E per la festa dei lavoratori? Primo Maggio? Concerti? Rock and Roll? Alcool a pioggia? Cibo grondante di burro e hamburger buttati su di una spiaggia?
Ma finiamola, per cortesia che  ho un’età . Un po’ di musica classica, qualche disegnino e sistemare i cucchiaini in ordine di grandezza sarà più che sufficiente, suvvia. Largo ai giovani. Divertitevi e non fate troppo chiasso che detesto prendere l’ibuprofene se non strettamente necessario. Soffro di emicrania ultimamente e sono intollerante ad ogni sillaba.
Vorrei azionare la motosega e decapitare chi osa dirmi “Senti…è tutto regolare, vero?” (nel gergo giuovanile verrebbe “è tutto rego raga?, vero? così, giusto per una ripassata).
Insomma io uff. Sto qui a delirare di gergo giuovanile ma è di Muffin Provolosi che devo parlare.
Che i muffin salati siano una mia perversione non è un segreto anche se in effetti potrebbe pure esserlo perché un “machecefrega” gigante è comparso sopra la vostra testa e confesso pure sopra la mia ma nella versione diversa visto il cambio di pronome e quindi “machemefrega”.
Sto forse divagando? Ma.
Così per essere precisi. Insomma la versione ai piselli (che se guardo le foto vorrei prendermi solo a ceffoni per quanto sono brutte) e la ricetta la trovi cliccando qui, i Muffin ai fiori di zucca (la ricetta la trovi qui),  i Muffin Max romanissimi con le fave e pecorino dedicati all’amato Max (la ricetta la trovi qui) che sono gli stessi a dirla tutta poi che sono finiti sulla rivista Spray Magazine con il mio brutto facciotto. E poi ah sì i muffin salati con i semi di papavero (la ricetta la trovi qui) e ne ricordo altri due tipi con la provola ma come sempre ho difficoltà a cercare nell’archivio perché non dando titoli adeguati e normali tipo “Muffin alla provola” invece che “Nano da giardino perito tra l’aiuola e il dondolo” a volte e dico A VOLTE non riesco bene ad orientarmi. Soprattutto quando corro come una matta di fretta come oggi (nessuno dica “e quando mai?” uff. Mi avete già detto “machecefrega” e un po’ di contegno oggi, santapizzetta!).
Questi adorabili e soffici e gustosi e tuttequellecosechesappiamogià Muffin salati alla provola ed erbette e rosmarino equellocheaveteincasa sono dei banalissimi composti che si preparano in tre secondi. Non mi stancherò mai di ripetere (dovrei in effetti smetterla) che i muffin riescono a salvarti la serata. Che sia anche giornata
Hanno quell’aspetto soffice e tenero che ti viene voglia di abbracciarli. Sono facilissimi da preparare e non ci si deve preoccupare di chissà quale preparazione complicata, ma inoltre da non sottovalutare: si possono congelare e saranno sempre buoni (sul sempre ho qualche dubbio ma lo metto tra parentesi perché sono sicura che non mi legge nessuno. E’ già difficile farlo senza le parentesi figuriamoci con).
Impacchettarli con la carta forno e legarli con la corda poi è il massimo della semplicità ma anche dell’effetto scenico. C’è qualcosa di mistico in questi panettoncini. C’è poco da fare (ah vero i panettoncini con i fichi secchi! li vogliamo dimenticare? Quelli erano davvero pazzeschi e la ricetta la trovi cliccando qui). Possono essere anche segnaposto con cartellino e nominativo. Centrotavola. Sììììììì! Un bel centrotavola di Muffin. Ma che ce ne facciamo dei fiori quando abbiamo i muffin? O addirittura dei fiorimuffin. Santocielo che idea meravigliosa è? E soprattutto perché non la smetto di scrivere così  e mi calmo, penso e ragiono?
Per dire insomma che quando la domanda che ti attanaglia è “ma che cosa cucino?” ricorda sempre che la risposta è solo una:
MUFFIN.
Non avere mai dubbi riguardo la risposta. E’ un muffin quello che ti salverà l’esistenza. E’ un muffin quello che non ti tradisce. Che puoi imbottire, surgelare, mangiare con un altro muffin, con la provola, con le salse, con la carne, con il pesce, con il cioccolato, con un ornitorinco, con un pezzo di muratore che hai ucciso perché continuava a cantare Gigi D’Alessio ma soprattutto con Gigi D’Alessio stesso.
Tutto. Con un muffin puoi fare tutto. Anche debellarmi. Basterò agitarmelo davanti agli occhi al grido di “vaderetromuffin!”.
Il potere del muffin è sconfinato e smisurato. E’ importante averne coscienza.
E tu? Hai coscienza della grandezza del muffin?
E se no: stai ancora qui invece di andarti a vergognare e fustigarti nell’angolino buio?
Vergognati! Redimiti
Ingredienti per sei persone (sei muffin di media-grande grandezza): 250 grammi di farina, 1 bustina di lievito per dolci (non vanigliato), 80 grammi di provola affumicata che si può sostituire con fontina o formaggio che si preferisce, 1 mazzetto di rosmarino freschissimo, 1 uovo grande biologico, 330 grammi di yogurt bianco naturale non zuccherato, 4 cucchiai di olio extra vergine d’oliva sostituibili nel caso con 4 cucchiai di burro fuso, sale.
Trita per bene il rosmarino fresco. Dentro un recipiente metti farina e lievito (setacciati insieme) e tutti gli ingredienti. Mescola per bene e ottieni un impasto molto compatto seppur liscio. La provola tagliala a pezzetti davvero piccoli in modo che il gusto rimanga uniforme. Fodera per bene gli stampini che hai deciso di adoperare e se non sono in silicone ricordati di oliarli o imburrarli leggermente in modo che i muffin non si attacchino alle pareti. Metti in forno già caldo a 180 per 20-25 minuti. Per essere sicuri che iano pronti adoperare uno stecchino di legno e infilzarlo dentro un muffin. Se esce asciutto tirare fuori e lasciare raffreddare.
Ieri ho provato i Cupcake Vegani dell’unico uomo, oltre Jack Nicholson e Tim Curry, che  riuscito a rapirmi il cuore. Il perché non includa il Nippotorinese pare superfluo. Esso non mi ha ancora conquistato definitivamente.
Ah mi sono persa il soggetto. Dicevo. Ieri ho provato i Cupcake Vegani di Alessandro Borghese (regia, una pioggia di cuori grazie) e devo dire che il mio idolo *segue inchino* non sbaglia un colpo. Oggi devo assolutamente cimentarmi in tre o quattro variazioni con la speranza di riuscire nella titanica impresa di non far scoppiare nulla e condividere poi le dosi segretissssssssime.
Ieri infine è partito ufficialmente il Progetto Instafood mio e di Cri. C’è ancora molto da fare ma pian piano stiamo sistemando le nostre cosucce.
Chi avesse piacere di prendere un drink di Benvenuto non ha che da cliccare qui.
Che sia una giornata di riposo. Allego abbracci e bacini.