Non ho visto il film di Miyazaki che concorre agli Oscar come migliore animazione. Parrebbe essere l'ultimo della carriera del Maestro; questo oltre a gettarmi nell'oblio...
Ho scoperto Dowton Abbey da poco tempo e ancor in meno me ne sono affezionata. Serie televisiva Anglo-Americana, nell'ambientazione che preferisco in assoluto e...
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Ricette per chi ha poco tempo ma ama la buona cucina, dice Jamie. E nessuno osi dargli torto perché a ben guardare così è davvero. Questo libro credo si rifaccia (o forse è il contrario, proprio non so) alla fortunatissima serie sul Gambero Rosso dall'omonimo titolo: Jamie Oliver in 30 minuti. In effetti lì sullo schermo il nostro cuginetto londinese in 30 minuti contati si destreggia nella preparazione di tre piatti. Taglia di qua, affetta di lì, monta la panna mentre taglia i peperoni (non c' è un gatto ma l'avrebbe accarezzato eh) e fa saltare pezzi di pancetta croccante. A dimostrazione del fatto che se si ha già qualche base intelligente in frigo e i giusti ingredienti in pochissimo tempo si può ottenere qualcosa di formidabile non solo per se stessi ma anche per amici venuti all'improvviso a cena (che meriterebbero comunque un badile di ferro sulle gengive). Il libro però è un'altra cosa, a mio modestissimo e inutile avviso. Perché visivamente è interessante notare come non sia difficile fare un arrosto, un'insalata intrigante con la barbabietola e il dressing di yogurt senza rinunciare a dei brownies. Si imparano "i segreti" che seppur ovvi a volte sfuggono: del tipo preparare il dolce sempre per prima cosa e mai il contrario.
Il Tortino in questione, assolutamente gluten free e quindi adattissimo per chi è intollerante al glutine, è di una morbidezza e sofficità senza precedenti; o perlomeno tra i miei precedenti. Le farine senza glutine se mixate riescono a dare dei risultati ancor più sorprendenti e questa versione al cocco che sa di estate e fresco è davvero (ma davvero eh) da provare oltre che di facilissima elaborazione
Sfido chiunque a non mangiarne sei chili a testa giusto per cominciare. Perché sì, si potrebbe continuare eccome. Il problema di questa ricetta è che preparandola nelle dosi minime si potrebbero scatenare faide familiari, ergo raddoppiare la dose è cosa buona e giusta.
Curriculum Disastrorum
Potrai interpretarla, distrattamente, come la triste teca di vetro dove esporre statuine, premi, riconoscimenti e targhe da spolverare. Non è però solo la fiera...
Ho trovato in archivio questo articolo. Risale a luglio, ovvero dopo il rientro da Torino. Premettendo che sono giorni infernali perchè ricchi di impegni...