E’ proprio arrivato il momento dove il Melograno regala il suo scrigno di perle rosse. Questa pianta originaria dell’Iran è presente in moltissime ricette che risalgono a una vera e propria reale antichità .  Con la melagrana (il frutto, che si fa sempre una discreta confusione. Io per prima, ahimè) nel periodo Natalizio ci si può fare davvero di tutto. Identificativo, questo frutto, proprio di questi mesi diventa protagonista di ricette dolci e salate. A partire dalle insalate (qui ce ne sono diverse) sino ad arrivare a corredo di carni. Piccoli rubini preziosi che sono poi le parti traslucide preziose che circondano il seme (si può inghiottire tranquillamente. Anche se detto da una che dieci anni fa inghiottiva il nocciolo dell’oliva sembra un consiglio pericoloso) danno un succo strepitosamente buono. Io spremo melagrane come arance e chi è avvezzo all’alcool, al contrario di me, potrà certamente apprezzare la scorza nella composizione di aperitivi. Pare che sia perfetta con il Vermouth.
Dal succo di melagrana si ottiene uno sciroppo più conosciuto come granatina (colpo di scena!). Anche se quelli attuali e industriali sono principalmente composti da succo di altri frutti e aromi.
Il succo della melagrana è a dir poco salutare e contiene benefici inenarrabili. E’ quindi buona norma iniettarselo in vena se possibile. Quando si ha tempo.
Contiene addirittura potassio e polifenoli antiossidanti. E come non buttarcisi a capofitto? Un frutto mitologico, buono, nutriente e artistico (perché compare in molti quadri del Quattrocento) che da sempre sviluppa in me una perversione artistica non indifferente. Piccoli globi preziosi di un rosso (quello che preferisco) brillante riesce a mostrare e al tempo stesso nascondere e proteggere il chicco della vita. La melagrana mi fa un po’ l’effetto dell’uovo. Anzi direi che è la versione dell’uovo nel contesto “frutta”. Pur avendo apprezzato varietà di frutta di ogni genere (ultimamente l’Annona. Devo assolutamente parlarne) la melagrana, come anche la carambola che diventa stella, a Natale mi fa sognare sempre un bel po’ diventando musa incontrastata di molte preparazioni. Ne ho in mente giusto un po’. La prima. La più semplice e delicata se vogliamo è quella di una cheesecake che come base però ha anche della mandorle (di Avola) spezzettate.
Altre prelibatezze con la Melagrana?
Gli ingredienti (per 12 porzioni circa, una classica forma da cheesecake insomma. Occorre la teglia a cerniera di 20-22 cm massimo): 200 grammi di biscotti di speziati (io ho adoperato dei biscotti che ho fatto diversi giorni fa. Ma nel caso non li aveste o non aveste tempo quelli secchi andranno bene), 120 grammi di burro (dipende sempre però dalla tipologia di biscotti che si adoperano perché potrebbero richiederne un po’ di più o meno), 120 grammi di mandorle spellate e spezzate, 450 grammi di formaggio cremoso, 200 grammi di panna fresca da montare, 130 grammi di zucchero a velo, 10 grammi di gelatina in fogli (agar agar per i vegetariani eh. Che non mangiano la gelatina in fogli), 1 cucchiaino di zenzero in polvere bello abbondante (se piace).
In un sacchetto (ma puoi anche frullarli) rendi polvere i biscotti. Aggiungi poi le mandorle spellate e spezzate (potresti frullare insieme ma se si sente la mandorla è meglio no?). Sciogli il burro nel microonde o in un pentolino stando ben attendo a non cuocerlo e versalo su biscotti e mandorle.  Stendi il composto che hai ottenuto sulla base della teglia a cerniera che hai preventivamente imburrato (abbondantemente). Pressa bene tutto il composto aiutandoti con il leccapentola (o spatolinacomelachiami) e metti in freezer a rassodare se hai tanta fretta per 15 minuti altrimenti per 30 in frigo (prediligo sempre la seconda scelta e giuro non perché ho tempo).
Prepara la crema mettendo a bagno la gelatina in acqua ghiacciata. In un recipiente unisci il formaggio e 60 grammi di zucchero a velo con lo zenzero in polvere. In un pentolino riscalda tre cucchiai abbondanti di panna e immergi poi la gelatina dopo averla strizzata dall’acqua. Fai leggermente raffreddare la panna e poi aggiungi alla crema di formaggio. Amalgama bene. Con il restante zucchero monta la panna per bene con l’aiuto di uno sbattitore elettrico. Non deve essere fermissima ma abbastanza consistente e dovrà avere preso anche molto volume. Unisci alla crema con movimenti leggeri dal basso verso l’alto e poi versa la crema che hai ottenuto sui biscotti. Tieni in frigo per 6 ore. Arrivati a questo punto potresti metterci su frutti di bosco, fragole, qualsiasi cosa davvero ma se ti piace l’idea degli amaretti e del cioccolato fuso non ti resterà che ridurre in polvere i biscottini e lasciar colare una ricca e generosa porzione di cioccolato fondente. Ma.
Ma buttaci sopra una cascata di semini di melagrana. Freschissimi di frigo. Abbonda molto più di come ho fatto io, solo per una questione estetica di ciò che doveva essere fotografato. In realtà se ne è buttata su una camionata senza ritegno.
Tartare di Salmone, Avocado, Mela e Melagrana
Tartare di Spada, Avocado e Melagrana
Tartare di Spada, Mango, Papaya e Melagrana (e qualche sale speciale)