rotte. Impacchetto e non trovo cose sane. Mi manca la mia macchina fotografica e i video. Mi manca essere presente su instagram, che ha visto un calo di interrelazione con il mondo tutto, e prendermi cura di chi l’ha fatto giornalmente con me. Mi manca il mio iperuranio e mondo. E’ come se qualcuno fosse arrivato con una gomma da cancellare gigante e verde. E avesse annientato qualsiasi cosa disegnata da me. Oggi però ho ripreso la matita per ricominciare a delineare i colori e mi sono imposta che nel pomeriggio, complice l’ora legale e un nuovo sole, farò una videoricetta. Pure un toast con il prosciutto e formaggio poco importa. Si può ricominciare non per forza “alla grande”.
Un toast è grande comunque.
Non mi sono lasciata convincere dal fatto che il latte lo bevano solo gli stupidi uomini, che pur appartenendo al regno animale continuano a cibarsene anche non da “cuccioli”. Anzi se devo proprio essere onesta non mi sono voluta lasciare convincere, perché alla terza riga l’altra “me” ne era già ferma sostenitrice; intendo quella che va nel panico e che mira a sostenere che forse solo l’acqua e il limone sono necessari per il sostentamento.
Sta di fatto però che il latte non nasconde in sé tutte queste chissà quali proprietà nutritive fondamentali. Senza latte (come anche senza olio, sì) si sopravvive eccome. Il bimbo stesso non deve essere necessariamente bombardato in fase di crescita e le alternative sono talmente tante che si ha solo l’imbarazzo della scelta. Per questo motivo è importante proporre alternative. A partire dal latte di mandorla, che sarà sicuramente un fido alleato in quanto del suo gusto è difficile proprio non innamorarsi, fino ad arrivare a kamut, miglio, riso e la solita storia trita e ritrita della soia. Con questi si possono poi preparare impasti davvero appetitosi alleggerendo e di molto il contenuto calorico e non quello nutritivo. E’ il caso di questi muffin semplicissimi che potranno chiaramente essere arricchiti a prescindere con altre essenze, spezie e sapori.
La Ricetta
Per 6 muffin circa
- 170 grammi di farina
- 70 grammi di mandorle tostate al forno o in padella e poi ridotte in polvere
- 50 grammi di zucchero di canna (se ti piace il gusto più dolce aumenta leggermente)
- 140 grammi di latte di soia o riso
- 45 grammi di olio vegetale (girasole, mais, quello che preferisci)
- 1 cucchiaio abbondante di lievito per dolci
- 1 cucchiaino di cannella in polvere
Dipende da che pirottini adoperi. Quelli di carta ovviamente non hanno bisogno di essere unti con dell’olio (o con della margarina in questo caso specifico, visto che è una preparazione vegana) e neanche quelli di silicone. Qualora però adoperassi delle teglie di alluminio monoporzione per muffin, ungi e infarina prima di versare il composto.
Tosta le mandorle per qualche minuto senza bruciarle in una padella calda o su carta da forno a 180 per dieci minuti circa, poi tritale fino a ridurle in polvere. Setaccia gli ingredienti secchi (farina, lievito e cannella) e dentro un recipiente uniscili allo zucchero e alle mandorle in polvere. Versa l’olio e il latte che precedentemente hai mescolato insieme e ottieni una consistenza piuttosto cremosa. Non c’è bisogno di lavorare molto con lo sbattitore elettrico ma male non fa. Versa il composto senza riempire troppo i pirottini e inforna a 180 già caldo per 20-25 minuti. Controlla sempre con lo stecchino. Quando è asciutto tira fuori e lascia raffreddare.