Ricette Vegetariane e Vegane

Un gelato mostruoso

Un gelato al pistacchio incredibilmente buono

Il gelato mostruoso è perfetto per creare dei piccoli mostri, no? Questo poi è anche gustoso, facile da preparare e vegan. Bastano pochissimi ingredienti, ma buoni, per ottenere un gelato incredibilmente cremoso. Chi l’ha detto che debba esserci per forza la panna e le uova? Si possono ottenere dei buonissimi gelati anche senza alcuni degli ingredienti che vengono reputati imprescindibili.

La Ricetta

160 grammi di Pistacchi di Bronte naturali non salati, 250 ml di latte di mandorle e 250 di panna vegetale, 100 grammi di succo d’agave perché sai che mi piace ma pure sciroppo di riso, di dattero, dietor liquido, miele, quello che vuoi. La vaniglia ed è fatta.

Io faccio sobollire panna vegetale e latte di mandorla con la vaniglia. Poi faccio sciogliere dentro il succo d’agave. Faccio freddare e frullo con i pistacchi. Metto nella gelatiera per un’ora ed è fatta. Ma se non hai la gelatiera che problema c’è? Metti dentro i sacchetti richiudibili e riutilizzabili (quelli classici tipo Ikea) il liquido e mettilo in freezer. Se non hai i sacchetti usa un contenitore da freezer o direttamente negli aggeggiai dove metti l’acqua per il ghiaccio. Una volta che è diventato ghiacciato (ma non troppo) tira fuori dal freezer e frulla. Ma frulla a piccoli pezzi prima che le Lami si spacchino e saltino in aria (lo dico con cognizione di causa, sì). Il gelato è servito!
Se non lo vuoi fare vegan puoi usare latte e panna senza problemi. E se ci vuoi mettere pure lo zucchero -perché lo capisco non è neanche giusto demonizzarlo- fallo senza problemi. Mettine 100 grammi, assaggia e decidi tu. Come sempre “a sentimento” non sbagli mai. In questo caso per ottenere un verde ancor più vivido, in occasione di Halloween, ho aggiunto una goccia (ma davvero una goccia piccolissima) di colorante verde.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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