Ricette Vegetariane e Vegane

Cinnamon Roll sotto le luci

"Me ne dia 12 kg, grazie. Solo per me, certo!"

IL PODCAST DI OGGI

SETTIMO EPISODIO

Fa che la vita sia ogni giorno una festa (le origini del Calendario dell’Avvento):

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Non c’è cosa più bella che alzarsi tutte le mattine dell’avvento e correre verso il calendario. Una piccola sorpresa tutta per noi ci attende. Che sia un cioccolatino, una crema o un bigliettino con delle promesse poco importa. Lo scandire del tempo in modo magico. Ma quali sono le origini del calendario dell’avvento? Questo oggetto, tanto semplice e antico che ultimamente ha preso il sopravvento in ogni dove soprattutto sui social. Non è solo un’operazione di marketing moderna, chiaramente. Oggi parliamo delle  ORIGINI DEL CALENDARIO DELL’AVVENTO. Chi lo ha inventato, come si è evoluto. I più divertenti, costosi e belli che ormai spopolano in tutto il globo. 

 

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Fosse per me dovrebbe esserci una regola per tutti: mangiare almeno 12 cinnamon roll a settimana. Avrei voluto dire al giorno, ma mi contengo. Oggi mi sento così equilibrata! Dodici al settimana, come prescrizione medica. Ma che importa se con burro, o burro vegano. Basta! Non litighiamo più. Inzozziamoci di burroqualsiasi e finiamo nell’estati totale delle papille gustative. Evviva il burro! (non Sto proprio bene, si vede. È chiaro. Io che onestamente il burro non l’ho mai sopportato). Però, quella cosina cremosa che si fa per via del burro, diciamolo, è sublime. Si è capito che sono buoni i cinnamon roll o continuo a vaneggiare per un altro po’?

La smetto, ok. Allora: Cinnamon Roll= Booooni. E fin qui credo ci siano pochi dubbi. Ma pure Kanelbullar, Korvapuuusti, Chelsea bun (pure con cacao e uvetta, chiaramente) come li vogliamo chiamare. Ne ho fatte giusto quelle seimila variazioni in questi anni. Inclinazioni nord europee, prettamente inglesi e scandinave poco cambia: booooooni. Il termine tecnico dovrebbe essere solo così. Con più o possibili: Boooooooooooni. Almeno dodici O. Mi credi che non so proprio quale ricetta lasciarti? Ne ho diverse (alcune te le ho linkate, appositamente così dai un’occhiata- ai vari Korvapuuusti, Chelsea bun etcetera) e sono tutte stratosfericamente buone e facili. Si fa fatica a realizzare quanto poco tempo ci voglia per ottenere una colazione incredibili con pochi ingredienti e buoni; certo è che non potrebbe essere la colazione odierna per tutto l’anno (MAGARI!) ma, diamine, è Natale! È Natale almeno per tutto Dicembre e pure buona parte di Novembre. E pure metà Gennaio. Giusto? Mi sa che i miei conti sono insindacabili. I Cinnamon roll, Kanelbulle, kanelbullar come vogliamo chiamarli poco importa li rivendicano la Svezia ma pure i paesi scandinavi in generale. Noi che non vogliamo inimicarci nessuno diremo: paesi scandinavi, che ne dici? Non ti racconto che vengono consumati nella Fika, che è la tradizionale pausa caffè con il dolce perché ne ho parlato davvero così tanto allo sfinimento  -e soprattutto Sto chiacchierando sì tanto in questi giorni che mi odierai giustamente- che è meglio passare ai fatti. Ho deciso di lasciarti due ricette ma te ne lascerò altre due tra poco; perché meritano. Le altre due neanche a dirlo saranno total veg così le abbiamo in archivio perché mi sono resa conto di averle pubblicate, queste deliziose rotelline di bellezza, solo su instagram in formato vegano.

E tu? Innamorata/o dei cinnamon roll, come me?

