Ho preso l'ultimo di Donna Hay e che dire se non che me ne sono innamorata perdutamente? Sempre della Guido Tommasi Editore. Copertina solida e non troppo rigida, ruvida e con base nera più un tripudio di colori senza contare il classico e inconfondibile stile di Donna Hay. Ventotto euro ben spesi e senza pensarci, insomma. Dei libri di Donna Hay ho parlato così tante volte che se segui questa rubrica
Il Chirashi nasce proprio da questa idea "easy" e poco articolata rispetto al sushi (intendo nigiri, roll e quant'altro) tradizionale. In realtà però gli ingredienti non sono propriamente buttati a casaccio ma hanno un loro senso estetico, che inutile ribadirlo è alla base della raffinatissima -visivamente- cucina giapponese.
I Ramen -che in realtà sono un vero e proprio tipo di zuppa composta da "pasta", verdure, brodo e carne o pesce- hanno come base una specie di noodle di uovo che ormai viene chiamata appunto: ramen. I soba sono di grano saraceno mescolati anche al grano e all'acqua ed è per questo che hanno quel tipico colore scuro.
Se mi leggi da un po' sai che non sono un'estremista, che non osservo la dieta vegan come un credo religioso e che non sono affatto convinta che sia una dieta equilibrata. I miei motivi sono tanti ma non si conformano a un codice preciso e stabilito. Li so argomentare chiaramente ma non mi interessa farlo e non in ultimo non amo particolarmente ricevere e fornire dettagli inutili e personali che rimangono semplici curiosità fini a se stesse.
Una serie TV particolarissima, in lingua originale giapponese sottotitolata in italiano. Sono dodici episodi che variano dai quindici minuti ai ventiquattro ma onestamente li avessero fatti da un’ora ne sarei stata ancora più felice. Il protagonista principale è l’attore giapponese Naoto Takenaka che interpreta Takeshi Kasumi e poi c’è Honami Suzuki -che adoro – che interpreta la moglie Shizuko Kasumi. In ultimo non in ordine di importanza Tetsuji Tamayama che interpreta il Samurai.
La Sicilia è luccicante e oscura, nascosta e accecata dal sole, contraddittoria nel suo bianco brillante che riflette nel blu del mare e in quel rosso fuoco che esplode dal terreno nero di una lava accesa e mai spenta. La Sicilia è una, nessuna e centomila ed è anche per questo che suscita eterno interesse. La Sicilia ti fa perdere la testa in ogni senso, sia perché non ne capisci la vergognosa incuria sia perché non puoi non innamorarti della sua folle bellezza. Di quello che ti offre visivamente, gastronomicamente e umanamente.
Questo planner alimentare prevede molte preparazioni etniche. Una su tutte il curry di lenticchie e cavolo nero che trovo di una facilità e una bontà imbarazzante. Il Baba Ganoush e le frittelle di avocado. Un delizioso tabulè alla menta con la feta e i ceci all'orientale con lo yogurt e il cumino che riescono sempre a stupire tutti. Lasciati affascinare da queste preparazioni etniche, gustose, facili e sane.
Su RunLovers
Su RunLovers ho accennato al discorso qui (e trovi idee per un'altra settimana)
Ne avevo parlato diverso tempo fa del fatto che volessi pubblicare...
Chi, impavidamente, mi legge da un po' sa che un decennio fa non ero proprio un'invasata di Jamie Oliver, al contrario della mia amata amica Cey (che manca dal panorama blog. Cosa che non smette di intristirmi a distanza di anni). Ero più una Nigella addicted, se vogliamo. La seguivo quando ancora non c'era questo foodismo (?) sfrenato.
Cucina Cinese senza segreti, ricette cinesi autentiche presentate con tecniche semplici, di Jeremy Pang della School of wok è un libro dal titolo lunghissimo, edito da Il Castello al prezzo di 22 euro. Mi piace e molto e questa è un'affermazione pressoché inutile considerato che quando un volume finisce ne La libreria di Iaia il motivo è fondamentalmente quello.
Gli unici Cookies che troverai qui sono al Cioccolato e Tecnici e non di Profilazione. Utilizzo i cookie per essere sicura che tu possa avere la migliore esperienza sul mio sito. Spero che ti troverai bene qui insieme a me.OkPrivacy policy