libri

La Panna Cotta al Cioccolato di Donna Hay

Di Donna Hay qui c'è moltissimo. A partire dalla Mud Cake sino ad arrivare ai Financiers senza dimenticare la glassa e la ganache. Nella torta rovesciata all'arancia se ben ricordo (e quindi non sarà vero) parlavo pure del libro Stagioni di Donna Hay che mi ha regalato Cey (e pure qui mi sa proprio). Pazzesco come io non abbia ancora inserito neanche un volume di Donna Hay nella Rubrica della Libreria di Iaia perché oltre a possederli praticamente tutti (quelli usciti in italiano per lo meno) mi piacciono e li adopero più che parecchio. Me ne sono resa conto soltanto adesso (che ero scema no. Lo so da tempo). E quindi sarà mia premura recuperare, anche perché Stagioni, regalo preziosissimo della mia Cey, è stato compagno di viaggi culinari infiniti e mi ha insegnato tantotantotantissimo. Cioccolato di Donna Hay è il volumetto più piccolo che possiedo. Generalmente occorre un carro attrezzi e bicipiti ben allenati per trasportare i librotti dell'adorabile Donna.

Yoshoku Cucina Giapponese stile occidentale

Da provare il pollo al caramello con shiso e pure il filetto di manzo con burro alle alghe. E’ interessante perché non si avrà difficoltà a trovare nessun ingrediente. Non ci si spinge molto oltre. Dipende anche  chiaramente da quanto il riso mochi o  la wakame siano soggettivamente “oltre”. Il prezzo è altino ed è di 25 euro (ma Sant'Amazon ci viene incontro). Sopra i venti, diciamolo, è sempre un tantinelloaltino ma il formato è molto grande. La carta è davvero interessante. Le foto pur avendo un fotografo addetto e una food stylist potrebbero deludere le fissatepazzecomeme ma certamente brutte non sono e. L’Editore è Guido Tommasi che riesce a sfornare sempre meraviglie e il manzo al sansho con salsa bearnaise all’aceto di riso, giusto per chiudere, è geniale.

Benvenuti a….

Benvenuti a Villainquieta è un romanzo indimenticabile scritto da Paolo Perlini. La copertina è disegnata da Grazia Giulia Guardo, conosciuta sul web come maghetta (iaia guardo).

La cucina di Vefa

Amo i Libri Phaidon. Potrebbero propinarmi anche la cucina contro i vegetariani e dare in allegato un cd con spernacchiamenti nei confronti di gente...

I miei menu da 30 Minuti di Jamie Oliver

Ricette per chi ha poco tempo ma ama la buona cucina, dice Jamie. E nessuno osi dargli torto perché a ben guardare così è davvero. Questo libro credo si rifaccia (o forse è il contrario, proprio non so) alla fortunatissima serie sul Gambero Rosso dall'omonimo titolo: Jamie Oliver in 30 minuti. In effetti lì sullo schermo il nostro cuginetto londinese in 30 minuti contati si destreggia nella preparazione di tre piatti. Taglia di qua, affetta di lì, monta la panna mentre taglia i peperoni (non c' è un gatto ma l'avrebbe accarezzato eh) e fa saltare pezzi di pancetta croccante. A dimostrazione del fatto che se si ha già qualche base intelligente in frigo e i giusti ingredienti in pochissimo tempo si può ottenere qualcosa di formidabile non solo per se stessi ma anche per amici venuti all'improvviso a cena (che meriterebbero comunque un badile di ferro sulle gengive). Il libro però è un'altra cosa, a mio modestissimo e inutile avviso. Perché visivamente è interessante notare come non sia difficile fare un arrosto, un'insalata intrigante con la barbabietola e il dressing di yogurt senza rinunciare a dei brownies. Si imparano "i segreti" che seppur ovvi a volte sfuggono: del tipo preparare il dolce sempre per prima cosa e mai il contrario.

Cucina Vegana di Simone Salvini

Edito da Electa Mondadori costa 19.90. E sono davvero pochi per quello che si avrà tra le mani. Simone Salvini è capo del ristorante Joia di Pietro Leemann a Milano e ha collaborato con l'associazione Vegetariani italiani e l'istituto Europeo di Oncologia. Attualmente collabora con l'associazione Umberto Veronesi tenendo numerosi corsi di cucina e formazione con l'obiettivo di divulgare la cultura vegana. L'introduzione è giustappunto di Veronesi. Dopo essersi chiesti perché non si possiede questo volume che è l'unico a mio avviso capace di incuriosirti (anche i meno interessati sì) scatta la seconda domanda: Come mai un genio come Veronesi, esperto oncologo mondiale, è vegetariano?