 

Prima Ricetta

Per 10 circa

  • 500 grammi di farina bianca
  • 25 grammi di lievito di birra
  • 250 ml di latte intero
  • 30 grammi di zucchero bianco
  • 80 grammi di burro
  • un pizzico di sale
  • un cucchiaino di cardamamo in polvere e qualche chiodo di garofano sbriciolato
  • due uova piccole sbattute

Il ripieno:

  • 90 grammi di burro
  • 1 cucchiaio di cannella
  • 1 cucchiaino di vaniglia Bourbon o in polvere
  • 100 grammi di zucchero
  • un pizzico di sale

Il latte devi scaldarlo leggermente ma deve essere più che altro tiepido. Una volta fatta l’operazione aggiungi il lievito di birra sbriciolato con le mani. Aspetta 30 minuti e nel frattempo tira fuori il burro dal frigo in modo che sia a pomata, ovvero molto cremoso. Mescola 450 grammi di farina con il sale e lespezie e con l’aiuto dell’impastatrice lavora il latte con il lievito insieme alla farina che aggiungerai poco per volta. L’impasto risulterà molto appiccicoso ma non preoccuparti. Copri direttamente il recipiente del robot da cucina con la pellicola e lascia riposare per un’ora al caldo. Nel frattempo prepara il ripieno con gli ingredienti lavorando bene il burro (del ripieno) a temperatura ambiente e magari assaggiando in modo da poter aggiustare di spezie. Tieni il ripieno sempre in luogo fresco e asciutto. Quando ha finito di lievitare procedi all’intreccio. Infarina il piano e stendi con un matterello. Forma un rettangolo e metti lungo tutta la superficie -tranne i laterali troppo vicini al bordo- il ripieno. Piega la pasta e ripiegala su se stessa. Adesso decidi tu come attorcigliare i tuoi Kanelbullar.

Io ti consiglio di fare un giro su Youtube perché ci sono diversi video di intreccio al riguardo. Mi sono fustigata per essermi dimenticata di farlo (ma lo farò). Puoi pure fare delle bellissime trecce o arrotola diverse striscette e poi chiudi a ciambella. Posiziona per bene le tue meraviglie distanziandole un pochino sulla teglia e con l’uovo sbattuto spennella per bene la superficie. Lasciale lievitare ancora 40 minuti almeno e poi a 190 già caldo cuoci per 14-16 minuti fin quando sono dorate. In molti spennellano con lo sciroppo d’acero leggermente intiepidito ma se non lo hai sai che va bene anche un pochino di miele? Il gusto sarà diverso certamente ma con la cannella sta benissimo.

 

 

Seconda Ricetta

per 15 circa sempre

  • 450 grammi di farina 00
  • 100 grammi di zucchero
  • 250 ml di latte intero
  • 80 grammi di burro
  • 20 grammi di lievito di birra fresco
  • cannella come se piovesse e pure del cardamomo pestato per bene
  • un pizzico di sale e poi lo zucchero a granella se ti piace sopra (a me non piace)

Per la farcita

  • 70 grammi di burro
  • 60 grammi di zucchero di canna

2 cucchiaini di cannella ma pure quella che vuoi perché se ti piace a livelli maniacali come piace a me : vai senza paura. Se invece non sei sicuro/a anche solo un cucchiaio basta.

Sciogli il lievito nel latte tiepido. Mescola la farina con lo zucchero e poi il sale, la cannella e il cardamomo. Versa tutto sulla spianatoia o nella planetaria e impasta aggiungendo Pian piano il burro fuso ma non troppo caldo e il latte. Appena hai ottenuto una pasta liscia ed elastica coprila e lasciala lievitare almeno 3 ore o che raddoppia di volume, perché come sempre dipende dalla temperatura che hai in casa e in che stagione fai il dolce. Dopo questo tempo trascorso dividi in due parti l’impasto e stendi ogni metà come a formare un rettangolo. Nel frattempo fai ammorbidare il burro aggiungendo cannella e zeccherò e spalma sopra i due rettangoli che hai formato. Spalma per bene ma lascia un po’ di spazio ai bordi perfavore. Una volta fatto questo avvolgi i rettangoli su se stessi e forma due salsicciotti carini carini. Taglia a fette e poi inforna a 190 già caldo. Se vuoi puoi aggiungere gli zuccherini adesso ma a me non piacciono. Occorrono circa 30 minuti ma a volte, dipende dal forno dopo 20 sono già buoni. Anche se la ricetta originale non la prevede (se vuoi provare intendo qualcosa di diverso e nuovo) a me piace a volte metterci dentro dei pezzetti di mela e uvetta. Viene una cosa : sublime. A dir poco SUBLIME! Ma in qualunque modo, lo sono.

Sempre e comunque.

Sublimi.

 

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4 COMMENTS

  1. Adoro la cannella tutto l’anno e non solo aNatale, diciamo che in questo periodo uno si sente autorizzato a prpovare più dolcetti e i cinnamon rolls sono BOOOONI!!!

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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