Io non volevo andare in nessun posto alle 12.12 del 12.12 proprio ad essere sincera. Da due anni ormai questo giorno è riuscito a diventare l'emblema della mia improvvisa tristezza e nonostante io sia sempre quell'inguaribile ottimista che per le feste, le prime senza papà, invece di chiudersi al buio comincia a fare tre alberi
Ho pensato al Danubio al pistacchio perché sa di dolce e salato. Di pistacchio di Bronte, che capiremo solo noi. Di Sicilia. E di un viaggio a Napoli che ci avrebbe poi portate a Budapest. In quell'Ungheria che poco mi ha dato in termini di emozioni forse perché troppo viziata. Siamo salite su un battello io e Cetti. Una volta sul Danubio guardando cattedrali. Una volta in Germania guardando il passato e il futuro dopo aver lasciato un treno di ricordi d'epoca. Io e Ce per certi versi abbiamo davvero girato tutto il Mondo dell'Amicizia. Nessun luogo ci è sconosciuto e non attraversato. Abbiamo fatto tutti gli sbagli possibili e immaginabili che le amiche fanno. Tutti quelli che riuscite a immaginare, non ce ne è uno che ci sia sfuggito.
Della Torta Moykeil, dei datteri, della via di Damasco, della Faccia di Gioconda e tutta la semplice magia che ci può stare dietro un'amicizia ho ticchettato qui. Una torta con pistacchi, mandorle, datteri e acqua di rose, che confesso essere ormai uno degli ingredienti più usati ultimamente. Ho abbandonato la vaniglia e l'onnipresente cannella (che metto pure nel caffè) per dar spazio a questa essenza che racconta la delicatezza, troppe volte surclassata da altro, del Mondo Arabo tutto. Questa torta non è affatto un dolce tipico siriano ma un'elaborazione che voglio dedicare e righe più sotto scoprirete il perché (fermo restando la dedica esplicita a Mohamed). Un mix tra Occidente e Oriente. Una via di mezzo. Una sorta di equilibrio. Senza farina raffinata bianca, con cioccolato e note tipiche del Medio Oriente. Un mix esplosivo per il palato. Non farò assolutamente finta di sapere qualcosa della cucina Siriana.
I dolci arabi tutti e in particolar modo i dolci del Marocco sono apprezzati ormai in tutte le parti del mondo. Diffusissimo il kaab el ghzal, ovvero le corna di gazzelle, che è un pasticcino ripieno di mandorle e ricoperto di zucchero, che ricorda per forma ed essenza le Cassatelle di Agira.
Questi biscotti mi ricordano i fiocchi di neve. Sono soffici, delicati e profumano di buono, sorrisi e tavole apparecchiate con intorno gli amori più cari. La tradizione greca per Natale sforna anche degli ottimi biscotti al pistacchio e al miele. Quelli al miele si chiamano Melomakarona, e per quanto mi riguarda sono già in forno. Hanno un gusto di noce e arancia e una leggera innaffiata di brandy. Si sente il chiodo di garofano ma il sapore è pastoso, dolce e per nulla pungente. C'è un pane biscottato con l'uva passa e pure dei deliziosi Biscotti ripieni alle Mele (Milopitakia). Girovagando poi per le strade della Grecia mi sono imbattuta nelle Tartellette dolci al formaggio di Sifnos. Ne parla anche Vefa e ho sorriso al fatto che ricordassero moltissimo anche le Pastel de Belém che abbiamo mangiato ieri in Portogallo. Solo più rustiche, veraci e forti di sapore. Una versione dolce salata insomma. Nella lunghissima lista di dolci Greci, e natalizi, ci sono anche dei biscotti al sapore di marzapane che ricordano tantissimo le cassatelle di Agira
L'azulejo, dall'arabo الزليج az-zulaiŷ "pietra lucidata", è il tipico ornamento dell'architettura portoghese e spagnola. Piastrelle di ceramica smaltata non molto spessa e decorata di rara bellezza. Generalmente hanno una forma quadrata che misura 12 cm per lato ma è pur vero che ci sono infinite differenti decorazioni.
Senza girarci tanto intorno. Troppo tempo che lo dico e mai lo faccio, ergo: agisco. Nasce la Rubrica "Mangiar S(tr)ano?" in stretta correlazione con...
Zucca, Arancia, Scorza di limone non trattato, Semi di Girasole, Sesamo, Mandorle, Sale, Olio facoltativo
Cuoci la zucca nel forno su carta da forno senza...
La cucina del Monaco Buddhista - 99 Ricette Zen per nutrire il corpo e l'anima, è un libro che va assolutamente comprato per chi: si ama o sta attuando un percorso affinché questo accada, è libero da ogni stupida convinzione che il tofu e il seitan "sono robbbe da vegetariani o gente stramba"e non in ultimo, ma ce ne sarebbero molti altri di motivi sui quali a breve ticchetterò, crede fortemente nel fatto che siamo davvero quello che mangiamo e che non è affatto un noioso luogo comune. Ho avuto modo molte volte già di esprimermi a riguardo ma non vi è mai una volta in cui non continui a non stupirmi: sono davvero quello che mangio. Complicata, Rigorosa, Fantasiosa e Creativa ma trattenuta per via del mio disturbo alimentare e forma di masochismo (work in progress perenne ma non per questo sento odore di sconfitta), unica
L'idea dell'ultimo momento per la notte di Halloween? La Spider Pizza. Puoi pure ordinarla e poi completarla per sorprendere con poco ma con gusto. Una ragnatela di olive nere e un ragnetto di carne ma puoi farlo con il formaggio o con quello che la fantasia ti suggerisce.
Una ciambella da fare con i bicchieri, come unità di misura. Un po' di colorante verde, del cioccolato e Frankenstein è servito. Un laboratorio di bontà e colpi di scena assicurati.
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