E oggi ricetta, Tombola e Libreria di Iaia tre in uno (che le foto le ho fatte ad Agosto mi sa!) E presto anche la Videoricetta (qualcuno mi fermi). Partiamo subito con la ricetta (sìsìsì facciamo tutto senza senso):
Panna Cotta al Cioccolato di Donna Hay
2 cucchiai di acqua, 2 cucchiai di gelatina in polvere (3-4 fogli di gelatina in fogli. A me piace con tre ma per chi la amasse più densa per 500 ml di panna vanno più che bene 4), 50 gr di zucchero a velo setacciato, 100 gri di cioccolato fondente (almeno al 60%) tagliato a pezzi, 500 ml di panna liquida.
Metti l’acqua in una ciotolina con i fogli di gelatina (in questo caso l’acqua dev’essere ghiacciata) o polvere di gelatina (in questo caso non importa che sia ghiacciata). Fai riposare 5 minuti. Metti la panna in un pentolino con dentro il cioccolato a pezzi che dovrà fondere. Unisci la gelatina dopo averla strizzata e cuoci finché tutto è ben amalgamato e il cioccolato è sciolto. Filtra il composto e versa negli stampi/bicchieri/qualsiasi cosa tu abbia scelto e fai riposare in frigo finchè si raffredda per 4-5-6 ore. Togli cinque minuti prima di servire con frutti di bosco, panna, qualsiasi cosa la fantasia ti suggerisca perché è una base davvero interessante che ben si presta a molte elaborazioni.
Io ho adoperato questo set di plastica con piattini e cucchiaini adorabili scovati neanche io ricordo dove lo scorso anno e dimenticati in uno dei tantissimi cassetti ormai stracolmi di ogni inezia. Insieme al blateramento della Rubrichetta Iaiosa su questo volumetto carinocarinocarino, ora parte la tombola e termina alla mezzanotte di Domenica 27 Gennaio.
(Appena riesco a mettermi in contatto con BestiaBionda e Max, perché io sono al momento su Marte, provvederò all’ufficializzazione del vincitore/vincitrice della precedente. Che francamente non ricordo neanche qual è. Yoshoku dovrebbe essere ma sono rimbambita, si sa).
Di Donna Hay qui c’è moltissimo. A partire dalla Mud Cake sino ad arrivare ai Financiers senza dimenticare la glassa e la ganache. Nella torta rovesciata all’arancia se ben ricordo (e quindi non sarà vero) parlavo pure del libro Stagioni di Donna Hay che mi ha regalato Cey (e pure qui mi sa proprio). Pazzesco come io non abbia ancora inserito neanche un volume di Donna Hay nella Rubrica della Libreria di Iaia perché oltre a possederli praticamente tutti (quelli usciti in italiano per lo meno) mi piacciono e li adopero più che parecchio. Me ne sono resa conto soltanto adesso (che ero scema no. Lo so da tempo).
E quindi sarà mia premura recuperare, anche perché Stagioni, regalo preziosissimo della mia Cey, è stato compagno di viaggi culinari infiniti e mi ha insegnato tantotantotantissimo. Cioccolato di Donna Hay è il volumetto più piccolo che possiedo. Generalmente occorre un carro attrezzi e bicipiti ben allenati per trasportare i librotti dell’adorabile Donna.
I Sempliciessenziali, così si chiama la collana a quanto pare, edito da Guido Tommasi regalano pura goduria in meno di 100 pagine. Sempre di Donna Hay pare che ci siano insalate e verdure (non ce l’ho!) , pasta riso e noodles (non ce l’ho), pollo (non ce l’hooooooooooooooooooo *corre su Amazon e compra tutto). Per gli amanti del cioccolato questo piccolo librotto sarà una Bibbia un po’ come quello della Andrieu. Biscotti al cioccolato e mandorle, blondie, brownies, butter cake, glassa al caffè, torta al cioccolato a strati, cialde al miele e pepite di cioccolato, creme brulée, panforte al cioccolato bianco, sfogliatine con spuma, torta al cioccolato bianco glassata, devil’s food cake, eclairs al doppio cioccolato, friands al cioccolato, mattonella al cioccolato, pudding al cioccolato e malto, pudding fondenti al cioccolato e santocielo.
