Ricette Vegetariane e Vegane

I biscotti di Halloween

La ricetta della frolla perfetta? Eccola!

Esiste solo una frolla per me. Quella di Montersino ed è giusto darne la paternità perché questa ricetta gira anonima mentre sciacalli se ne compiacciono come l’avessero inventata loro. Amo Montersino. Ho avuto il grande piacere di poterlo conoscere e devo dire che la mia stima e ammirazione è a dir poco centuplicata. Possiedo ogni suo libro, ho seguito tutti i corsi e sì, ne sono perdutamente affascinata. Una volta provata la sua frolla non tornerai più indietro.

Assolutamente perfetta per fare i biscotti, crostate e tantissimo altro. A differenza delle altre pasta frolla prevede l’uso dello zucchero a velo e non c’è l’uovo intero ma solo i tuorli; Questo fa sì che la frolla diventi ancor più saporita, friabile e al tempo stesso delicata. Si conservano benissimo i biscotti a patto che non prendano umidità.

Perfetta anche la versione vegana con l’olio d’oliva che ho fatto e rifatto nelle mie storie su Instagram.

250 grammi di farina 00 (ma puoi usare anche la 0), 150 grammi di burro, 100 grammi di zucchero a velo, 40 grammi di tuorli che sono generalmente due, un pizzico di sale fino e se vuoi vaniglia.

In una ciotola unisci la farina setacciata e il burro tagliato a cubetti. La ricetta prevede almeno un’ora fuori dal frigo ma dipende chiaramente dalla temperatura che hai intorno. Diciamo un temperatura ambiente ma non pomata. Nè troppo ghiacciato, come generalmente si fa per la frolla. Impasta fino a fare la sabbiatura: ovvero rendere il composto sabbioso e poi solo successivamente aggiungi lo zucchero a velo e il sale, con la vaniglia. Adesso è il momento delle uova. Bisogna lavorare per bene fino a ottenere un composto compatto. Avvolgi in pellicola e mettilo in frigo almeno 30 minuti prima di stenderlo e lavorarlo.

Nel caso dei miei biscotti ho usato delle formine, trovate su amazon, dopo aver impastato e steso su un piano infarinato. A 180 ho cotto per 10 minuti ma i miei biscotti erano davvero piccolini e non troppo spessi. Regolati tu. Devono essere perfettamente dorati. Tirali fuori e lasciali raffreddare nel caso in cui volessi decorarli con glassa o con quello che la fantasia e la voglia ti suggeriscono.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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