Ricette Vegetariane e Vegane

Il compleanno di Stephen King e il Menu completo

“Il primo libro che mi votò definitivamente all’amore sconfinato e prepotente per il genere che definire horror è restrittivo e offensivo fu It di Stephen King. Fu l’inizio di una passione profonda che mai avrà mai fine. Pur essendo importante distinguere il prodotto letterario da quello cinematografico il film Shining (con il mio fidanzato Jack – nessuno osi sostenere il contrario!), tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King, rimane uno dei pochissimi ad aver terrorizzato la mia adolescenza. In una scena clou, quando viene spiegato il concetto di luccicanza al piccolo Danny, questi dice che il suo piatto preferito sono le patatine con il ketchup. La scena mi fa venire in mente me e il mio amico Max, quando lui mi spiega quello che non riesco a vedere anche se è lampante. Le patatine fritte, semplici e complesse, raccontano tante storie di amicizie e ricordi”.

Pagina 112 (12!!!!) del mio libro “Le Ricette di Maghetta Streghetta”, edito da Mondadori (il mio ricavato va alla Ricerca sul Cancro), con la ricetta Knodel di patate in coppa di sale con ketchup fatto in casa (che mica potevo fare solo la ricetta delle patatine fritte altrimenti passavo peggio della Canalis col petto di pollo arrostito. Che poi tutto quel polverone e aveva messo pure il succo di limone. Vai a capire i criticoni! Mica lo aveva semplicemente messo sulla piastra. C’era il sale e il limone! Pentitevi!).

Domani sarà l’equinozio d’autunno ma cosa ben più importante oggi è il Compleanno di Stephen King. Nella vita bisogna avere le giuste priorità. Ora io lo so che ultimamente il caro e buono vecchio Stefano ce la sta davvero mettendo tutta per farsi detestare (pur sempre con amore) dai suoi bimbi orfani di vecchie genialate, ma è pur sempre il Re, santaluccicanza! Ergo sia dia il via ai festeggiamenti in grande stile come solo il sovrano merita. Lascerò (mai successo. E qui urge far finta che si è stra-stra-felicissimi) la ricetta degli Knodel di patate in coppa di sale con un buonissimo ketchup da fare in casa ma anche un Menu completo per gli amanti del genere.

La prima cosa da sapere è che il dolce preferito di Stephen King è la Cheesecake e lo scorso anno ne ho cucinate talmente tante che a Guardoland, la terra dove vivo e regno (risate registrate), non ne potevano davvero più. Se ti facesse piacere quindi c’è la Cheesecake all’Overlook Hotel e una tra le più cliccate (e buone) ovvero quella al Cioccolato e Zenzero. Da brava psicotica quale sono ho anche fatto dei brownies agli Oreo dedicati a Jack e Kubrick (i motivi puoi trovarli qui) e nel caso la ricetta ti sembrasse troppo cioccolatosa e ti fosse venuta solo voglia di Oreo beh c’è anche la ricetta di quelli cliccando qui.

Un Menu completo però deve partire dalla colazione e come rinunciare a quella di Annie Wilkies (Misery non deve morire)? Uova strapazzate alla Wilkes e passa la paura (esattamente il contrario ma è divertente ugualmente così, no? L’effetto sorpresa fatidico). E a pranzo? Gli knodel con il ketchup, ovviamente accompagnati dal buon polpettone sanguinolento della dolcissima Annie.  E chi se la dimentica premurosa con un’ascia intenta a tagliare gli arti del suo prigioniero? Sono queste le scene romantiche che tutti portiamo nel cuore, del resto.

La Ricetta

La Ricetta degli Knodel

Ingredienti per 2 persone:

  • 1 patata grande bollita di circa 250 grammi
  • 1 albume
  • 60 grammi di farina di riso
  • 30 grammi di burro morbido
  • sale

Schiaccia la patata, quindi aggiungi sale e spezie se ti piacciono (paprika? perfetta). Sbatti un po’ l’albume e aggiungilo. Lavora con una forchetta, amalgama bene e unisci la farina di riso e il burro a pomata (a temperatura ambiente, sì). Fai delle polpettine con le mani inumidite e friggi in abbondante olio extra vergine di oliva.

 

Ketchup

Ingredienti per un bel barattolino:

  • 400 grammi di pomodori maturi
  • 80 grammi di zucchero
  • 50 grammi di aceto di mele
  • 1 cipolla
  • 1/2 spicchio di aglio (facoltativo)
  • 1 pizzico di pepe nero
  • 1 pizzico di cannella
  • 2 foglie di alloro
  • 2 chiodi di garofano pestati
  • 2 cucchiaini di zucchero
  • sale

Sbollenta i pomodori per qualche minuto e spellali, poi priva dei semi il peperoncino. Tagliali entrambi a pezzi e passali al mixer insieme alla cipolla e all’aglio. Mettili in un pentolino e unisci le spezie, l’aceto e lo zucchero. Fai cuocere a fuoco basso per almeno un’ora aggiungendo acqua se occorre finché la salsa non raggiunge una consistenza corposa e omogenea.

Per realizzare la coppa di sale

Per ogni chilo di sale grosso occorre un albume. Capovolgi una cocotte o una teglia piccola che possa andare in forno. Ricoprila con abbondante sale mescolato all’albume dopo che hai inumidito le mani. Inforna a 140 per un’ora finché non si è solidificata.

 

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7 COMMENTS

  1. oh, c’ho troppo sonno oggi. fatico a leggere °_°
    (l’altro ieri rivedevo shining dei fratelli cala e mancavi molto. però sto ancora a ride.)

  2. uff, io non l’ho mai apprezzato. Forse ho iniziato con il libro sbagliato. E poi… dai, come si fa a chiamarsi così, Stephen King. Se si fosse chiamato Stefano Donnadicuori forse lo leggerei

  3. Non ho potuto che deliziarmi con questo tuo post essendo anche io un fedele lettore del caro zio Stefano. Bellissima l’idea di riproporre queste ricettine tratte dai vari libri del nostro, ma…e adesso con questo ti lancio una sfida…hai mai pensato di approfondire questa tematica? A mio modesto parere potrebbe anche funzionare.

  4. Sono una divoratrice di libri e nella mia vita ne ho letti un’infinità, di ogni tipo. L’avrò già scritto sicuramente, ma a tutt’oggi soltanto lo zio Stefano è riuscito a farmi “sentire” davvero dolore fisico attraverso la parola scritta, con “Misery”: ho avuto male alle ginocchia per diversi giorni dopo averlo letto. E questo dice tutto.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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