Ricette Vegetariane e Vegane

Insalata Mango e Caprino (e non posso non pensare al cantante con una capra al guinzaglio, santo cielo)

La tediosa prima comunicazione di servizio è che la Chocolate Cake Microwave Oven è online e disponibile nella versione inglese del Gikitchen. Deliro anche lì sui nani da giardino. A breve L’FBI mi arresterà. E’ chiaro. Per gustarsi il mio orrendo inglese basta cliccare qui>>>

Che siccome  poi non avevo nulla da fare e allora mi sono detta “ma quasi quasi sistemo pure le foto dell’App Gikitchen a una risoluzione maggiore considerando che a breve si avrà il Retina Display. Oh. Perché a me tediava parecchio dover spiegare il perché nell’ipad non si visualizzassero bene le mie foto a differenza che su iphone. Sto creando giusto una versione a risoluzione altissima nell’attesa di avere il gioiellino dell’Ipad 3 tra le mani e proseguire così in quella direzione. La rubrica “Fantasie di Pasqua” è disponibile da ieri anche sull’App Gikitchen così quando si ha davvero voglia di farsi del male la si potrà comodamente sfogliare pure lì.

Bisogna dire che io senza il supporto di Emanuele Ferrari non sarei qui (prendetevela con lui insomma). Quell’uomo è un santo. Si metta a verbale e si prosegua velocemente con la ricetta di oggi perché oggi pitturo uova come non ci fosse un domani.

E in effetti un domani non ci sarà perché morirò per inalazioni di vernice spray ma impavida DEVO proseguire per il bene dell’umanità e della rubrica Fantasie di Pasqua. 

Fortuna che il Nippotorinese mi ha donato ieri, con mia immensa sorpresa, un  ciondolo a forma di nano da giardino che dona forza e coraggio. Neuroni, mai eh?!

Il caprino è ad alta digeribilità e perfetto nelle diete ipocaloriche. Ah sì? Mangiatelo tu. E’ stato un po’ quello che ho detto, in maniera leggermente più signorile, al dietologo anni e anni or sono mentre mi erudiva sulle meraviglie della dieta proteica dove bisognava sfondarsi di pesce e carne. Bella storia, pensavo dimostrando di saper usare una terminologia giovane e all’avanguardia.

I formaggi li ho sempre amati quanto un calcio sugli stinchi proprio come la carne e il pesce. Santapizzetta ma è così difficile da capire, mi chiedevo, che mi piace mangiare solo pane e nutella, patatine e pop corn? Lo so che sarebbe stato meglio diventare 140 chili mangiando amatriciana e facendo scarpetta di succosissime salse intrise di olio e cipolletta ma ognuno si organizza come può. Quando dicevo che non mi piaceva il formaggio (adesso non sconvolgo più nessuno perché sono “la matta che mangia solo frutta”) mi guardavano con sospetto e alcuni tiravano fuori pure crocifissi al grido di “vade retro satana”. Perché quando qualcuno osava cospargere qualsivoglia alimento con il parmigiano grattugiato io gridavo un sonoro no che manco Pavarotti nell’acuto più impressionante della sua carriera.

Per questo motivo quando il dietologo mi ha detto “puoi mangiare quanto caprino vuoi”; che poi gli dici “anche ottocento grammi? “ e ti dice “ma no! massimo centocinquanta” e ti vien voglia di prenderlo a pizze in faccia. Ma non puoi neanche dire pizze perché entri in depressione bramando capricciose.

Insomma per dire che io aborro il caprino, tutti i formaggi ed è pure una roba genetica perché la mia nonnina Grazia quando ancora era in vita preferiva scalare il Maciupiciu (che continuo a ribadire: SI SCRIVE COSI’) piuttosto che toccare un formaggio. Ancora adesso uso guanti di silicone manco stessi operando una vivisezione. L’odore del caprino mi turba tanto quanto i profumi di Roberto Cavalli, che diciamolo sarebbe meglio ritirare dal mercato, ma se c’è un modo carino che mi rende meno faticoso propinare il caprino è proprio questa versione. 

Caprino e Mango, ebbene sì. Le mie ignare vittime sono andate in visibilio per questa accoppiata. Non ricordo dove quando come e perché ma una volta in un libruncolo mentre sfogliavo mi è apparso questo sushi di mango con all’interno il caprino. In pratica il mango era tagliato come fosse un carpaccio. Sottilissimo e forse addirittura con l’affettatrice e poi bello imbottito con una cremina di caprino semplicemente lavorata in una terrina con sale e pepe. Tagliato a mo’ di roll e via. Ho fatto anche questa versione e dovrei pure avere da qualche parte una diapositiva ma vecchia-stanca-rimbambita-e in ritardo non riesco a reperirla.

E’ proprio sfiziosetta come ricetta ipocalorica, gustosa e anche fresca. Un’alternativa al triste caprino sbattuto sopra il piatto bianco su bianco. Certo sarebbe meglio un bel pezzotto di provola affumicata sulla piastra con otto tonnellate di salsiccia ad accompagnarlo ma si può pure sognare con questo piattino esotico e light o al massimo ci si può convincere di sognare e amen. In pratica si sbriciola un po’ il caprino e lo si serve con il mango. Giro di olio extra vergine di oliva e sale grosso e pepe nero macinato sul momento. Per impreziosire di sapore il mango si può pure pensare di lasciarlo marinare un po’ nel lime e poi eliminare completamente il succo. Con il caprino ormai faccio palline adorabili cosparse di pezzi di nocciole e noci, che tanto ama la mia mamma, e una vastità di insalatine simili a questa che tanto conquistano. Mamma ad esempio avendo problemi con il colesterolo dovrebbe proprio dimenticare la sua liason con i formaggi ma è pur vero che magari qualcuno fresco una volta a settimana (MAMMA NON DI PIU’ SANTOCIELO!) può anche concederselo .
E giusto perché domani termina questo intervallo ipocalorico prima della grande abbuffata Pasquale che si riverserà qui da Lunedì prossimo direi giusto di fare un riassuntino di qualche ricettina. Sia oggi che domani, sperando di poter essere magari di ispirazione per varie ed eventuali vostre elaborazioni:

Insalata di Iceberg e mela con fagiolini e gamberoni e pioggia di sesamo nero (clicca qui per la ricetta. Anche se c’è poco da dire in effetti)

Insalatona di gamberoni con peperone, sedano e pachino (clicca qui)

Le tagliatelle di zucchine con gamberoni (clicca qui)

Tartare di Pesce Spada, Mango e Trito di menta con olive nere (clicca qui)

Tartare di scampi e mango (clicca qui)

Patate alla Soia (clicca qui)

Insalata di mango e zenzero (clicca qui)

Insalata di mela e maiale (clicca qui)

Nell’indice comunque alla voce “Light” ci sono davvero tanti spunti e idee che spero possano essere utili. Umamma ma quante ne ho fatte? *occhi sbarrati da lemure incredulo*

Che sia un week end strepitosamente rilassante e che una tempesta di cuori vi travolga. E abbraccio forte da rottura costola, of course.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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