Quest’anno faccio il pandoro. E pure il panettone. E pure il pandonettone e il panettondoro. E pure i pandonettoneddoro. Tutto. Faccio TUTTO. Ho anche gli stampi sia in alluminio che carta e quindi zero scuse. Amazon è ormai il mio spacciatore ufficiale di qualsiasi idiozia e utensileria varia. Il Panettone di Montersino qualche anno fa, pur non avendolo esattamente eseguito a regola d’arte, era stato molto apprezzato e le diverse versioni che sono seguite pure. C’è stato il panettoncino (fake) facilissimo e veloce che trovi qui e quello (ma è un pandorino; cielo mi sto confondendo!) al cioccolato che trovi qui (e che è finito pure sull’inserto natalizio di Casa Facile). E quelli al mango e tè nero? Indimenticabili. C’è stato pure il panettoncino con i fichi secchi in versione salata e una moltitudine che magari lascio ordinatamente sotto al post per un riepilogo panettoncioso. Questi invece sono dei panettoncini arricchiti con i frutti di bosco. Questo perché dopo la notiziona bomba che in alcuni pacchi surgelati fosse contenuto un batterio pericoloso e dannoso per la salute mi sono rifiutata categoricamente di farmi gli smoothie al mattino. Risultato?
Mi sono ritrovata cinque pacchi da un chilo che non voglio adoperare per i miei beveroni. Cucinati non avrebbero avuto problemi. Tralasciamo che la marca da me acquistata non era classificata a rischio. Ma sono una psicoptica ipocondriaca che cerca scuse per star male ergo? Ottima scusa per fare salsette per carni (polpette ai mirtilli comprese, che il Nippotorinese ne va ghiotto) e pure qualcosina di speciale che pubblicherò a breve.
Tra le tante preparazioni son venuti fuori questi panettoncini che ho confezionato un po’ “alla come viene viene” (però appuntando diligentemente le quantità ; che qualche volta me ne dimentico pure). Il risultato è stato ottimo. Non si sono bagnati riestando insopportabilmente umidi e sono rimasti gustosi anche dopo tre giorni (a patto che siano conservati nella latta). Innevati di zucchero a velo e nella loro dolcissima versione mignon risultano poi irresistibilmente attraenti. Quando il palato incontra il frutto di bosco fa piacere.
A proposito di palato, direi di abbinare questo panettoncini (come li ho serviti al Nippo la seconda volta che li ho “perfezionati”, termine antipaticissimo ma tant’è) con la glassa al cioccolato bianco. Il must dell’abbinamento insomma cioccolato (anche bianco, suvvia) – frutti di bosco e lascio quindi anche ricettina velocissima per realizzazioni a dir poco estemporanee.
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Dopo aver fatto freddare i pandorini in pratica si può scegliere la via dello zucchero a velo oppure della ricca colata di glassa al cioccolato bianco (con i pezzotti per dare maggiormente nota croccante? e perché no?) che cementando un po’ ma rimanendo comunque morbida conferirà quell’aspettosupergolosissimasssai che farà alzare le endorfine a livelli entusiastici preoccupanti.
- Per 6 panettoncini medio-grandi
- 250 grammi di ricotta vaccina ben sgocciolata
- 3 uova di media grandezza e 1 tuorlo
- 230 grammi di farina 00
- 1 bustina di lievito
- 230 grammi di zucchero di canna
- 300 grammi di frutti di bosco freschi o surgelati
- un pizzico di vaniglia
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Setaccia per bene la ricotta e privala dell’acqua qualora ne avesse. Sbattila con il frullatore elettrico fin quando diventa liscia. In un recipiente lavora le uova, il tuorlo e la vaniglia. Unisci la ricotta pian piano e poi la farina com il lievito setacciata  sempre gradualmente recuperando l’impasto dalle pareti. Ottieni quindi un bell’impasto e poi aggiungi la frutta. Riempi le formine dei panettoncini (o quelli che preferisci) e lascia cuocere  a 190 già caldo per 40 minuti almeno ma dipende dalla forma che adoperi perché potrebbero occorrerne anche 50. Lascia freddare e poi fai cadere una nevicata di zucchero a velo.
Ripielogo dei Panettoncini/Pandorini?
ennamo
Panettoncini salati ai fichi secchi
Panettoncini al Mango e Tè nero