La Sicilia vanta alcuni formaggi tipici ma di certo non possiamo dire che ci sia una tradizione minimamente paragonabile a molte altre regioni. Ora io ho un torinese in casa, d’accordo? Particolarmente fissato con i formaggi e intenditore per giunta. E ogni volta che storce il naso perché nessuno dei formaggi tipici gli piace particolarmente mi infastidisco.
Lo avvolgeva nella carta marrone del pane e tutto l’olio si propagava facendo dei disegni circolari bellissimi. E io ci vedevo delle mucche. A volte dei cuori. Altre volte ancora delle nuvole e dei pinguini. Papà me lo passava e io lo tenevo stretto a me.
In Sicilia chi non si sposava piuttosto che rimanere zitella preferiva farsi monaca. Le monache, è risaputo, erano abilissime nella preparazione di dolci dall'indescrivile...
La produzione artigianale dei dolci è strettamente collegata alla storia della panetteria, perché tutto comincia esattamente da quei forni capaci di sfornare pane di incredibile bontà. I nobili mangiavano il pane, neanche a dirlo, e pian piano la diffusione dei dolci -nelle feste e a fine pasto- e questo ricordo di aver letto su un libro comportò la produzione eccessiva dei dolci a discapito del pane e per questo fu imposto che i dolci fossero preparati solo per le feste
Le Crispelle di riso e le zeppole di San Giuseppe: due ricette irrinunciabili per festeggiare San Giuseppe, il 19 Marzo, la festa del papà. Un dolce bignè sovrastato dalla crema pasticcera e una ciliegia la prima preparazione e dei bastoncini di riso fritti al sapore di cannella tuffati in ottimo miele profumatissimo.
Ma cos’è? Fave secche spezzate che cuoci in acqua -non troppa- fin quando si sfaldano definitivamente creando una crema deliziosa; crema che poi puoi aromatizzare con il finocchietto selvatico qualora fosse il periodo, rosmarino o semplicemente con olio extra vergine d’oliva e una girata di pepe fresco. E tanto sale.
La pasta a cinque buchi è un formato della tradizione siciliana immancabile nelle tavole -catanesi soprattutto- durante il periodo di Carnevale. Trovo un post...
Pan di spagna, ricotta di pecora, cioccolato e canditi. Le cassatelle. Le Minne. Minnuzze. I minnuzzi ri sant'Àjita o ri Virgini. I seni di Sant’Agata....
Eredità della dominazione spagnola la cotognata; straordinaria e indimenticabile marmellata messa nelle fummi (forme). È buonissima anche da spalmare quando ancora troppo tempo non è passato. Nonna è ancora lì con un pentolone enorme che gira, sorride e versa.
Il buccellato in Trinacria nel periodo natalizio non può mai mancare e sulle tavole che odorano di festa è uno dei protagonisti indiscussi. Ricorda moltissimi dolci regionali del periodo perché contenitore di frutta secca e meraviglie.
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