Ricette Vegetariane e Vegane

Vanille Kipferl. Oggi andiamo in Germania!

ll cornetto alla vaniglia natalizio

In tedesco Vanillekipferl, cornetto alla vaniglia, tipico biscotto natalizio diffuso in Germania, Austria e Alto Adige. Una frolla semplicissima con farina, burro e mandorle. Il tutto aromatizzato alla vaniglia. Alcuni utilizzano le nocciole al posto delle mandorle ma tradizione impone le seconde. Una volta ottenuti dei semplici bastoncini, si formano i cornetti e via. Una nevicata di zucchero a velo per un sapore antico che non si dimentica. I classici biscotti dei ricordi. Della Nonna. Dei momenti importanti e incancellabili che molte volte purtroppo non si possono vivere più se non attraverso l’immaginazione. Conservali in scatole di latta. Regalali. Infiocchettali. Prepara le dosi secche come si fa per la Torta/biscotti in barattolo (non sai cosa sia? Clicca qui) e datti al Do it yourself! (quanto mi piace dirlo con accento ammmeriggano manco fossi rimpatriata dopo trentatre anni a Nuovaiorc).

 

Ingredienti per una trentina di biscotti

(dipende chiaramente dalla grandezza)

  • 280 grammi di farina
  • 100 grammi di farina di mandorle
  • 200 grammi di burro
  • 80 grammi di zucchero a velo
  • 1 uovo
  • 1 pizzico di sale
  • estratto di vaniglia
  • zucchero a velo per finire

Mescola tutti gli ingredienti e impasta rapidamente ottenendo una pasta liscia. Metti l’impasto nella pellicola trasparente e lascia riposare in frigo. Preriscalda a 170. Prendi l’impasto e forma tanti rotolini e piegali a mezzalune. Metti su una teglia con carta forno e inforna per 15 minuti circa. Cospargi i biscotti ancora caldi con abbondante zucchero a velo.

Si conservano benissimo nelle scatole di latta.

Stavo qui a sistemare tutto il Pappamondo. Poi una telefonata di lavoro. Poi un’altra (lo so è incredibile crederlo ma a volte rispondo *segue risatina isterica*). Dovevo fare una bella illustrazione e invece uff. Ieri con la Drizzle Cake siamo andati in Inghilterra e oggi? Germania! Lo scorso anno per Natale abbiamo fatto ben 23 tappe. Tocca davvero fare un riepilogo ed è giusto quello che sarebbe dovuto comparire oggi. Ma non demordo! Piuttosto che accantonare l’idea e autocommiserarmi in un angolino mentre Koi mangia l’ennesima pallina dell’albero (non sono finite ma manca poco), mi rimbocco le maniche e agisco. Del resto mica devo dormire per forza! Posso pure recuperare la notte. Dico questo perché i voice over delle Videoricette natalizie saranno con molta probabilità registrate la notte mentre Koi russa e il Nippotorinese collassa tra i cuscini. Mi ha minacciato di azionare le videocamere e i rilevatori di passaggio ma riuscirò come una novella Eva Kant (e 234 chili in più) a eludere le fasce rosse invisibili (al primo salto mi rompo un’anca, vabbè). Avremo le videoricette natalizie (come se qualcuno le stesse aspettando con tanta preoccupazione. Fingiamo come sempre ok?)! Mi diverte moltissimo fare le VideoRicette. Pacioccare. Sporcare l’obiettivo. E adesso spostare le luci che ho comprato perché mi sono incaponita. Volevo proprio provare con le luci –cosa che non ho mai fatto- e mi sono detta: è proprio il momento sbagliato adesso! Proprio per questo bisogna farlo. E allora le sposto e finiscono sul piano cottura. Pina inciampa e finisce sullo spigolo dell’isola. Io mi attorciglio con i fili e cado come una salama da sugo per terra. Sono veramente bei momenti. Retroscena inquietanti che dovrebbero essere documentati per ribadire -oltre la mia inettudine- la mia totale svampitaggine.

Nella speranza che tu abbia il passaporto rinnovato e che sia pronto a partire anche quest’anno con me e i miei amici immaginari beh: Il Giro del Pappamondo comincia ufficialmente oggi! (e io corro subito a fare il riepilogo dopo aver spaccato il telefono ed essermi rinchiusa in un bunker. Bastapococheccevò?)

  • I piatti appartengono a un servizio acquistato su Amazon
  • Il carillon è di Tiger- collezione dello scorso anno
  • La tovaglietta è una tenda da bagno della zia Immacolata ricamata a mano
  • Il cucchiaino “finto” vintage è di Zara Home
  • La tazza è Ikea

La videoricetta

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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