Uh come si sente l’aria di cambiamento, vero? (No. Non mi sono rifatta il mento. Cambia. Mento. Potrò dire idiozie fino a settembre, no? Non che cambi molto in effetti). Mi manchi! Mi manchi tantissimo! Sì proprio tu che leggi. MI MANCHI e mi SEI MANCATO da star male. Il fatto è che cambiare i menti, ahem i cambiamenti sono complessi quanto vitali. Difficili e al tempo stesso liberatori. E da quel 22 Luglio 2004, quando ho cominciato a ticchettare di evoluzioni ce ne sono state talmente tante che sembrano passate diverse esistenze. Ieri con la Libreria di Iaia (post tra l’altro scritto mesi fa e recuperato fortuitamente) si è dato ufficialmente inizio a tutto. Ho avuto modo di ticchettare sui diversi social ma si sa. Qui è casa. E qui desideravo tornare il più presto possibile. Occorreranno giorni di assestamento e tragici incastri per pianificare la mole di lavoro che si moltiplica esponenzialmente (e aggiungerei pure: e per fortuna!) ma senza paura riusciremo insieme nella più ardua delle imprese: non finire al manicomio (o sì ma a patto che ci rinchiudano tutti insieme altrimenti niente). Un’Estate senza ferie la mia. Qualche partenza c’è stata anche se non l’ho raccontata. Non perché sia di quelle che si soffiano sulle unghie dicendo – la vita privata lasciamola da parte – che mi pare pure una cosa ovvia (a chi importa del resto?) ma perché si raccontano storie qui. E può trascorrere anche del tempo prima che vengano sistemate, ordinate e narrate. Per dare ancora più valore a tutto. Senza alcuna frenesia. Altrimenti si perde di magia e diventa tutto meccanico. Ci sarà comunque modo per ammorbarti, amicoamicamiomia (te l’ho detto che mi sei mancato, vero? Ecco. Voglio ripeterlo. MISEIMANCATODAIMPAZZIRE). E mai più una così lunga assenza accadrà. Perché direi che in questi due anni ce ne sono state troppe e tutte dolorose.
E come ricominciare se non portandoti a fare la spesa con me?
Quindi oggi parte il uozinmaicarella! (Non vedo l’ora di fare i video per il Canale Youtube. Voglio mettermi due yankee candle (che mi fanno scoppiare la testa) dietro su sfondo bianco e due recipienti ikea con i merletti e dentro cucchiai e forchette. Una scolapasta in testa al posto del cappello e via: Video Haul! Ditemi che lo bramate quanto me e giuro pianto le luci giuste, rossetto rubiù (scritto così) e REC. Si salvi chi può.
Potato Crispies
Versione Happy Pop e Pomodoro e Origano. Dico subito che ho scoperto esserci l’olio di palma mentre già masticavo. Cosa assurda per quanto mi riguarda perché leggo sempre prime le tabelle. Sono state queste le mie ferie (mentali)! E ho pure mangiato patatine in busta. Ecco l’ho detto! Queste Potato Crispies Original della Probios (che il cielo vi benedica) le ho trovate alla Santa Bio Bottega (che è in ferie-stomorendotipregoriapri) sotto casa mia. Sono qualcosa di eccezionale. Non sono fritte. E te ne butti giù un tubo intero in una manciata di secondi. Il peso complessivo è di 60 grammi a confezione e quindi sepofà eccome. Non contengono glutine (sia la versione base che quella pomodoro e origano e mi ricordano vagamente le pizzette catarì) e sono a base di: amido di mais, margarina vegetale (olio di palma, olio di semi di girasole, acqua, sale, succo di limone, lecitina di girasole), fiocchi di patate, sale, fruttosio biologico e basta più. Confesso che per quanto mi riguarda -da brava psicopatica- non è una tabella che mi fa saltare di gioia ma santocielo sono più buone delle patatine! E nessuno può dirmi “abbella ma manco te le ricordi” perché le ho mangiate. Sì. Quelle in sacchetto. Ma con olio extra vergine d’oliva (e pure un po’ di Picadora con guacamole. Crepi l’avarizia!). I grassi sono 8,8 per 100 grammi di prodotto e le calorie 413. L’olio di palma sta in quantità industriali nella Nutella e l’abbiamo mangiato tutto la vita. Siamo tutti vivi e vegeti (quasi). Non ci ucciderà. E, inciso, questo terrorismo è alquanto ridicolo. Uno snack delizioso, leggero e perfetto pure per fare da base a piccole tartine e salsette. Che è ancora bello stare sul terrazzo a pasteggiare con cosine piccole e innaffiarsi di succhi o bibite (poi vorrei parlare della Menta e Amarena senza zucchero. Se non le trovate al supermercato: tranquilli le ho prese io in tutta Italia).
Provamel Zero Sugar alla Soia e Mandorle.
