Ricette Vegetariane e Vegane

Tra Pudding e dispensa

A dir poco strepitoso!

Adoro Lorraine Pascale sin dalla prima volta che con il suo sorriso dolce e accattivante ha bucato lo schermo del mio televisore. Ho scritto di Lorraine diverse volte e fatto alcune delle sue ricette -le barrette su tutte- e nello specifico mi sono soffermata sinora su La mia Cucina Easy ovvero Home Cooking Made easy.

Un metro e ottanta di bellezza e simpatia. Ex top model e ricette che mi piacciono sempre di più. Sarà che ultimamente sta facendo molto “Everyday Healthy recipes”. Avessi più tempo leggerei e spulcerei ogni sua ricetta e foto. Mi accontento però di averla in formato statico sul libro oppure quelle volte che riesco fortunatamente a trovarla nella scatola magica della tv. Non sono molto brava nella preparazione dei pudding e questo non è neanche così tanto semplice da preparare; o meglio lo è ma sembra macchinosa la cottura. Il risultato però ti stupirà e anche chi lo servirai. Sono giorni che organizzo casa. Devo fare un post su come sto organizzando casa prima di Natale: il cassetto magico con tutte le cose che mi occorrono per l’apparecchiatura, tutte le tovaglie pelose che ho comprato e che mi stanno cominciando a far credere di essere diventata seriamente un’eschimese, lo scaffale del tè e tante altro ma soprattutto: gli organizzatori da dispensa. Oh, io con gli organizzatori da dispensa ho cambiato vita, te lo dico.

Allora, prima di parlarti di questi organizzatori devo dirti una cosa: sai che mi stai facendo felice? 

Tombole a parte, perché capisco che è più divertente venire allo scoperto, scambiare quattro chiacchiere ed essere incentivati alla festa e alla cordialità, leggere i commenti, i consigli e quel “iaia sai che l’ho provato?”, “iaia sai che era buonissima la ricetta di…?” mi emoziona e rende più forte. È inutile negarlo. Chi fa quello che fondamentalmente faccio io attende un riscontro. E non lo fa, nel mio caso, perché attende di essere adulata, idolatrata e sommersa di complimenti ma semplicemente perché il termometro per capire se il prodotto piace o meno è importante in quanto incentiva e disincentiva. I numeri, come dico sempre, li vedo e ne sono talmente grata -e scioccata per certi versi- che non trovo le parole; però a volte mi manca sapere la tua opinione. La vostra. Perché su quello si costruisce moltissimo. Per carità lo si fa anche senza perché è importante e fondamentale non perdere di personalità e non seguire il flusso-il momento-la moda ma allo stesso tempo diventa quasi fondamentale capire se la direzione intrapresa può in via generale essere apprezzata o meno. E da lì, senza perdere di personalità, decidere, smussare, incrementare. Nel periodo di Natale è normale avere un po’ più tempo per leggere e rilassarsi, nonostante appaia un ossimoro. Le visite in tutti i social è normalissimo che diminuiscano -se proprio vogliamo basarla sui numeri – in maniera proporzionale alle interazioni che invece aumentano. E posso dirla una cosa? A me piace più la seconda dopo tutto l’anno che assisto alla prima.

Mi piace leggerti, parlare con te, scoprire cosa ti è piaciuto e cosa no. E mi piacciono soprattutto i racconti che ne derivano e le emozioni. Pochi giorni fa grazie a un mio post in molti mi hanno scritto in privato raccontandomi di cose, anche estremamente personali, che mi hanno commosso e fatto crescere. Oltre ad avermi reso grata e felice.

Quindi grazie, ecco. Grazie per tutto questo. Perché anche se tecnicamente è impossibile per la mia vita pubblicare un post -se non più- al giorno e raccontarti un po’ di me, tutto viene ripagato nel ritorno di emozioni. È questo il “guadagno”. Lo scambio. L’interazione.

Dicevamo gli organizzatori da dispensa?

Su Amazon non so come finisco in questi tre scalini di plastica. Mi dico: ah.

Era notte. Non era buia e tempestosa, che ai fini del racconto sarebbe stato pure meglio ma tant’è.

Ero scettica ma poi l’illuminazione: gli espositori da dispensa!!! Perché in fondo sono dei piccoli espositori un po’ come si fa con gli smalti, rossetti e quant’altro. Prezzo modico, qualità ottima e consegna perfetta. In pochissimi giorni erano da me e io infoiata come una pazza ho lanciato tutto in aria insieme a Ombretta e adesso mi ritrovo la dispensa così perfetta, allineata (ancor più di prima intendo) che neanche una psicotica del puntatone “Io e le mie ossessioni” potrebbe farmi concorrenza. HO VINTO! Intesi? HO VINTO!

