Ricette Vegetariane e Vegane

Chutney Pera, Cipolla, Zafferano e spezie

I chutney sono delle delizie perfette da gustare sotto le feste, ma soprattutto barattolini preziosi da regalare. Qui ne trovi uno con litchi, papaya e avocado, mentre qui uno con yogurt e menta perfetto per il salmone. Uno che ti sorprenderà ipocalorico e perfetto anche per i formaggi firmato Nigella lo trovi qui. Cipolla e menta che ti stupirà per gli arrosti. Quello che riscuote sempre tantissimo successo alle pere e cipolle senza dimenticare l’idillio al mango.

La Ricetta

250 grammi di zucchero grezzo chiaro

125 grammi di uvetta passa

50 grammi di zenzero fresco grattugiato finemente

sale grosso da macinare sul momento

1 cucchiaino abbonante di cannella

1 cucchiaino di noce moscata

2 pistilli di zafferano

250 ml di aceto di vino bianco

pepe nero da macinare sul momento

4 pere sode

1 mela

1 cipolla grande bianca tagliata finemente

1 pomodoro tagliato a pezzetti

succo di due arance

Metti abbondante olio extra vergine d’oliva in padella e lascia tostare leggermente la cipolla. Aggiungi sale, pepe e spezie e gira per bene. Aggiungi adesso lo zucchero e fallo sciogliere completamente. Quando lo zucchero è sciolto e quindi liquido aggiungi l’aceto di vino bianco e le scorze grattugiate delle due arance. Unisci lo zafferano. Una volta raggiunta l’ebollizione aggiungi le mele e le pere tagliate a pezzetti. Lascia cuocere. In ultimo aggiungi l’uvetta, i pomodori tagliati a pezzetti, l’uvetta e il succo di arancia. Lascia andare fin quando la frutta non è morbidissima e si sfalda. Abbassa il fuoco in modo che tutti i sapori si sposino per bene. Alla fine puoi decidere se passare il tutto con il frullatore a immersione rendendo cremosissimo il tuo chutney o lasciarlo con qualche pezzettino. Buonissimo in entrambi  i modi. Mettilo nei vasetti e conservalo seguendo la procedura della sterilizzazione, altrimenti gustalo quando si è freddato (anche caldo è buonissimo santocielo!).

Da provare assolutamente

Raramente posso assaggiare le mie preparazioni. E una volta perché c’è il burro. E una volta perché c’è la carne. E una volta. E l’altra. E infiniti e. Questo chutney rientrava tra le “mission possible!” per il mio palato. Confesso che ne sono rimasta rapita. Il barattolino piccolo l’ho fatto fuori in due giorni (ma meno di 24 ore intendo). Tra cena e pranzo. Sulle carote al vapore. Sulle gallette. Su degli strambi cracker al grano saraceno che adoro e che devo assolutamente inserire nella rubrichetta “Cosa c’è nel mio carrello” al più presto. Un sapore speziato che ricorda la senape. Un’esplosione di spezie non fastidiose che fanno sentire tantissimo la pera e il retrogusto agrodolce non troppo forzato al sapore di arancia (la prossima volta vorrei aggiungere anche del limone o del cedro. Addirittura del lime). Gordon Ramsay come sempre non sbaglia un colpo e il libro al quale faccio riferimento è questo: Natale con Gordon.

Da provare assolutamente. Da regalare indiscutibilmente. E tutti gli avverbi possibili. I chutney -ne ho parlato così tante volte che sono venuti a noia, ne sono conscia- durante le feste poi diventano ottimi condimenti anche per gli avanzi. Fanno diventare un surplus di roastbeef un’esperienza anche solo accompagnandolo con qualche cucchiaiata di questa meraviglia. Delle semplici verdure grigliate o tartine, pane tostato o filetti di pesce un modo per stupire semplicemente e con gusto. Incredibile come non occorra nessun altro tipo di condimento. La gioia infinita poi di poterlo gustare a dismisura -non essendo particolarmente calorico- è comunque un qualcosa da tenere in considerazione.

Recentemente ho assaggiato un chutney delizioso alle albicocche -come questo molto speziato- che il Nippotorinese ha comprato in terra sabauda qualche settimana fa. Confesso di voler avere giusto un po’ di questo frutto (che non amo particolarmente in genere) giusto per poterlo replicare. Dovrò attendere ma nel frattempo spatolate a iosa di pera e cipolla. Gordon bellodecasa non sbaglia un colpo.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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