Ricette Vegetariane e Vegane

Pâté de Pâques. Pâté berrichon

Questo paté è originario del Berry, che è una regione situata al centro della Francia. La capitale del Berry tra l’altro è luogo natio di moltissimi membri della famiglia reale e scrittori famosi come Balzac, Sand e Dumas. Un involucro di brisèe (ma anche sfoglia) contenente un tripudio di carni diverse e uova sode (e c’è pure il lardo). Generalmente si accompagna a composte di cipolle e la cosa più divertente è che lo definiscono antipasto. Diciamo che il parametro è un attimino discutibile. Solo mia nonna (e mia mamma, credo) potrebbe catalogare codesto mattoncino come apripasto. Diciamo che se finisci -altro che apri- il pasto senza conseguenze è già un traguardo. Chiunque lo abbia provato (l’ho già fatto diverse volte per fare le prove e garantirti la ricetta migliore, spero) ha declinato tutti i sinonimi di buono e sublime. Mamma mi ha fatto giurare che lo farò per la domenica di Pasqua e ho già alcune prenotazioni tra amici e parenti che sono andati in visibilio. Di sicuro, a mio modesto avviso, è un ottimo secondo ricco e scenografico. Perfetto per le feste. Il patè di Pasqua anche chiamato Patè Berrichon, proprio per le origini, se abbinato a delle verdure diventa un pasto unico.

La particolarità è quella di lasciar macerare una notte le carni nel vino bianco e nell’alloro. La costruzione è semplice e cucinare questo paté richiede poco tempo. Varia molto, la preparazione, se ingabbi con la brisée o la sfoglia ma la prima dà più sapore e l’involucro rimane più croccante e mette più al sicuro l’interno e il conseguente taglio (con la sfoglia tagliando si rompe un po’ tutto). Come dicevo, essendo una preparazione molto scenografica, risulta perfetto da servire nella sontuosa tavola Pasquale. L’uovo, onnipresente simbolo di rinascita, rimane come sempre l’indiscutibile protagonista.

C’è sempre un uovo sodo al taglio nelle preparazioni pasquali; che siano italiane, nord europee o dell’est senza distinzione.

 

La Ricetta

  • 350 grammi di carne di maiale tritata
  • 2 nodi di salsiccia
  • 300 grammi di manzo tritato
  • 6 uova bollite
  • un bicchiere grande di vino bianco secco
  • 6 foglie di alloro
  • 150 grammi di lardo affettato sottilissimo
  • 150 grammi di pancetta fresca tagliata a cubetti
  • 2 cipolle di media grandezza tagliate sottilissime
  • aglio se vuoi
  • erbette aromatiche fresche che preferisci
  • uova e latte per spennellare

Io ho preparato la brisèe con il bimby ma due confezioni sono perfette. Ho fatto l’intreccio con della sfoglia perché esteticamente mi piaceva di più, ma fai tu. Largo sfogo alla fantasia.

Lascia riposare una notte in frigo le carni e gli aromi. Una volta trascorso il tempo versa le carni in uno scolapasta in modo che i liquidi scendano per bene. Stendi la brisèe sulla carta da forno e fai la gabbia posizionando le uova bollite al centro. Sopra stendi il lardo e cospargi tutta la superficie di pancetta. Sigilla per bene tutto e fai gli intrecci che vuoi. Spennella con uovo sbattuto e latte, aggiungi un po’ di sale e cuoci a 190 per 40-45 minuti.

Altre preparazioni salate?

Moussaka greca a base di melanzane, patate e carne (la mia è una versione senza agnello) e Waffle salati e speziati.

 

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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