Adesso so di avere quattro barattoli di curcuma e sei di chiodi di garofano. Perché non si va mai in fondo alla questione se sei di corsa. Ci hai fatto caso? A meno di fare un inventario (Polizia mi senti? Vienimi a prendere! Mi costituisco!). E allora pensi di non avere curcuma e compri la curcuma e poi la metti in fondo e pensi di non averla e ricompri la curcuma. In un loop continuo e maniacale che manco Lynch quando entra in fissa con le teste di coniglio. Adesso grazie agli espositori da dispensa -o organizzatori come li vogliamo chiamare- so che devo smetterla con la curcuma a meno che non mi voglia tingere i capelli di arancione, spararmi il golden milk in endovena fino al 2090 e soprattutto colorarmi le unghie, i tappeti e le lenzuola. Non so ma in questo momento così frenetico dove rischio un vero collasso nervoso questa cosa degli organizzatori da dispensa mi fa sentire una donna pronta a tutto.

E poi il tè. Ho potuto esporre il tè manco fossi un rivenditore indiano strapieno di barattoli con foglie essiccate. Sono la tua spacciatrice di organizzatori da dispensa. Li ho presi tutti. Posso fornirti informazioni riservate e farti sentire una donna pronta a tutto.

Anche a smettere di comprare la curcuma e sempre le stesse cose (e comunque avevo pure sei confezioni di pepe nero. Io non sto bene, dai. Qualcuno mi aiuti. Manco mi piace il pepe).

A proposito di Tombole

In questi giorni organizzerò le diverse tombole che vorrei fare prima di Natale. Ti ricordo che ce ne saranno fino al 6 gennaio. Sono state già decretate le due vincitrici: Rina per la crock pot e Sybil per il bollitore. Mi manca una mail ma spero di aver sbagliato io e che sia lì ad aspettarmi.

 

 

Curiosità

Il servitorta è bellissimo e di legno. L’ho preso su un sito che purtroppo non ricordo (e mi odio per questo)

  • La frusta è di Anthropologie
  • La tazza è di Maisons di Monde
  • L’alzata è H&M Home
  • Le cup sono di Anthropologie

 

 

Lorraine lo fa in salsa di Mars

(notteprego, sottotitolo)

  • 225 grammi di zucchero di canna chiaro
  • 225 grammi di burro morbido
  • 5 uova
  • baccello di vaniglia
  • 150 grammi di farina
  • 12 grammi di lievito in polvere
  • 50 grammi di cacao amaro in polvere
  • 60 grammi di farina di mandorle
  • un pizzico di sale
  • olio vegetale per ungere

Salsa di cioccolato: 25 grammi di burro, 150 grammi di cioccolato fondente e 50 di latte

Per prima cosa devi assicurarti di poter inserire lo stampo dentro una pentola grande e che ci sia lo spazio per il coperchio. Perché questo dolce va cotto dentro uno stampo a bagnomaria all’interno di una pentola. Doverosa premessa a parte si comincia.

Metti in una ciotola capiente lo zucchero e il burro e sbatti bene. Aggiungi due uova, la vaniglia, la metà della farina e il lievito. Sbatti fino a ottenere un composto omogeneo. Unisci le uova e la farina rimaste e poi il cacao. Sbatti bene per amalgamare tutto. Incorpora anche la farina di mandorla.

 

Adesso sciogli gli ingredienti della salsa in un pentolino a fuoco basso mescolando ogni tanto in modo che non bruci. Una volta sciolto il composto versa un quarto sul fondo dello stampo e tieni da parte il resto. Versa adesso a cucchiaiate l’impasto del pudding sulla salsa di cioccolato. Spennella con l’olio un foglio di alluminio e con questo copri lo stampo assicurandoti che il pudding abbia lo spazio per gonfiarsi durante la cottura. Fissa l’alluminio con uno spago sotto il bordo dello stampo a circa 3 cm dall’orlo. Metti l’acqua in una pentola e falla bollire. Adesso versa un po’ di acqua calda sul fondo della pentola dove dovrà cuocere il pudding e inserisci lo stampo. Poi aggiungi altra acqua calda fino a metà altezza dello stampo. Accendi il fuoco bassissimo e cuoci per un’ora e mezza controllando di tanto in tanto il livello dell’acqua. Copri con un coperchio. Finita la cottura lascia riposare con coperchio almeno un’ora.

Scalda la salsa di cioccolato e dopo aver estratto dallo stampo il pudding e averlo rovesciato su un piatto o un’alzata ricoprilo. Buonissimo anche con il gelato o la panna liquida.

 

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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