La Ricetta
- 180 grammi di farina di segale
- 120 grammi di farina 00
- 120 ml di latte tiepido
- 4 cucchiai di miele
- 1 uovo + 1 tuorlo
- 35 grammi di burro morbido
- 12 grammi di lievito di birra
- 1 pizzico di sale
Farcia:
- 1 mela verde
- 60 grammi di uvetta
- 1 bicchierino di grappa
- 1 cucchiaio di cannella in polvere
- zucchero di canna
- 40 grammi di burro
- il succo di un limone
Ammolla l’uvetta nella grappa. Setaccia la farina di segale e l’altra creando una fontana. Sciogli al centro il lievito insieme al latte caldo e al miele. Comincia a lavorare mescolando e impastando. Aggiungi l’uovo leggermente sbattuto e il pizzico di sale. Aggiungi infine il burro tagliato a pezzi e morbido e altra farina se vedi che l’impasto è troppo appiccicoso. Puoi eseguire naturalmente tutta l’operazione con un robot da cucina. Metti l’impasto in un recipiente e lascia lievitare almeno due ore. Pulisci la mela e tagliala a cubetti molto piccoli e poi spruzzala con il succo di limone in modo che non si annerisca.
Trascorso il tempo di lievitazione prendi il mattarello e infarinalo e poi stendi la pasta formando una sorta di rettangolo. Spalmaci sopra il burro fuso usando un pennello e copri tutta la superficie con lo zucchero di canna e la cannella e cospargi l’uvetta che avrai ben scolato dalla grappa. Aggiungi anche la mela. Come fosse uno strudel per intenderci. Comincia a chiudere il rettangolo su se stesso dal lato lungo fino a formare un rotolo e poi attorciglialo a mo’ di corona. Chiudi per bene. Ungi la teglia o adopera la carta da forno e spennella tutta la superficie con del latte (e se vuoi anche con del tuorlo sbattuto e zucchero). Lascia lievitare ancora per un’oretta e mezza e poi inforna per 20-25 minuti a 180.
Nelle lingue scandinave
Kringle nelle lingue scandinave significa corona e viene inteso anche come una sorta di pretzel, perché la paternità non è strettamente correlata solo alla Germania. Significa letteralmente anello o cerchio e vari dolci vengono poi diversificati dando loro il nome della patria, ovvero il Kringle olandese, il Kringle estone e così via. Anche in Austria si panificano kringle come qui in Sicilia si friggono arancini. Dal Trentino in su si hanno quindi ibridi tra Strudel, Kringle e Pretzel ripieni e profumati che portano con loro sempre l’eterno, intramontabiile nonché idilliaco connubio insito in mela-cannella. E uvette, pinoli e frutta secca. Uno scrigno di sfoglia, frolla o pasta di pane che contiene queste meraviglie. Dolci semplici, genuini e senza fronzoli che azzerano la salivazione e ti catapultano in una cascina tutta di legno con i calzettoni pieni di pon pon, maglioni orrendi natalizi con renne geometriche e paraorecchie pelosi che ti isolano dal mondo. Il Kringle estone si presta benissimo a queste vacanze natalizie, anzi a dirla tutta è proprio uno dei dolci tipici che non può mancare. Di strudel ne abbiamo parlato e lascio qualche link sotto ma di questa coroncina fruttosa e speziata, mai. Si può panificare anche solo con la farina 00 che lo renderà più briochoso (si può dire, dai) altrimenti “panoso” adoperando quella di segale. Qualsiasi sia il tipo di farina forte o debole, la coroncina non ha rivali in fatto di tè caldo magari speziato, plaid e coccole tra chiacchiere e lucette. Non ha neanche tutte questi grandi calorie perché per cento grammi approssimativamente arriviamo a 350 Kcal circa, quindi si può fare, no? Mangiarne otto chili senza esagerare, sì. Questo Kringle io ce lo vedo con una bella pallina di gelato (pallina come unità di misura sta per SOLI 700 grammi). Volevo servirla proprio con un bel bicchierozzo stracolmo di gelato alla cannella. Grazie al bimby ci sto davvero poco a prepararlo ma c’è da dire che non bisogna necessariamente possederlo per confezionarne un po’ in casa. Il gelato a Dicembre è quanto di più buono possa esistere, soprattutto se servito con un dolce bello caldo e speziato. Cercando Kringle su Google immagini (lo faccio spesso) vengon fuori degli arrotolamenti strepitosi. Ciambelle, intrecci, ricami veri e propri dal semplice al complicato. Tocca farci davvero un giro per un po’ di ispirazione che non guasta mai.
Allo stesso modo della Ghirlanda con il Gianduioso di Pastiglie Leone (che trovi qui) basta adornare il dolce con passamanerie, nastrini e poco altro per render ancor più magico il tutto. La Ghirlanda è un’altra di quelle preparazioni da non dimenticare durante le feste, soprattutto se si ha davvero poco tempo perché a quel punto si tratta semplicemente di adoperare una sfoglia già pronta e della buonissima crema di cioccolato o gianduja. Fermo restando che lo stesso ripieno di questo Kringle si presta benissimo anche a essere avvolto in una brisée o sfoglia pronta. Chi ce lo impedisce?