E' semplicissima da realizzare questa fondue di formaggi e per chi è amante del formaggio pare essere una chicca irrinunciabile. Mamma mi ha fatto giurare che la farò almeno otto volte al giorno, esagerando giusto un attimino, e papà ha spiegato in maniera molto concisa che la prossima volta non vuole la cocotte ma una teglia da ottomila persone. E insomma quella che vi lascio è una ricetta per sei cocottine e delle porzioncine piuttosto abbondanti. L'unica accortezza sarà scegliere del formaggio che ben si presta alla fondue dovendosi sciogliersi al forno ad una temperatura che definirei bassina. Servita con della verdura freschissima tagliata a julienne o dei pezzotti di carne pare essere una gran bella esperienza.
E' un po' difficile. Combattere con il mostro che ti ha reso tale e trasformalo in vita. Sistemarlo su di un piatto senza assaggiarlo e fotografarlo per poi parlarne al mondo e a quelli che hai creato, tu. Mentendo a volte sul fatto che non avevi voglia di assaporarne la croccantezza . Sfornando una torta mentre infili uno stecchino per vedere se fuoriesce asciutto quando lo è al contrario dei tuoi occhi. Sforzandoti di infilarne un pezzo e masticare. Ritrovandoti a sputare in una pattumiera quello che incautamente in un momento improvviso di normalità ti aveva portato quasi a inghiottire. E' facile essere se stesse e combattere lo schifo, l'invidia, il qualunquismo e la bassezza morale con un sorriso. Non per sentirti superiore, perché a volte è facile esserlo dipende con chi ti confronti, ma semplicemente perché è davvero tutto inutile. Sono intralci al tempo e lo hai capito con fatica e dolore. Allora lo applichi senza pensarci e continui. Mettendo l'ennesimo giocattolino lì. Da solo. In quel cassetto di ricordi che apri e chiudi all'occorrenza. Alcuni marciscono tra formiche e caramelle mentre altri rispolverati poi potrebbero pure non essere guasti del tutto.
Sul terrazzo ho dipinto il mio piccolo carrettino antico da muratore di un colore rosa antico somigliante a questa gradazione del bento e con il contrasto dei tulipani fucsia e arancioni, che a breve periranno per il troppo sole, si è riusciti magicamente a creare un angolo di pace visiva. Sto ferma lì qualche minuto in cerca di raggruppare, sistemare e ordinare le idee.
Come sai provo amore viscerale per i miei amici orecchiuti. Da sempre il bianconiglio veglia su di me, sotto le sembianze del mio primo grande amico: Neve. Un adorabile coniglietto che mi regalò nonna quando ero piccina.
Deliziosi pulcini fatti di frolla firmata Maurizio Santin; che ho avuto l'onore di conoscere. Adoro il pasticcere nero: Maître à Sucrer. Frolla tratta dal suo ultimo libro "Le Ricette base".
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