BINGO! Buonissimo. Non sono affatto un’amante dello yogurt di soia. Ho tentato di farmelo piacere per anni fino a quando mi sono detta “machitelhadettochetedevepiacè?”. E l’ho fatto proprio così in romanesco perché se c’è una cosa bella in questo uozinmaicarella che devo dire è una: ho passato molto tempo -anche in giro per i mondi- con l’Ombrellina nazionale. Questo ha fatto sì che lei sia in quel dei Colli Romani a parlare in Siculo come la figlia del Padrino parte terza e io sotto i piedi dell’Etna a urlare dajetuttacìììì! Manco fossi a Ostia Beach, per dire. Di questo Yogurt però non si può che parlare bene. Come tutti i prodotti Provamel, che sarò onesta sono gli unici a farmi ricredere su questo tipo di prodotto fresco. Non aggiungo nessun tipo di dolcificante ma è davvero molto amaro e il gusto della mandorla persistente e forte come è giusto che sia. Si sente che c’è la mandorla e non è soltanto una chimera. Cinquantadue sono le calorie per 100 grammi e i grassi sono 33, proprio per la presenza di mandorle e ciò significa solo una cosa: grassi buoni e salute. Il lattosio sta chiaramente a 0 e gli ingredienti sono: fagioli di soia, mandorle, pectina, aroma naturale e correttore di acidità più qualche fermento vivo. Irrinunciabile da oggi in poi.
Lievito Alimentare
Sarò onesta non mi ero mai avventurata. Poi una sera in casa, prima di una partenza, io e Ombrellina ci ritroviamo con ciotolone da mezzo chilo intente a soffocarci con lievito alimentare e semi. Felici come non mai. Ho il lievito alimentare in dispensa. Ma non lo uso. Glielo racconto. Lei mi dice: ma è buonissimo! Io mi ci strozzo felice! E in effetti trascorsi pochi minuti ci siamo strozzate insieme con le scagliette. E stare con gli occhi strabuzzanti e lacrimosi credendo che sia giunta l’ultima ora guardando negli occhi chi ami è quanto di più romantico ci possa essere al mondo. Morire con Ombretta, l’avocado, il pomodoro, i semi e il lievito alimentare è semplicemente: l’idillio. Ma che cosa è questo Lievito alimentare? Ingrediente molto usato nella cucina vegana soprattutto ma anche in quella vegetariana, è una lavorazione del lievito di birra che viene fatto essiccare e ridotto poi in scaglie. Perfetto per condire insalate, minestre, verdure e salse. Lo so che stai inveendo contro il monitor al grido di “ma comprate l’olio scemunitaaaaaaaaaa! l’aceto!!!!!!!!!” . Calma oh! (stai ridacchiando anche tu? bene). Il sapore è sorprendente e l’abuso fa male (ve lo dice una che oltre a strozzarsi ci è andata giù di brutto e invece che spararsene tre cucchiai che credo già oltrepassi l’uso consentito dalla legge ne ha fatto fuori mezzo pacchetto). Non serve per lievitare perché ha perso completamente il suo potere lievitante ma viene usato alimentarmente (sepodì?) per insaporire. Alcuni lo annoverano tra i “formaggi vegani” così giusto per confondere ancora di più i nemici. Solo per il semplice fatto che lo metti sulla pasta o sulle zuppe a mò di cucchiaiate di parmigiano. Il gesto ancestrale insomma lo ricorda e allora: è formaggio. Mi pare un ragionamento che possa trovare delle fondamenta. Bisogna approfondirlo ma non ora. Ricco di proteine, fibre, ferro e vitamine dà una bella botta di vita a noi zombie con carenze alimentari. Il che cosa brutta non è (che mi piace sempre essere molto onesta, anche con me stessa). Tra l’altro ha benefici (evidentissimi e sorprendentemente palesi anche sulla sottoscritta) su capelli (non sono più stoppa dura ma stoppa semi morbida) e pelle (non sembro più una pensionata di 89 anni ma di 78. E alla posta quando ritiro la pensione mi fanno tutti i complimenti).
Questo è stato sicuramente un uozinmaicarrella un po’ così (non che gli altri siano stati professionali) ma è difficile trattenersi dopo mesi di astinenza (e infatti non lo farò. E nessuno può fuggire*risata malvagia).
Sono curiosissimaaaaaaaaaaaaaa di sapere cosa c’è ultimamente nel tuo carrello e di ricominciare questa adorabile e inutile rubrica che mi diverte, e che so diverta voi, cosa che mi rende immensamente felice. Quindi adesso possiamo baciarci, abbracciarci e piangere un po’ come vecchie comari davanti la porta, giusto?
Grazie per avermi aspettato. Grazie per essere qui. Ma soprattutto Grazie per non andare mai via.
Dal mio cuore, posso assicurarvi, sicuro. Non accadrà mai.
Ti sei perso dei Carrelli?
- Cosa c’è nel mio carrello (spesa #1) Crackers Raw al grano saraceno e al sesamo. Crackers senza glutine, Burro d’arachidi vegan e Crema di arachidi
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