La Cucina Giapponese di Casa di Harumi Kurihara

Il titolo riassume tutto quello che c'è di più importante da sapere. Harumi Kurihara è famosissima proprio per le sue ricette casalinghe che sono facili da seguire e con ingredienti che non ti fanno fissare le pagine facendoti comparire un punto interrogativo sulla testa. Anche chi ha non ha un tatami culturale (meglio di bagaglio no? ok la smetto) tale da comprendere cosa sia esattamente Tonkatsu non ha da preoccuparsi perché la nostra adorabile casalinga nipponica dal sorriso dolcissimo ci aiuterà. Prendendoci per mano e non facendoci confondere. Una breve introduzione fa sì che il lettore venga immerso nell'atmosfera del piatto. Ci sono indicazioni precise qualora dovesse fronteggiare per la prima volta il termine ma senza troppi dettagli. Si va dritto al punto ma non per questo si viene fuorviati o confusi. Certo è che le persone più avvezze alla cucina orientale, tra termini e ingredienti, si destreggeranno molto più velocemente. Una sottolineatura importante è che queste non certamente rimarranno deluse perché in questo libro, da possedere per chi ama il genere, si trovano chicche semplici e particolari allo stesso tempo.

Il Diavolo e la Rossumata – Sveva Casati Modignani

La Rossumata, una merenda consolatoria che la nonna preparava per Sveva, è il classico zabaione sì ma preparato dalla nonna. Che ha lo stesso sapore delle crocchette di patate. Lo stesso che senza nonna non avrà mai. Glielo offriva quando era "di luna buona" e glielo preparava con un uovo sbattuto e lo zucchero, l'albume montato a neve con un pizzico di sale e veniva colorato poi da un bicchierino di Barbera d'Asti Cascina Castlèt.

Il Club delle Cuoche di Luisanna Messeri

Abbina canzoni a ricette. Flaming Pie ai Fruttini col fondente . Bad Apples per la torta di Mele. E una serie illimitata di note, musica  e ricordi. Per ogni ricetta vi è appuntata vita. Vita pura. Parla dei suoi viaggi in America ( ci sono stati degli speciali su Alice e chiaramente non me ne sono persa neanche una. Andava alla ricerca di ristoranti italiani e di cuochi italiani negli States) e dell'Apple Pie fino ad arrivare ai Pilgrim Fathers che dall'inghilterra portarono i semi di mela nel Nuovo Mondo. Racconta di Jhonny Chapma detto Appleseed "semedimela" che girava con le tasche piene di semi e li piantava ovunque andasse. Si sofferma nello stemma dei Medici con citazioni e connotazioni storiche mentre pesa i tuorli delle uova. Anche se Luisanna precisa non lo è mai e va già bene se ti dice "un uovo".

Un Sano Appetito di Gordon Ramsay

atta l'introduzione alla meno peggio di Gordon Ramsay durante la chiacchieratina circa Il Pranzo della Domenica, è inutile ribadire chi è, quante stelle ha...

Su Casa Facile

"Vi ricordate Giulia? È la blogger di Gikitchen(https://maghetta.it/) le cui illustrazioni sono apparse nell'allegato Cucina Facile di dicembre 2011. Da alcuni mesi è disponibile la sua app per iPhone e iPad... ed è gratis! Non è la solita app di ricette, ma un concentrato di ricette, disegni e Iaia-pensiero da portare sempre con sé. Anche in vacanza, per avere ricette facili e piacevoli a portata di mano senza smuovere i libri di ricette che avete a casa! 

Michael Myers spalma piselli e avocado come non ci fosse un domani, oggi.

 Il mio sogno è fare del food porn, lo confesso. Mi concentro pure eh. Cerco di buttare cucchiaiate di salsa di qua e di là e quando rigiro la pasta mi sforzo per ottenere qualcosa di terribile come è accaduto durante l'arriminamento dell'Arriminata day se non si ricorda il vergognoso momento poco esteticamente valido, qui il video della nonna). Guardo Nigella e ammirata mi volto verso il sabaudo confessandogli il mio desiderio più profondo "anche io. anche io voglio pasticciare così". Quel "rassegnati" è un invito a nozze e potrei riscattarmi preparando una doppia cotica saltata con strutto e panzerotti al cioccolato. Potrei poi leccarmi il dito con fare voglioso e dire "ancora duecentochilidigrassooccorrono". E invece sto lì a dire che la tovaglia però potevano pure stirarla. Che non si cucina il ragù con il giubbotto di jeans perchè non è igienico dopo che sei stata in metropolitana e cado per terra con le convulsioni quando vedo tonnellate di pesce surgelato; specie le cozze di messina che a Londra mi sembrano adatte, eccome.