Ricette Vegetariane e Vegane

Le Cipolle al forno con lo yogurt (sottotitolo: euuuuiuuuaaa!)

In effetti sì. Emerge che io sia leggermente (eufemismo) fissata con il condimento dello yogurt e la sua elaborazione nel salato. Giusto lunedì  è stato protagonista della marinatura del Pollo con la Paprika (te lo sei perso? sei stato così fortunato/a. E con sadismo ti lascio il link! ecco. No ma è davvero un’elaborazione semplicissima che tra l’altro su twitter ha riscosso un sacco di successo e non so mai come ringraziarvi. Ci provo ma non riesco mai) mentre ieri in una versione ultradolce con tanto di ricordi  insieme al tè matcha (te la sei persa? ed ecco il link! clicca qui!).

Senza dimenticare poi che lo yogurt lo si è usato davvero dappertutto. Uhm lanciamo qualche esempio come ultimamente d’abitudine?

Nell’insalata vegetariana con la mozzarella di bufala e il sale rosso delle Hawaii come dressing (clicca qui per la ricetta) ma anche in quella con i fagiolini e le patate e mandorle con salsetta senapata (clicca qui per la ricetta). Senza dimenticare l’elaborazione con il cous cous e i tocchetti di pane tostato (clicca qui per la ricetta) e l’avocado in insalata (clicca qui per la ricetta).

Tra pollo e yogurt ho fatto così tante variazioni qui al Gikitchen che devo proprio raccoglierle in unico post e fare un riassuntino. Sono davvero tante e quelle sopra elencate risalgono solo a quest’ultimo mese.

E dove lo mettiamo il dressing di yogurt oggi? Sulle cipolle al forno! Alzi la mano chi non le digerisce come me ma se ne ciba fino a quando i crampi e gli spasmi addominali non lo fanno rantolare per terra urlando pietà! Forza su le mani!

Uh?

Nessuno? Uhm. Significa che solo io mi cibo di TUTTI i cibi che non digerisco perché sono gli stessi che rientrano nella personalissima classifica dei preferiti (ma che sfortunata sono?).

Insomma.

Il dressing di yogurt sulla cipolla al forno ci sta e pure bene. Si può arricchire addirittura con delle erbette aromatiche tagliate finemente. Nel senso che in una ciotolina si raccoglie lo yogurt. Nel frattempo si tagliano, dopo averle lavate per bene, le erbette aromatiche (il timo? slurp! la menta? slurp! il basilico? uhm…) e via. Chi lo preferisce l’olio extra vergine d’oliva e poi un po’ di sale.  Mescolimescolimescoli e dressing!

Che questo dressing veste davvero, come suggerisce la parola stessa del resto, i cibi. Ed è quella nota “innovativa” che fa diventare una semplice cipolla al forno (a me piace anche avvolgerle nella carta stagnola e infilarle in forno. Ma se devo dire la verità, quella che in assoluto mi manda in visibilio è la cipolla cotta nel forno a pietra di mamma) davvero un piatto da gourmet!

Mi piace anche semplicemente condita con sale e limone ma detto da una che il sale e il limone li metterebbe pure su pizza, pasta, pane e gelato alla nocciola, mi pare un’indicazione poco interessante (ma è buona davvero. Proprio come i fagiolini lessi con succo di limone, mia ultima scoperta. Ho capito che con il limone potrei mangiare pure la testa di capretto!).
(forse ho visto troppo in loop “orrori da gustare”. Devo smetterla)

(certo che se mangiassi la testa del capretto, nonna andrebbe a pregare in chiesa con le sue amiche ringraziando per il miracolo ma. Ma è un’altra storia questa)

Ora possiamo urlare evvivalacipollaalforno?!?!? per favore. Ne ho davvero molto. Ma proprio molto bisogno. (Si ringrazia Nanda per questo servizio meraviglioso. Dovrei farlo ogni giorno e pertanto mi punirò per bene. Ma. Tutto questo idillio fescion bianco è uno dei pensieri innumerevoli che la mia mamma ha per me. La stessa che mi aiuta. In tutto e senza la quale la mia vita non avrebbe senso. E siccome cileggepropriotuttituttitutti – pure i commenti – e vi conosce tuttituttituttitutti non è che le mandate un bacino?)

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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