Molto moltissimo altro ancora.
Con lo stile Hay molto scopiazzato ovunque, diciamolo. Le foto sono sempre “alla Donna Hay”. E’ come riconoscere un quadro. Una firma. Se Oliver ha un food stylist ben preciso anche SantaDonnaHay lo ha. La sua firma sta proprio in queste foto dove la sfocatura è forte e l’azzurro con il bianco predominano. Minimaliste, lineari e con un fuoco pazzesco davanti mentre tutto dietro svanisce e lascia intuire un clone esattamente uguale senza imperfezione. Studiate nei minimi dettagli senza margine di errore. Non vi è una cosa che non va. Pure la polvere di cacao è perfettamente adornata al piatto. Nulla è casuale. Diciamo che la food stylist di Donna Hay è una psicotica precisa che io al confronto sono una disordinata pazza (pazza sicuro).Impazzisco per le ricette. Sono semplici senza frizzi e lazzi. Di quelle che ami quando sei lì tra i fornelli. Non è come ritrovarti me. Perché immagino sempre delle persone coraggiose che dopo aver deciso di leggere la mia ricetta si fanno il segno della croce, due rosari e guardando in alto urlano “ti prego fa che sia tutto comprensibile!” e durante la preparazione si ritrovano a invocare il mio nome con appellativi non troppo lusinghieri (come darvi torto?) perché magari ho dimenticato un ingrediente. Ho sbagliato la grammatura e.
E ma mica sono Donna Hay! *disse piangendo e correndo via.
Per dire insomma che con Donna Hay non si rischia nulla. Elenca come un generale cattivissimo gli ingredienti e le informazioni su come agire sono precise, lineari e sorprendentemente sintetiche. Doti che non avrò mai e per questo apprezzo come fossero taniche di seltz al limone nel deserto. E prova a immaginare un chiosco con del seltz al limone in un deserto *bava alla bocca.
Ne ho provate tantissime e il risultato è stato sempre sorprendente. Gli ingredienti sono facili da reperire e non ci sono farine particolari, ingredienti sconosciuti o chissà quale roba. E’ una sorta di raggruppamento dolcettocioccolatoso che una volta nella vita bisogna provare. Mancano davvero poche ricette per l’idillio. Si passa dalle creme alle rivisitazioni in chiave cioccolatosa, ai biscotti sino ad arrivare a basi che occorrono per altro e intrugli squisitamente golosi della tradizione inglese e americana. Si tocca la Francia, l’Italia e pure il centro Europa. Si mischiano e amalgamano storie ricoperte dall’oro nero che si sa può anche non piacere visceralmente come accade nella stragrande maggioranza ma.
Ma conquista sempre a prescindere. Il cioccolato si sa è sempre il jolly per andare sul sicuro. Ho notato tra l’altro che qualsiasi cosa io proponga non verrà mai letta-commentata-mipiacepolliceinalto come nelle preparazioni col cioccolato. Raramente accade che qualcuno dica “impazziscosonoinufficiomihaifattovenireunavoglia” con un piatto per quanto golosa possa essere ma. Ma basta mettere cioccolato e i feromoni ballano come giontravolta in steinalaiv (che io so come si scrive correttamente).
Un volume assolutamente da possedere e che ha un prezzo tra l’altro bassissimo. Quindici euro (e io se ci fossero state più foto – perché non tutte le ricette considerata la piccola dimensione del volume le hanno – io avrei dato il doppio tranquillamente) ma su Amazon come sempre si trova a molto meno. Pollice in alto, fuochi d’artificio e pure applausi a scena aperta.
Se vuoi ricevere direttamente questo volumetto a casa tua, lascia quanti più commenti vuoi sotto questo post fino a Domenica 27 Gennaio allo scoccare della mezzanotte. Tramite sorteggio random.org ci sarà un’estrazione e io lo acquisterò con MOLTO piacere per te su Amazon.
E grazie sempre per la partecipazione.
(La Prossima Tombolata? Dico solo un nome: Nigella)